La Sibilla Cumana
ciao a tutti... vorrei un'infornazione.. tra latino e greco confondo gli autori e gli scritti... :|:|:lol:lol:lol
quindi vorrei gentilmente sapere se ci sono autori greci che parlano della SIBILLA CUMANA..???? :move
ci sono per caso autori che parlano dell'arte divinatora nello specifico?? :satisfied
quindi vorrei gentilmente sapere se ci sono autori greci che parlano della SIBILLA CUMANA..???? :move
ci sono per caso autori che parlano dell'arte divinatora nello specifico?? :satisfied
Risposte
Ma no, dai, almeno tu hai saputo dirle un nome di un autore greco...;)
ecco... perfetto :O_o :lol
Io il greco non lo faccio a scuola, però l'influenza dell'arte divinatoria si fa sentire anche negli autori latini; vediamo se riesco a chiarirti le idee parlando un po' di latino ;):
Le testimonianze dell'esistenza delle figure profetiche delle Sibille Cumane le abbiamo in Licofrone e in Eraclito. Inoltre nel libro VI dell'Eneide, Virgilio la chiama Deifobe di Glauco. In tale poema la Sibilla Cumana è il personaggio centrale, con la doppia funzione di veggente e di guida di Enea nell'oltretomba. Poi, in Ovidio, nel libro XIV delle Metamorfosi la Sibilla Cumana racconta ad Enea di aver ottenuto da Apollo mille anni di vita, tanti quanti i granelli di sabbia che aveva stretto nella propria mano. Dimenticandosi, però, di chiedere al dio l'eterna giovinezza, la Sibilla è destinata a diventare sempre più debole e avvizzita col passare del tempo.
Per quanto riguarda la divinazione in generale credo che tutti gli autori latini abbiamo uno sfondo religioso, profetico e mitologico nelle loro opere, influenzate dalla mentalità del tempo aperta a questo tipo di arte. Uno su tutti:
Cicerone - Rhetorica - De Divinatione
Le testimonianze dell'esistenza delle figure profetiche delle Sibille Cumane le abbiamo in Licofrone e in Eraclito. Inoltre nel libro VI dell'Eneide, Virgilio la chiama Deifobe di Glauco. In tale poema la Sibilla Cumana è il personaggio centrale, con la doppia funzione di veggente e di guida di Enea nell'oltretomba. Poi, in Ovidio, nel libro XIV delle Metamorfosi la Sibilla Cumana racconta ad Enea di aver ottenuto da Apollo mille anni di vita, tanti quanti i granelli di sabbia che aveva stretto nella propria mano. Dimenticandosi, però, di chiedere al dio l'eterna giovinezza, la Sibilla è destinata a diventare sempre più debole e avvizzita col passare del tempo.
Per quanto riguarda la divinazione in generale credo che tutti gli autori latini abbiamo uno sfondo religioso, profetico e mitologico nelle loro opere, influenzate dalla mentalità del tempo aperta a questo tipo di arte. Uno su tutti:
Cicerone - Rhetorica - De Divinatione
hhihihih infornazione cmq Platone nel Simposio ne parla (dell'arte divinatoria) cmq per quanto riguarda la Sibilla Cumana di autori in particolare non ne so però ne parlavano... so ke nn è un grande aiuto però è quello ke so ciao!!!