Poesia sulla pace
mi servirebbe una poesia della pace di paul verlaine
Risposte
grazie a tutti
LA PRIMA è L'ORIGINALE, LA SECONDA è LA TRADUZIONE. PERò è SULLA PACE NOTTURNA CHE STA VIVENDO L'AUTORE, NON SO SE VA BENE
CIRCONSPECTION
Donne ta main, retiens ton souffle, asseyons-nous
Sous cet arbre géant où vient mourir la brise
En soupirs inégaux sous la ramure grise
Que caresse le clair de lune blême et doux.
Immobiles, baissons nos yeux vers nos genoux.
Ne pensons pas, rêvons. Laissons faire à leur guise
Le bonheur qui s’enfuit et l’amour qui s’épuise,
Et nos cheveux frôlés par l’aile des hiboux.
Oublions d’espérer. Discrète et contenue,
Que l’âme de chacun de nous deux continue
Ce calme et cette mort sereine du soleil.
Restons silencieux parmi la paix nocturne:
Il n’est pas bon d’aller troubler dans son sommeil
La nature, ce dieu féroce et taciturne.
Dammi la mano, trattieni il respiro, sediamoci
sotto quest’albero gigante dove la brezza muore
in sospiri ineguali sotto le grigie fronde
che il pallido e dolce chiaro di luna carezza.
Immobili, chiniamo lo sguardo sulle ginocchia.
Più non pensiamo, sogniamo. Lasciamoli perdere,
la felicità in fuga e l’amore che si consuma,
e i nostri capelli sfiorati dall’ala dei gufi.
Dimentichiamo di sperare. Discreta e contenuta,
l’anima d’ognuno di noi due prolunghi
questa calma e questa morte serena del sole.
Restiamo silenziosi nella pace notturna:
non è bene disturbare nel suo sonno
la natura, questo dio feroce e taciturno.
CIRCONSPECTION
Donne ta main, retiens ton souffle, asseyons-nous
Sous cet arbre géant où vient mourir la brise
En soupirs inégaux sous la ramure grise
Que caresse le clair de lune blême et doux.
Immobiles, baissons nos yeux vers nos genoux.
Ne pensons pas, rêvons. Laissons faire à leur guise
Le bonheur qui s’enfuit et l’amour qui s’épuise,
Et nos cheveux frôlés par l’aile des hiboux.
Oublions d’espérer. Discrète et contenue,
Que l’âme de chacun de nous deux continue
Ce calme et cette mort sereine du soleil.
Restons silencieux parmi la paix nocturne:
Il n’est pas bon d’aller troubler dans son sommeil
La nature, ce dieu féroce et taciturne.
Dammi la mano, trattieni il respiro, sediamoci
sotto quest’albero gigante dove la brezza muore
in sospiri ineguali sotto le grigie fronde
che il pallido e dolce chiaro di luna carezza.
Immobili, chiniamo lo sguardo sulle ginocchia.
Più non pensiamo, sogniamo. Lasciamoli perdere,
la felicità in fuga e l’amore che si consuma,
e i nostri capelli sfiorati dall’ala dei gufi.
Dimentichiamo di sperare. Discreta e contenuta,
l’anima d’ognuno di noi due prolunghi
questa calma e questa morte serena del sole.
Restiamo silenziosi nella pace notturna:
non è bene disturbare nel suo sonno
la natura, questo dio feroce e taciturno.
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http://www.rodoni.ch/busoni/bibliotechina/verlaine/verlaine3.html
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