Il sogno di un parassita LUCIANO
Pag. 266 num°71 del Τάξις.
"Il sogno di un parassita" di Luciano
Inizio:"Ἂκουε δὲ ἢδη καὶ τὸ ἐνύπνιον ' ᾤμην γὰρ τὸν Εὐκράτην αὐτὸν ἂπαιδα ὄντα οὐκ οἶδ' ὅπος..."
Centro: "Καὶ προέθεον πολλοὶ καὶ παρίππευον καὶ εἳποντο πλείους."
Fine: "...Ἆρά σοι ἀλόγως ἀγανακτῆσαι κατὰ σοῦ δοκῶ;"
Grazie mille per l'aiuto di ieri! Spero possiate ancora aiutarmi ;)
Aggiunto 7 ore 46 minuti più tardi:
help :(
"Il sogno di un parassita" di Luciano
Inizio:"Ἂκουε δὲ ἢδη καὶ τὸ ἐνύπνιον ' ᾤμην γὰρ τὸν Εὐκράτην αὐτὸν ἂπαιδα ὄντα οὐκ οἶδ' ὅπος..."
Centro: "Καὶ προέθεον πολλοὶ καὶ παρίππευον καὶ εἳποντο πλείους."
Fine: "...Ἆρά σοι ἀλόγως ἀγανακτῆσαι κατὰ σοῦ δοκῶ;"
Grazie mille per l'aiuto di ieri! Spero possiate ancora aiutarmi ;)
Aggiunto 7 ore 46 minuti più tardi:
help :(
Risposte
Grazie sele :) :)
Ascolta ora anche il sogno. Dunque credevo che questo Eucrate, che era senza figli, fosse in punto di morte, e che poi avendomi chiamato e avesndo fatto disposizioni testamentarie, nelle quali io ero ereditiero di tutte le sue cose, poco dopo moriva. Avendo avuto io accesso alle sue sostanze, attingevo l'oro e l'argento in grandi cassettoni e sperperavo, e quanto al resto, le vesti, le tavole, le coppe, i servi, tutto era mio, come era naturale. poi stavo sdraiato su un carro tirato da cavalli bianchi, guardato e invidiato da tutti quelli che vedevano. E molti mi precedevano e mi seguivano. Io avendo la sua veste e sedici anelli pesanti alle dita, ordinavo che fosse apparecchiato un sontuoso banchetto per invitare gli amici. E quelli, come era verosimile in un sogno, erano presenti e il banchetto era servito e il vino era squisito. Essendo a questo punto e bevendo alla salute di ciascuno dei presenti in tazze d'oro, tu avendo gridato, avendo sconvolto a noi il banchetto, avendo rovesciato le tavole, facesti in modo che quella ricchezza fosse portata via dal vento. Dunque senza ragione sembra che io mi sia adirato con te?
ciao!
sele
ciao!
sele