Aiuto urgente. (79509)
- Scrivi una lettera a un amico lontano e raccotagli un fatto eccezionale e ti è accaduto.
Grazie per chi mi aiuta chdevo finire i compiti!
Grazie per chi mi aiuta chdevo finire i compiti!
Miglior risposta
Ciao benfica! provo a scrivere un temino basandomi sulla traccia che mi hai lasciato tra i p.m.
"Cara....(metti il nome di una tua amica).
Come stai? E' un bel po' di tempo che non ci sentiamo, lo so, ma adesso mi trovo a scriverti di nuovo, dopo tanti mesi di silenzio, per raccontarti un evento eccezionale che mi è capitato poco tempo fa, e di cui ho subito pensato di renderti partecipe.
Ti ricordi di quando l'estate scorsa ti raccontai che desideravo tanto avere un cagnolino tutto per me, ma i miei genitori non volevano neanche sentirne parlare, perchè dicevano che un cane non poteva vivere bene in un appartamento? Ebbene, qualche settimana fa, inaspettatamente, il mio desiderio si è avverato, in un modo così sorprendente ed improvviso che anch'io, se ci penso, non riesco a capacitarmene.
Stavo tornando da scuola a piedi, un giorno che tirava tanto vento e pioveva, e come tu sai la strada più breve per raggiungere casa mia passa per un tratto lungo quel cantiere di case in costruzione. Quello dove la mamma non vuole mai che io passi, perchè dice che ci sono brutte persone in quella zona, ed è dunque meglio che io faccia la strada più lunga.
ma quel giorno pioveva e faceva tanto freddo, e così -malgrado le ammonizioni della mamma- sono passata vicino al cantiere, che era tutto coperto di polvere e mattoni e rovine. Non c'era nessuno in giro, e al di là del filo spinato si vedeva la gru lasciata dagli operai, betoniere ed attrezzi. Colta dalla pioggia sempre più fitta, anzichè tirare lungo come avrei dovuto fare, ho invece pensato di andare a ripararmi tra le macerie del cantiere, aspettando che il diluvio cessasse. Come fui là, sotto la tettoia di una delle case in costruzione, udii subito alle mie spalle un suono strano, quasi un mugolio. E quando mi voltai per vedere cosa fosse, imamginati la mia sorpresa quando mi accorsi che si trattava di una bellissima cagnolina (descrivila pure come vuoi).
era lì da sola, tutta avvolta in uana coperta logora e sporca. Sembrava fosse stata abbandonata da poco da qualcuno, probabilmente da uno degli abitanti dei palazzi vicino. Mi venne incontro amichevolemnte, ed io la presi in barccio. Era dolcissima, e tutta zuppa di pioggia.
Che fare, pensai subito. Era tardi e dovevo tronare a casa, ma se l'avessi lasciata lì chissà che ne sarebbe stato di lei!
Non sapendo che fare, presi l'unica decisione possibile: la portati a casa con me.
Quando la mamma e il papà mi videro arrivare con la cagnetta in braccio, furono molto sorpresi. Mi dissero di riportarla immediatamente dove l'avevo trovata. Io spiegai loro la situazione: che non potevo lasciarla al cantiere e sotto quella pioggia: che forse sarebbe morta se l'avessi lasciata lì.
Fu così che allora anche mamma e papà si convinsero a lasciarmela tenere.
"Solo fino a domani, quando avrà smesso di piovere!" Precisò però papà. "Forse l'ha persa qualcuno e quello stesso qualcuno è preoccupato epr lei e la sta cercando. Metteremo dei manifesti per il quartiere, sperando che il suo padrone -se ne ha uno- si faccia vivo."
Così accadde,a nche se ero delusa, perchè già sentivo di volere un gran bene alla cagnolina. Ceracmmo il suo padrone in lungo e in largo nelle settimane successive: mettemmo manifesti, annunci sul giornale, spargemmo la voce...ma niente. Nessuno si è mai fatto vivo a reclamare la cagnetta.
Intanto sia io che i mieri genitori ci eravamo affezionati tantissima lei. le avevamo persino già dato un nome (scrivi il noem che preferisci), nonostante mamma e papaà si raccomandassero con me di non farmi troppe illusioni.
Dopo un mese, ci siamo poi dati pace.
"Vieni, andiamo a casa." Mi disse un giorno mio padre dopo che eravamo stati nuovamente a sentire in giro se qualcuno nel quartiere sapeva a chi potesse appartenere. "Prepariamo una bella cuccia per la nostra....(metti il nome della cagnetta)". E fu da quella semplice frase io capii che la cagnetta sarebbe rimasta con noi per sempre.
Fine della storia, cara... (nome amica). E così adesso pure io ho una cagnetta, e non vedo l'ora di fartela conoscere. Non ho idea di chi la abbandonò quel giorno nel cantiere cosicchè io la potessi trovare, al punto che a volte mi chiedo quasi se lei non sia piombata lì dal nulla solo per me.
Buffo, vero? proprio un evento eccezionale, non trovi? Adesso ti saluto, e ti
mando un abbraccio. Quest'estate, al lago, a correre per i sentieri assolati o a fare le nostre arrampicate ci sarà anche ....(nome cagnolina) Ciao!"
Ecco, io avrei pensato ad un tma del genere, basandomi sull'idea che hai avuto tu. Spero ti piaccia, ho fatto del mio meglio. Purtroppo non ho tantissima fantasia su certi argomenti. Mi auguro comunque che ti possa essere, se non altro, di ispirazione. Ciao!
"Cara....(metti il nome di una tua amica).
Come stai? E' un bel po' di tempo che non ci sentiamo, lo so, ma adesso mi trovo a scriverti di nuovo, dopo tanti mesi di silenzio, per raccontarti un evento eccezionale che mi è capitato poco tempo fa, e di cui ho subito pensato di renderti partecipe.
Ti ricordi di quando l'estate scorsa ti raccontai che desideravo tanto avere un cagnolino tutto per me, ma i miei genitori non volevano neanche sentirne parlare, perchè dicevano che un cane non poteva vivere bene in un appartamento? Ebbene, qualche settimana fa, inaspettatamente, il mio desiderio si è avverato, in un modo così sorprendente ed improvviso che anch'io, se ci penso, non riesco a capacitarmene.
Stavo tornando da scuola a piedi, un giorno che tirava tanto vento e pioveva, e come tu sai la strada più breve per raggiungere casa mia passa per un tratto lungo quel cantiere di case in costruzione. Quello dove la mamma non vuole mai che io passi, perchè dice che ci sono brutte persone in quella zona, ed è dunque meglio che io faccia la strada più lunga.
ma quel giorno pioveva e faceva tanto freddo, e così -malgrado le ammonizioni della mamma- sono passata vicino al cantiere, che era tutto coperto di polvere e mattoni e rovine. Non c'era nessuno in giro, e al di là del filo spinato si vedeva la gru lasciata dagli operai, betoniere ed attrezzi. Colta dalla pioggia sempre più fitta, anzichè tirare lungo come avrei dovuto fare, ho invece pensato di andare a ripararmi tra le macerie del cantiere, aspettando che il diluvio cessasse. Come fui là, sotto la tettoia di una delle case in costruzione, udii subito alle mie spalle un suono strano, quasi un mugolio. E quando mi voltai per vedere cosa fosse, imamginati la mia sorpresa quando mi accorsi che si trattava di una bellissima cagnolina (descrivila pure come vuoi).
era lì da sola, tutta avvolta in uana coperta logora e sporca. Sembrava fosse stata abbandonata da poco da qualcuno, probabilmente da uno degli abitanti dei palazzi vicino. Mi venne incontro amichevolemnte, ed io la presi in barccio. Era dolcissima, e tutta zuppa di pioggia.
Che fare, pensai subito. Era tardi e dovevo tronare a casa, ma se l'avessi lasciata lì chissà che ne sarebbe stato di lei!
Non sapendo che fare, presi l'unica decisione possibile: la portati a casa con me.
Quando la mamma e il papà mi videro arrivare con la cagnetta in braccio, furono molto sorpresi. Mi dissero di riportarla immediatamente dove l'avevo trovata. Io spiegai loro la situazione: che non potevo lasciarla al cantiere e sotto quella pioggia: che forse sarebbe morta se l'avessi lasciata lì.
Fu così che allora anche mamma e papà si convinsero a lasciarmela tenere.
"Solo fino a domani, quando avrà smesso di piovere!" Precisò però papà. "Forse l'ha persa qualcuno e quello stesso qualcuno è preoccupato epr lei e la sta cercando. Metteremo dei manifesti per il quartiere, sperando che il suo padrone -se ne ha uno- si faccia vivo."
Così accadde,a nche se ero delusa, perchè già sentivo di volere un gran bene alla cagnolina. Ceracmmo il suo padrone in lungo e in largo nelle settimane successive: mettemmo manifesti, annunci sul giornale, spargemmo la voce...ma niente. Nessuno si è mai fatto vivo a reclamare la cagnetta.
Intanto sia io che i mieri genitori ci eravamo affezionati tantissima lei. le avevamo persino già dato un nome (scrivi il noem che preferisci), nonostante mamma e papaà si raccomandassero con me di non farmi troppe illusioni.
Dopo un mese, ci siamo poi dati pace.
"Vieni, andiamo a casa." Mi disse un giorno mio padre dopo che eravamo stati nuovamente a sentire in giro se qualcuno nel quartiere sapeva a chi potesse appartenere. "Prepariamo una bella cuccia per la nostra....(metti il nome della cagnetta)". E fu da quella semplice frase io capii che la cagnetta sarebbe rimasta con noi per sempre.
Fine della storia, cara... (nome amica). E così adesso pure io ho una cagnetta, e non vedo l'ora di fartela conoscere. Non ho idea di chi la abbandonò quel giorno nel cantiere cosicchè io la potessi trovare, al punto che a volte mi chiedo quasi se lei non sia piombata lì dal nulla solo per me.
Buffo, vero? proprio un evento eccezionale, non trovi? Adesso ti saluto, e ti
mando un abbraccio. Quest'estate, al lago, a correre per i sentieri assolati o a fare le nostre arrampicate ci sarà anche ....(nome cagnolina) Ciao!"
Ecco, io avrei pensato ad un tma del genere, basandomi sull'idea che hai avuto tu. Spero ti piaccia, ho fatto del mio meglio. Purtroppo non ho tantissima fantasia su certi argomenti. Mi auguro comunque che ti possa essere, se non altro, di ispirazione. Ciao!
Miglior risposta
Risposte
Caro Marco,
E' una vita che non ci sentiamo.Mi manchi sai?
Ah,sapessi quanto ho da dire...
Ho conosciuto una ragazza bellissima.
Stavo suonando con gli amici in un pub,quando a un certo punto la vedo. Muoveva le labbra ,cantava. Mi sembrava di percepire quasi la sua voce,per quanto questo potesse essere difficile,con tutto quel baccano che faceva il batterista. Finita la canzone il pubblico applaudi',e chiese il bis dell'ultima canzone. Da frontman mi rivolsi al pubblico dicendo loro Lei sembro' sbalordita dalla richiesta improvvisa,arrossi' e diniego' con il capo. Insistetti,promettendo che nessuno si sarebbe mosso dal locale fino a quando lei non avrebbe cantato con me quella canzone.
Vinse la timidezza e sali' sul palco,le feci dedicare un bell'applauso.
Iniziai il Riff in re minore , intonando il testo dei Green Day. Lei mi seguiva divinamente.Aveva la voce di un angelo. Sentirla cantare era come affacciarsi sulla terrazza collocata al di sopra di un mare con mille orizzonti infiniti,illuminati di luce candida e meravigliosa. Non avevo mai sentito una voce femminile cosi' bella. Il pubblico rimase a bocca aperta davanti a tale esibizione, e tutta la tensione accumulata scoppio' in un fragoroso applauso. Fu cosi' che trovammo la tanto ricercata voce femminile per la band. Ricordo ancora quando suonavamo assieme. Strimpelli ancora quel vecchio basso rattoppato ? Te la cavavi piuttosto bene,sarebbe un peccato se tu avessi smesso! Fatti sentire,amico,buona serata!
Un abbraccio, ...
E' una vita che non ci sentiamo.Mi manchi sai?
Ah,sapessi quanto ho da dire...
Ho conosciuto una ragazza bellissima.
Stavo suonando con gli amici in un pub,quando a un certo punto la vedo. Muoveva le labbra ,cantava. Mi sembrava di percepire quasi la sua voce,per quanto questo potesse essere difficile,con tutto quel baccano che faceva il batterista. Finita la canzone il pubblico applaudi',e chiese il bis dell'ultima canzone. Da frontman mi rivolsi al pubblico dicendo loro Lei sembro' sbalordita dalla richiesta improvvisa,arrossi' e diniego' con il capo. Insistetti,promettendo che nessuno si sarebbe mosso dal locale fino a quando lei non avrebbe cantato con me quella canzone.
Vinse la timidezza e sali' sul palco,le feci dedicare un bell'applauso.
Iniziai il Riff in re minore , intonando il testo dei Green Day. Lei mi seguiva divinamente.Aveva la voce di un angelo. Sentirla cantare era come affacciarsi sulla terrazza collocata al di sopra di un mare con mille orizzonti infiniti,illuminati di luce candida e meravigliosa. Non avevo mai sentito una voce femminile cosi' bella. Il pubblico rimase a bocca aperta davanti a tale esibizione, e tutta la tensione accumulata scoppio' in un fragoroso applauso. Fu cosi' che trovammo la tanto ricercata voce femminile per la band. Ricordo ancora quando suonavamo assieme. Strimpelli ancora quel vecchio basso rattoppato ? Te la cavavi piuttosto bene,sarebbe un peccato se tu avessi smesso! Fatti sentire,amico,buona serata!
Un abbraccio, ...
é uguale:)
ma deve essere un fatto reale, verosimile o anche inventato? per esempio in un'altra epoca?