Aiutino piccolino
Analisi del temporale di Pascoli, è per domani.. qualche spunto! :)
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Parafrasi
Il brontolio di un tuono in lontananza annuncia un temporale…
L’orizzonte si colora di rosso, come se fosse infuocato, verso il mare. Verso il monte il cielo è nero come la pece. Vi sono nuvole chiare a sprazzi: nel nero del temporale si distingue una casa bianca, che spicca come un’ala di gabbiano.
Figure retoriche
Analogia: vv. 6-7: “tra il nero di un casolare:/ un’ala di gabbiano”;
Assonanza: v. 1: “Un bubbolìo lontano…”;
Metafora: v. 4: “nero di pece”; v. 5: “stracci di nubi chiare”;
Onomatopea: v. 1: “bubbolìo”.
Intenzione comunicativa
È subito chiaro che il poeta non si limita a descrivere uno spettacolo naturale. Tanti indizi ci dicono che egli sta piuttosto comunicando uno stato d'animo tormentato, di cui la tempesta e i colori sono “il simbolo”. Ce lo dicono le parole che ha scelto (rosso "affocato", dal nero "di pece", dagli "stracci" di nubi); ce lo dice, anche l’utilizzo di brevi frasi senza verbo, poste una dopo l'altra, che non lasciano spazio ai dettagli nella descrizione della natura e sembrano esprimere direttamente uno stato d'animo sbigottito; inoltre ce lo dice il ritmo dei versi, in particolare i versi finali che hanno una più forte foga, questo effetto da un senso di stupore di fronte ad un qualcosa di inusuale all’interno di un contesto completamente diverso (la piccola casa che si distingue contro il nero minaccioso della tempesta).
Più elementi, dunque, concorrono ad esprimere un senso di disagio, di fastidio, di pena che diventa infine attonito di fronte alla minaccia imminente del temporale, dando un senso di fragilità di fronte ai pericoli che si presentano, portando ad un desiderio di rifugio.
spero di averti aiutato ciao! :hi
Il brontolio di un tuono in lontananza annuncia un temporale…
L’orizzonte si colora di rosso, come se fosse infuocato, verso il mare. Verso il monte il cielo è nero come la pece. Vi sono nuvole chiare a sprazzi: nel nero del temporale si distingue una casa bianca, che spicca come un’ala di gabbiano.
Figure retoriche
Analogia: vv. 6-7: “tra il nero di un casolare:/ un’ala di gabbiano”;
Assonanza: v. 1: “Un bubbolìo lontano…”;
Metafora: v. 4: “nero di pece”; v. 5: “stracci di nubi chiare”;
Onomatopea: v. 1: “bubbolìo”.
Intenzione comunicativa
È subito chiaro che il poeta non si limita a descrivere uno spettacolo naturale. Tanti indizi ci dicono che egli sta piuttosto comunicando uno stato d'animo tormentato, di cui la tempesta e i colori sono “il simbolo”. Ce lo dicono le parole che ha scelto (rosso "affocato", dal nero "di pece", dagli "stracci" di nubi); ce lo dice, anche l’utilizzo di brevi frasi senza verbo, poste una dopo l'altra, che non lasciano spazio ai dettagli nella descrizione della natura e sembrano esprimere direttamente uno stato d'animo sbigottito; inoltre ce lo dice il ritmo dei versi, in particolare i versi finali che hanno una più forte foga, questo effetto da un senso di stupore di fronte ad un qualcosa di inusuale all’interno di un contesto completamente diverso (la piccola casa che si distingue contro il nero minaccioso della tempesta).
Più elementi, dunque, concorrono ad esprimere un senso di disagio, di fastidio, di pena che diventa infine attonito di fronte alla minaccia imminente del temporale, dando un senso di fragilità di fronte ai pericoli che si presentano, portando ad un desiderio di rifugio.
spero di averti aiutato ciao! :hi
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