Aiuto entro staseraaaaa

izulka195
QUALCUNO MI AIUTA A FARE ANALISI METRICA? (TIPOLOGIA DEI VERSI;RIME;TIPOLOGIA DEL SUONO;assonanze ,consonanze)


Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Miglior risposta
Annie__
Lirica tra le più belle e le più famose di D'Annunzio (composta nel 1902), una sorta di orchestrazione musicale, una composizione sinfonica, per l’abilità del Poeta a sfruttare ogni strumento fornito dalla lingua e dalla retorica e per l'uso attento della parola per creare sequenze sonore, i toni e i rumori provocati dalla caduta delle gocce di pioggia sulla vegetazione.
La scena si svolge in una pineta lungo il mare dove il Poeta e la compagna, Ermione (Eleonora Duse), stanno passeggiando. Sorpresi da un acquazzone estivo subiscono una sorta di metamorfosi che li porta a perdere la loro umanità per trasformarsi in elementi vegetali (è il cosiddetto panismo dannunziano, il sentimento mistico di unione con la natura).
La pioggia crepita sui rami, alzando i profumi e sollevando gli umori del sotto bosco, producendo un effetto musicale cui si aggiungono poi il canto delle cicale e quando il rumore della pioggia cessa, il verso isolato di una rana.
La descrizione del verde è estremamente puntigliosa, affidata ai nomi propri di ogni pianta ed arbusto, con l’intento di cogliere le molteplici sfumature di colore dell'ambiente.
Nella lirica emergono i due temi cari alla sensibilità decadente di D’Annunzio: il tema naturalistico-musicale della descrizione della pioggia e dei suoni che produce e il tema fantastico-magico della progressiva assimilazione dell’uomo e della donna alla vita vegetale.
Forma metrica: Quattro strofe lunghe di 32 versi di misura metrica liberamente variata (dal trisillabo al novenario con una prevalenza del senario). L’ultimo verso di ogni strofa è costituito dal nome della donna a cui il poeta si rivolge: Ermione. I versi si susseguono in un alternarsi di rime, assonanze e consonanze.
La lirica è caratterizzata dal punto di vista stilistico da una sintassi lineare con periodi per lo più brevi e quando lunghi spezzettati in battute minori determinate da ripetizioni dei termini.
fonte http://www.parafrasando.it/POESIE/D_ANNUNZIO_GABRIELE/La-pioggia-nel-pineto.html

ciao :hi
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