Aiuto analisi del testo?
mi potete aiutare per favore? non riesco a rispondere (prime 4 storfe marzo 1821 di manzoni)
1.individua nei versi i toni retorici (tipici della poesia patriottica)
2.individua tutte le figure retoriche (inversioni,anafore...) che contribuiscono al tono patriottico
3.perchè questi versi possono essere considerati una delle prove migliori dell'importanza del conciliatore nella formazione e nella produzione di tanti romantici italiani, compresi i più grandi come Manzoni. rispondi in 5 righe.
1.individua nei versi i toni retorici (tipici della poesia patriottica)
2.individua tutte le figure retoriche (inversioni,anafore...) che contribuiscono al tono patriottico
3.perchè questi versi possono essere considerati una delle prove migliori dell'importanza del conciliatore nella formazione e nella produzione di tanti romantici italiani, compresi i più grandi come Manzoni. rispondi in 5 righe.
Risposte
1. Nella priam strofa si parla di destino e di virtù degli antenati. I patrioti fanno un giuramento solenne e pensano all'Italia, una realtà politica assolutamente inesistente all'epoca.
Nella seconda strofa si riprende il concetto di giuramento (atto sacro e ufficiale) e si introduce l'idea di fratellanza, con cui si chiude anche la strofa. Si parla di destre (la mano con cui si giura) e di morte "fraterna" (tutti sono disposti al sacrificio)
La terza strofa si apre con una domanda retorica (Chi potrà.....) e al centro della strofa ci sono tutti i grandi fiumi italiani, ricordo di un territorio che vuole identificare anche una nazione.
La quarta strofa contrappone popoli eroici (gente risorta) e popoli vili (volghi spregiati) e riprende il tema del destino (i fati) che vuole che un certo territorio, con precisi confini naturali (tra l’Alpe ed il mare), e unitarietà di lingua e religione. Si insiste sul numero UNO per sottolinare il concetto di unità.
Nella seconda strofa si riprende il concetto di giuramento (atto sacro e ufficiale) e si introduce l'idea di fratellanza, con cui si chiude anche la strofa. Si parla di destre (la mano con cui si giura) e di morte "fraterna" (tutti sono disposti al sacrificio)
La terza strofa si apre con una domanda retorica (Chi potrà.....) e al centro della strofa ci sono tutti i grandi fiumi italiani, ricordo di un territorio che vuole identificare anche una nazione.
La quarta strofa contrappone popoli eroici (gente risorta) e popoli vili (volghi spregiati) e riprende il tema del destino (i fati) che vuole che un certo territorio, con precisi confini naturali (tra l’Alpe ed il mare), e unitarietà di lingua e religione. Si insiste sul numero UNO per sottolinare il concetto di unità.
2. Figure retoriche
-onda (verso 5)= sineddoche, cioè una figura retorica per cui si indica una parte per significare il tutto. Qui "onda" indica il Ticino, fiume che separa Lombardia e Piemonte.
-dal verso 29 al verso 32 c'è il climax ascendente dato dalle parole "le memorie", "la lingua", "l'arme", "d'altare", "di sangue e di cor".
-dal verso 35 al verso 37 similitudine: tra un mendicante in terra straniera e chi abitava in Lombardia, costretto a chiedere “mercede” all’oppressore straniero.
-l’anafora ai vv. 41, 43 e 49 serve per enfatizzare il concetto e sottolineare l’accusa, rivolta contro le potenze straniere (Gran Bretagna ed Impero austriaco) che, in ottica antinapoleonica, avevano promesso un’illusoria libertà ai patrioti italiani.
-deserta (verso 76): latinismo per “spenta, abbandonata”.
-verga (verso 96): latinismo per “scettro”.
-vittrice (verso 103): altro latinismo, che è un buon segnale della sostenutezza stilistica dell’ode nel momento dell’appello finale patriottico alla liberazione dell’Italia.
Fonte: http://www.****.org/lezione/manzoni-poesie-marzo-1821-testo-parafrasi-1848-cinque-giornate-milano-9232.html
-onda (verso 5)= sineddoche, cioè una figura retorica per cui si indica una parte per significare il tutto. Qui "onda" indica il Ticino, fiume che separa Lombardia e Piemonte.
-dal verso 29 al verso 32 c'è il climax ascendente dato dalle parole "le memorie", "la lingua", "l'arme", "d'altare", "di sangue e di cor".
-dal verso 35 al verso 37 similitudine: tra un mendicante in terra straniera e chi abitava in Lombardia, costretto a chiedere “mercede” all’oppressore straniero.
-l’anafora ai vv. 41, 43 e 49 serve per enfatizzare il concetto e sottolineare l’accusa, rivolta contro le potenze straniere (Gran Bretagna ed Impero austriaco) che, in ottica antinapoleonica, avevano promesso un’illusoria libertà ai patrioti italiani.
-deserta (verso 76): latinismo per “spenta, abbandonata”.
-verga (verso 96): latinismo per “scettro”.
-vittrice (verso 103): altro latinismo, che è un buon segnale della sostenutezza stilistica dell’ode nel momento dell’appello finale patriottico alla liberazione dell’Italia.
Fonte: http://www.****.org/lezione/manzoni-poesie-marzo-1821-testo-parafrasi-1848-cinque-giornate-milano-9232.html