Chiedo aiuto..

bibbina..
x favore mi servirebbe urgentemente la versione :" achille nascosto nell'isola di sciro" ce nè gia una versione nel forum ma è diversa.. cmq l'inizio è: "Thetis Nereis cum sciret Achillem filium suum, quem ex peleo habuerat, si ad troiam ivisset ibi periturum esse, commendavit eum in insulam Scyron ad Lycomeden regem."
grazie.

Risposte
bibbina..
ihihih..allora nnt grazie cmq per la versione..mi hai salvato..in ogni caso se qlcn me le puo spiegare mi farebbe un grosso favore..grazie cmq.

Mario
bibbina.. :
grazie mille..senti visto che ci sono prendo la palla al balzo non è che per caso potresti spiegarmi le infinitive??
Le ho da studiare per lunedi.

bibbina..
grazie mille..senti visto che ci sono prendo la palla al balzo non è che per caso potresti spiegarmi le infinitive??

Mario
Thetis Nereis cum sciret Achillem filium suum, quem ex Peleo habebat, si ad Troiam expugnandam isset, periturum, commendavit eum in insulam Scyron ad Lycomedem regem, quem ille inter virgines filias habitu femineo servabat nomine mutato; nam virgines Pyrrham nominarunt, quoniam capillis flavis fuit et Graece rufum "pyrrhon" dicitur. Achivi autem cum rescissent ibi eum occultari, ad regem Lycomeden oratores miserunt, qui rogarent, ut eum adiutorium Danais mitteret. Rex cum negaret apud se esse, potestatem eis fecit, ut in regia quaererent. Qui cum intellegere non possent, quis esset eorum, Ulixes in regio vestibulo munera feminea posuit, in quibus clipeum et hastam, et subito tubicinem iussit canere armorumque crepitum et clamorem fieri iussit. Achilles hostem arbitrans adesse vestem muliebrem dilaniavit atque clipeum et hastam arripuit. Ex hoc est cognitus suasque operas Argivis promisit et milites Myrmidones.

Teti Nereide, sapendo che Achille, suo figlio che aveva (avuto) da Peleo, se fosse andato ad espugnare Troia, sarebbe morto, lo affidò nell'isola di Sciro al re Licomede, che custodiva tra le figlie vergini, con un abito femminile, sotto falso nome; infatti le vergini (lo) chiamarono Pirra, poiché fu di capelli rossi, e in Greco rosso si dice "pyrrhon". Gli Achei, invece, venendo a sapere che lui era nascosto lì, mandarono degli oratori dal re Licomede, per chiedere che lo mandasse in aiuto ai Danai. Poiché il re negò che l’adolescente stesse da lui, col suo potere fece in modo che domandassero nella reggia. E questi, non potendo capire quale di loro fosse (Achille), Ulisse pose nel vestibolo regio doni femminili tra i quali uno scudo e un’asta, e subito ordinò al trombettiere di suonare e che fosse alzato un grido e un fragore di armi. Allora, Achille, pensando che il nemico fosse vicino, si strappò la veste femminile e afferrò lo scudo e l’asta. Da questo fu riconosciuto, promise agli Argivi il suo servizio e i soldati Mirmidoni.

Thetis Nereis cum sciret Achillem filium suum, quem ex Peleo habebat, si ad Troiam expugnandam isset, periturum, commendavit eum in insulam Scyron ad Lycomedem regem, quem ille inter virgines filias habitu femineo servabat nomine mutato; nam virgines Pyrrham nominarunt, quoniam capillis flavis fuit et Graece rufum "pyrrhon" dicitur. Achivi autem cum rescissent ibi eum occultari, ad regem Lycomeden oratores miserunt, qui rogarent, ut eum adiutorium Danais mitteret. Rex cum negaret apud se esse, potestatem eis fecit, ut in regia quaererent. Qui cum intellegere non possent, quis esset eorum, Ulixes in regio vestibulo munera feminea posuit, in quibus clipeum et hastam, et subito tubicinem iussit canere armorumque crepitum et clamorem fieri iussit. Achilles hostem arbitrans adesse vestem muliebrem dilaniavit atque clipeum et hastam arripuit. Ex hoc est cognitus suasque operas Argivis promisit et milites Myrmidones.

Teti Nereide, sapendo che Achille, suo figlio che aveva (avuto) da Peleo, se fosse andato ad espugnare Troia, sarebbe morto, lo affidò nell'isola di Sciro al re Licomede, che custodiva tra le figlie vergini, con un abito femminile, sotto falso nome; infatti le vergini (lo) chiamarono Pirra, poiché fu di capelli rossi, e in Greco rosso si dice "pyrrhon". Gli Achei, invece, venendo a sapere che lui era nascosto lì, mandarono degli oratori dal re Licomede, per chiedere che lo mandasse in aiuto ai Danai. Poiché il re negò che l’adolescente stesse da lui, col suo potere fece in modo che domandassero nella reggia. E questi, non potendo capire quale di loro fosse (Achille), Ulisse pose nel vestibolo regio doni femminili tra i quali uno scudo e un’asta, e subito ordinò al trombettiere di suonare e che fosse alzato un grido e un fragore di armi. Allora, Achille, pensando che il nemico fosse vicino, si strappò la veste femminile e afferrò lo scudo e l’asta. Da questo fu riconosciuto, promise agli Argivi il suo servizio e i soldati Mirmidoni.

La Nereide Tetide, poichè aveva saputo che Achille, il figlio che aveva avuto da Peleo, sarebbe morto se fosse andato all’assedio di Troia, lo affidò a Licomede, re dell’isola di Sciro, che lo allevò insieme alle sue figlie vestito da donna e sotto falso nome; le fanciulle infatti lo chiamavano Pirra perche aveva capelli fulvi e in greco «rosso» si dice appunto così. Quando però gli Achei vennero a sapere che Achille si nascondeva a Sciro, inviarono dei messi per pregare re Licomede di mandarlo in aiuto ai Danai. Il re negò che Achille si trovasse presso di lui e anzi li invitò a cercarlo nella reggia; ma poiché non si riusciva a capire chi fosse Achille, Ulisse dispose nell’atrio degli oggetti da donna, tra i quali mise uno scudo e una lancia; poi, a un suo segnale, risuonò improvvisamente uno squillo di tromba e si udirono clangore d’armi e gridi di battaglia. Achille, pensando a un attacco nemico, subito si strappò le vesti femminili e afferrò lancia e scudo: così si fece riconoscere e promise agli Achei il proprio aiuto e i suoi uomini, i Mirmidoni.

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