Aiutatemi ....ho un compito da fare per mercoledì!

biondino98
La prof. vuole che riscivo la favola di "la lepre e la pernice" con dialoghi e descrizione dei luogi, ma non so' come fare.
C'è qualcuno che può aiutarmi? Vi prego!! Grazie in anticipo.:cry

Risposte
mitraglietta
beh e ti lamenti?!? sai che faccio, chiudo la discussione e ti arrangi.


biondino98
e questo sarebbe il tuo aiuto?!!?!! No grazie.

mitraglietta
La lepre, che sta beata tra i campi, a vivere tranquilla con la pernice. Un giorno un branco di cani, che avevano voglia di un boccone, constrinsero la lepre a nascondersi nella tana della pernice.
Il lappa, un fiero retrivier di scorta, sentendo l'alito caldo della preda e si avvicinò alla tana.
Molosso girondolando, la trova a caso e facendo credere di non dire delle bugie non lascia il tempo alla pernice di dir gesu maria.
qual ora la pernice esclamò: Bestia, dove vai con la mia gamba buona?
Ed ecco che arrivano i cani, e le mozzano il becco. La pernice faceva affidamento sulle sue ali, ma non aveva fatto i conti con le sue zampe malandrine.

Prova a vedere se ti và bene. Cavolo però se sono difficili da riscrivere le favole. Uff!

Boh, è un'altra favola quella che ho trovato allora, beh!

non saprei proprio come aiutarti, magari qualche altra anima buona ci sarà sicuramente che ti aiuterà, ora io mi ritiro a letto!

biondino98
questa è la favola ma la prof. vuole che la riscriviamo con i dialoghi.

C'era una volta una lepre ed una pernice; dopo tanto patir la fame, decisero di andare da Dio per chiedere aiuto. La lepre portò con sè un violino e si impegnò a suonarlo al meglio delle sue possibilità, mentre la pernice pensò di sfruttare la sua voce e così articolò un canto comprensibile solo a lei. Visto la loro generosità ed il loro impegno, il buon Dio gli diede in regalo un bel vitello grasso, raccomandando loro di dividerselo da bravi fratelli.
Ritornati a casa decisero di uccidere e di cuocere l'animale, perché era la vigilia di una grande festa.
La lepre chiamò tutti i suoi parenti e durante i preparativi distribuì, approfittando dell'assenza della pernice, a destra ed a manca il saporito vitello.
Erano venuti anche gli amici, i griot, i fabbri, ed ognuno ne chiedeva un pezzo perché era molto buono ed era stato arrostito con grande cura: in quattro e quattrotto tutta la carne fu data via.
Quando arrivò la pernice si rese conto che era rimasto ben poco e sconcertata chiese spiegazioni:
- "Sai" rispose la lepre, "... la gente ha chiesto ed io ho dato tutto ai miei parenti... ma, vedi c'è ancora il cuore, adesso lo faccio arrosto, sarà buonissimo... sentirai!..." e con grande maestria preparò il pranzo.
La pernice ascoltò ed aspettò che tutto fosse pronto, poi mise in bocca un pezzo di arrosto, lo masticò lentamente e quindi spiccò il volo. Andò in alto, in alto, in alto... e subito dopo ridiscese in picchiata e cadde al suolo... senza vita.
La lepre impaurita cominciò a chiamare i suoi parenti ed urlando a squarcia gola cercava di spiegare:
- "Presto, portate indietro tutta la carne che vi ho regalato... è avvelenata... non mangiatela, per carità!... la pernice è morta appena l'ha assaggiata...".
In gran fretta la carne fu riportata e quando la pernice intuì che il vitello era al completo, aprì gli occhi si rialzò... mise a posto le sue piume... e con molta calma disse:
- "Mia cara lepre, ti credi proprio furba eh!... hai voluto tutta la carne per te, per i tuoi parenti ed i tuoi amici senza pensare a me ed alla mia famiglia..." e guardando il vitello continuò:
- "Adesso sì che possiamo dividere equamente la carne, da bravi fratelli, come abbiamo promesso davanti al buon Dio...".
E così ognuno si prese la sua metà e la distribuì ai propri parenti... Erano tutti contenti, e mentre si mangiava e si festeggiava, qualcuno disse alla lepre:
- "... Hai visto, è proprio vero, non bisogna fare il furbo e neanche tradire un patto,... bisogna sempre mantenere la parola data,... non dobbiamo dimenticarlo!".

mitraglietta
ma sti prof non hanno niente di meglio da fare che farvi fare ste esercizi?

e poi quelli all'università si lamentano che le matricole non sanno l'italiano e la grammatica, e per forza, vi dovrebbe la vostra prof farvi un pò di grammatica e mica ste esercizietti. bah *sempre più confuso*


E questa la favola?

Delle disgrazie altrui fa' di non rider mai,
perché chi t'assicura
che sempre fortunato nel mondo esser potrai?

Ciò ben dimostra in varie
sue favolette Esopo,
e questa ancor ch'io recito
mira diritta a non diverso scopo.

Vivea la Lepre nello stesso campo
colla Pernice i giorni suoi beati,
quando un branco di cani scatenati
costrinser quella a chiedere uno scampo
nella sua tana oscura.
I Cani (ed alla testa era Grifone)
restaron colla voglia del boccone.
Ma il Lappa, un della scorta, un forte e baldo
cane levrier, filosofando a naso,
gli parve della preda
sentir l'alito caldo,
e fuori me la caccia dalla tana.
Molosso, andando a caso,
la trova, e dando a credere,
da cane che non ama dir bugia,
che gita sia lontana,
il tempo non le lascia
di dir Gesummaria.

- Che val, bestia minchiona,
d'aver la gamba buona? -
le dice la Pernice,
scherzandola... quand'ecco
i cani addosso accorrono
e la celia le mozzano nel becco.
Sull'ali confidava la meschina,
ma non avea ben fatto i conti suoi
col falco dalla zampa malandrina.

biondino98
Ciao Mitraglietta io sono nuovo, si è italiano.

mitraglietta
di che materia si tratta? italiano? se è italiano, bene sposto nella sezione adatta.

poi cercheremo di aiutarti.

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