Aiutatemi! Riassunto "Un amore grandissimo" di V. Cerami

Supervision
Ciao ragazzi.
Vorrei chiedere un aiuto: potreste farmi il riassunto di questo testo? Grazie :)
Testo:

Faceva caldo. Un’estate così spossante Poldo non l’aveva mai passata. In quattro e quattr’otto chiamò Teresa e la convinse a uscire. Presero la macchina, una vecchia e spiritosa carcassa, e puntarono verso il mare.
Per le strade non c’era nessuno, erano più o meno le tre del pomeriggio. Tutti e due si lasciavano schiaffeggiare dal vento, gli occhi mezzi chiusi per paura dei moscerini che andavano a schiacciarsi contro il parabrezza. Teresa, coperta appena da un abitino albicocca, canterellava un motivetto un po’ stanco. Giunti in vista del mare parcheggiarono l’auto davanti a una fila di negozi chiusi e assolati. Scesero e corsero subito verso la spiaggia. Teresa lasciò scivolare il vestito e rimase in costume da bagno. Fu la prima a gettarsi in acqua, Poldo non si fece pregare.
Giocarono per un’oretta buona in grande allegria. Lei cercava di sfuggirgli ma lui la raggiungeva sempre. E i due si baciavano e si scambiavano scherzosi dispetti. Teresa, appena cominciò a sentire la stanchezza, decise di tornare sulla spiaggia a prendere il sole. Si sdraiò sull’abito inzuppandolo d’acqua marina, portò le mani dietro la nuca e chiuse gli occhi per non farsi accecare dal cielo bianco. Poldo le si allungò accanto, pelle contro pelle: pensava a quella ragazza meravigliosa verso la quale nutriva un sentimento d’amore assoluto, totalizzante, privo di conflitti o di una qualsiasi tensione. Quando Teresa era contenta, Poldo era contento. E quando Teresa, per motivi suoi, intimi, indipendenti da lui, s’incupiva o voleva restare sola, lui sapeva mettersi in disparte e aspettare che ritornasse la serenità. Non le chiedeva che tenerezze, ma solo quando sentiva che lei era ben disposta alle effusioni.
Con lo stesso animo di chi ricorda uno struggente amore passato, Poldo pensava alla straordinaria ragazza che gli stava accanto. Intanto chiuse gli occhi cadendo in un sonno beato.
Lo risvegliò un grido di gabbiani: Teresa non c’era più. Si alzò e lentamente andò a cercarla seguendo le orme di lei sulla spiaggia vergine e respirando la sua delicata scia di profumo. La ragazza aveva raggiunto una infuocata cabina telefonica e stava parlando con qualcuno. La vedeva sorridere teneramente, poi arrossire. Alla fine la vide inviare, attraverso la cornetta, un bacino timido e turbato. Finita la telefonata, tutta contenta, Teresa abbracciò e baciò Poldo in mezzo agli occhi e tornò felice a prendere il sole.
Più tardi, quando cielo e mare cominciarono a tingersi di un tiepido rosso, giunse un bel giovane, simpatico e innamorato. Aveva lasciato la sua macchina accanto all’altra e ora stringeva forte a sé la bellissima Teresa. Si spogliò anche lui e tutti e tre corsero a gettarsi in acqua. Una festa ancora più divertente e scatenata di prima. Davanti a Poldo i due innamorati si scambiavano baci, sparivano sott’acqua e riemergevano con vere e proprie esplosioni di risate. Poldo preferì lasciarli soli e tornò, nuotando piano piano, a riva.

Quando la luna venne a prendere il posto del sole in mezzo al cielo, Teresa e il ragazzo sconosciuto si sdraiarono sulla sabbia ancora calda e Poldo, cullato dal monotono suono delle onde, s’addormentò un’altra volta.
Era giunto il momento di andare a casa. Fu proprio Teresa a svegliarlo di colpo tirandogli la coda.-Sveglia, dormiglione! - strillò con un sorriso pieno di felicità. Poldo si liberò della sabbia che gli era rimasta addosso scuotendo bene il pelo e, saltellando, precedette i due verso le automobili.
Il giovane scomparve nella notte e Poldo saltò sulla macchina scoperta e si sedette sul sedile posteriore. Durante il viaggio di ritorno Teresa stava zitta, tutta chiusa nei suoi pensieri. Qualcosa diceva a Poldo che la ragazza era triste.
Infatti di lì a poco la sentì singhiozzare. Allora s’infilò tra i sedili e andò a sdraiarsi sul tappetino accanto a Teresa. Lei subito lo accarezzò mentre sul viso bagnato di lacrime fiorì appena un sorriso. Solo per un attimo, perché la ragazza, pur continuando a lisciare con la mano la testa di Poldo, non riusciva a trattenere il pianto.

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glou
È estate. I protagonisti del racconto, Teresa e il suo affezionato cane Poldo, vanno al mare, dove trascorrono una piacevole giornata facendo il bagno, giocando ad acchiapparella e prendendo il sole. Mentre Poldo dorme sulla spiaggia, Teresa va a telefonare al suo innamorato, il quale li raggiunge ben presto in spiaggia. Quando giunge il momento di tornare a casa, Teresa è molto triste e scoppia a piangere in macchina. Poldo cerca molto affettuosamente di consolarla.
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