2. Un fiume di vino

lapastah
LUCIANO DI SAMOSATA

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Tony83
Un fiume di vino
Nell'ottantesimo giorno, comparso a un tratto il sole, vedemmo non lontano un'isola alta e boscosa. Dunque, essendo avvicinati e essendo sbarcati, ci sedemmo a terra per lungo tempo a causa del grande travaglio, poi, dopo esserci alzati, decidemmo che trenta di noi rimasero come guardie della nave, e che venti, invece, venissero con me all’esplorazione dei luoghi dell’isola. Dopo essere avanzati circa tre stadi dal mare attraverso un bosco, vediamo una colonna fatta di bronzo, scolpita con lettere greche, poco visibili e logorate, che diceva: “Fino qui giunsero Ercole e Dioniso”. Vi erano anche vicino due orme sopra una pietra, la prima di un pletro, l'altra meno: e credetti che la più piccola fosse di Dioniso, mentre l’altra di Eracle. Dopo averla adorato, dunque, proseguimmo; dunque, andammo non molto innanzi e giungemmo ad un fiume che scorreva vino molto molto simile a quello di Chio. La corrente era copiosa, sicché in qualche luogo era possibile che fosse anche navigabile.
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