Aiuto!!! Parafrasi "Didone accoglie Enea e i suoi compagni"

Ronhy92
Mi serve x piacere la parafrasi di Didone accoglie Enea e i suoi compagni dal verso 561 al 601. X favore è urgente mi serve x lunedi

Risposte
Francy1982
Guarda ho provato io a farti una prosa veloce rileggila alla luce della spiegazione fatta a scuola e delle note del libro e modificala...Sciauuu

Al dir d'Ilïoneo fremendo tutti
Alle parole di Ilioneo ci fu una sommossa di tutti
assentirono i Teucri, e la regina
Convenirono i Teucri e la regina
con gli occhi bassi e con benigna voce
guardando in basso e con la voce benevole
brevemente rispose: «O miei Troiani,
rispose brevemente: " omiei troiani
toglietevi dal cuore ogni timore,
non abbiano più paura e sospetti i vostir cuori
ogni sospetto. Gli accidenti atroci,
i fatti atroci
la novità di questo regno a forza
le novità che hanno investito questo regno
mi fan sí rigorosa, e sí guardinga
mi hanno resa rigorosa e allarmata
de' miei confini. E chi di Troia il nome,
dei miei confini. E chi ocnosce il nome di Troia
chi de' Troiani i valorosi gesti,
e le gesta valorose dei troiani
e l'incendio non sa di tanta guerra?
e consoce l'incendio può non sapere di tanta guerra?
Non han però sí rozzo core i Peni:
non hanno pero un core così gretto i Peni
non sí lunge da lor si gira il sole,
nil sole non è coì distante da loro
che né pietà né fama unqua v'arrive
che non vi arriva ne la pietà e né la fama.
Voi di qui sempre, o de la grand'Esperia
Voi sempre da qui o dalla grande Esperia
e di Saturno che cerchiate i campi,
e vi Saturno che cerchiate i campi,
o che vogliate pur d'Aceste e d'Èrice
o che vogliate tornare aile zone di Alcesete e di Ericle
tornare ai liti, in ogni caso liberi
Ve ne andrete in oni caso liberi
ve n'andrete e sicuri. Ed io d'aíta
e sicuri. Ed io non ci sarò
scarsa non vi sarò, né di sussidio:
e non potrò darvi un aiuto:
e se qui dimorar meco voleste,
e se vorrete dimorare con me
questa è vostra città. Tirate al lito
questa è la vostra città. Portate al lido
vostri navili: ché da' Teucri a' Tiri
le vostre navi: che non scegliero tra i Teucri e i Tiri
nulla scelta farò, nullo divario.
non ci sarà nesusna differenza
Cosí qui fosse il vostro re con voi!
Fate come se ci fosse il vostro Re con voi
cosí ci capitasse! Ma cercando
se ci cpaitasse così! ma cercando
io manderò di lui fino a l'estremo
io mandero fino all'estremo
de' miei confini la riviera tutta,
delle mie terre, tutta la costa,
se per sorte gittato in queste spiagge
se per il caso è gettato in queste spiagge
per selve errando o per cittadi andasse».
o vagasse per i boschi e per le città".
Rincorossi a tal dire il padre Enea
Si rincuorarono a tali parole il Padre Enea
e 'l forte Acate; e di squarciare il velo
e il forte Acate; che gia desideravano rompere il velo
stavan già disïosi. Acate il primo
Acate, per primo si mosse dicendo:
mosse dicendo: «Omai, signor, che pensi?
"Rmai cosa pensi mio Signore?
Tutto è sicuro, e tutti a salvamento
Tutto è sicuro, e tutti i nostri legni e i nostri amici
i nostri legni e i nostri amici avemo.
abbiamo in salvo.
Sol un ne manca; e questo a noi davanti
ne manca solo uno; e questo che è davanti a noi
il mar sorbissi. Ogni altra cosa al detto
il mare sorbisce. Ogni altra cosa risponde alle
di tua madre risponde». A pena Acate
parole di tua madre risponde". Appena Acate fini di dire queste parole
ciò disse, che la nugola s'aperse,
si aprì la nuvola
assottigliossi e col ciel puro unissi.
si assottigliò e si uni al cielo limpido
Rimase in chiaro Enea, tale ancor egli
Rimase al chiaro Enea, tale era ancora
di chiarezza e d'aspetto e di statura,
di chiarezza , di aspetto e statura
che come un dio mostrossi: e ben a dea
che sembrava essere quasi un Dio: e infatti era il
era figliuol, che di bellezza è madre.
figlio di una dea, che è madrea di bellezza
Ei degli occhi spirava e de le chiome
Egli dai capelli così chiari e dagli occhi
quei chiari, lieti e giovenili onori
gli onori lieti e dell'età giovanile
ch'ella stessa di lui madre gl'infuse.
che gli trasmise a lui sua madre

Ronhy92
Nn riesco proprio,tu nn conosci nessuno proprio che me la fa,lo contatti tu? Senò vedis e riesci x favore!!!

orrfeos
scusa non ce la facci proprio,,ho scoperto altre 4 versioni di greco,,dai la parafrasi è facile,,ci vuole solo un po' di tempo

Ronhy92
Spero che la finirai tutta xkè x lunedì mi serve,Grazie

orrfeos
Così Ilioneo, così all'unisono fremevano tutti (I Dardani)
E brevemente Didone, chinando la testa, disse:
"O miei Troiani,levatevi ogni timore dal cuore, ogni angosica.
Una dura vita e un nuovo regno mi forzano a dover guardare i confini
e proteggerli con le armi.
ti ho fatto solo questi versi,,,devo andare via ,,,forse te la finirò stasera,,cmq ti consiglio per un aiuto al commento e alla parafrasi di digitare su google "progetto italia sermonti video" lì Vittorio Sermonti, un notevole studioso, legge e commenta tutta l'Eneide,,,

Ronhy92
da Eneide (Libro I,561-601)

Al dir d'Ilïoneo fremendo tutti
assentirono i Teucri, e la regina
con gli occhi bassi e con benigna voce
brevemente rispose: «O miei Troiani,
toglietevi dal cuore ogni timore,
ogni sospetto. Gli accidenti atroci,
la novità di questo regno a forza
mi fan sí rigorosa, e sí guardinga
de' miei confini. E chi di Troia il nome,
chi de' Troiani i valorosi gesti,
e l'incendio non sa di tanta guerra?
Non han però sí rozzo core i Peni:
non sí lunge da lor si gira il sole,
che né pietà né fama unqua v'arrive.
Voi di qui sempre, o de la grand'Esperia
e di Saturno che cerchiate i campi,
o che vogliate pur d'Aceste e d'Èrice
tornare ai liti, in ogni caso liberi
ve n'andrete e sicuri. Ed io d'aíta
scarsa non vi sarò, né di sussidio:
e se qui dimorar meco voleste,
questa è vostra città. Tirate al lito
vostri navili: ché da' Teucri a' Tiri
nulla scelta farò, nullo divario.
Cosí qui fosse il vostro re con voi!
cosí ci capitasse! Ma cercando
io manderò di lui fino a l'estremo
de' miei confini la riviera tutta,
se per sorte gittato in queste spiagge
per selve errando o per cittadi andasse».
Rincorossi a tal dire il padre Enea
e 'l forte Acate; e di squarciare il velo
stavan già disïosi. Acate il primo
mosse dicendo: «Omai, signor, che pensi?
Tutto è sicuro, e tutti a salvamento
i nostri legni e i nostri amici avemo.
Sol un ne manca; e questo a noi davanti
il mar sorbissi. Ogni altra cosa al detto
di tua madre risponde». A pena Acate
ciò disse, che la nugola s'aperse,
assottigliossi e col ciel puro unissi.
Rimase in chiaro Enea, tale ancor egli
di chiarezza e d'aspetto e di statura,
che come un dio mostrossi: e ben a dea
era figliuol, che di bellezza è madre.
Ei degli occhi spirava e de le chiome
quei chiari, lieti e giovenili onori
ch'ella stessa di lui madre gl'infuse.

orrfeos
mi basta tu mi dica che libro e i versi,,,

Ila
Se mi scrivi il testo posso provare a fartela

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