URGENTISSIMOOO!!! RISPONDETE SUBITO DAI RAGAZZI :(
PERFAVORE QUALCUNO/A (DI VERAMENTE BREAVO/A!!) MI PUO FARE QUESTA ANALISI DEL TESTO AL COMPLETO? GRAZIE IN ANTICIPO! PS. DEVO PRENDERE ALMENO 8..ENTRO LUNEDì GRAZIE MILLE ANCORA.. :*
Nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie: perché, procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima essecutrice de gli ordini di Dio; ed essendo, di più, convenuto nelle Scritture, per accomodarsi all'intendimento dell'universale, dir molte cose diverse, in aspetto e quanto al nudo significato delle parole, dal vero assoluto; ma, all'incontro, essendo la natura inesorabile ed immutabile, e mai non trascendente i termini delle leggi impostegli, come quella che nulla cura che le sue recondite ragioni e modi d'operare sieno o non sieno esposti alla capacità degli uomini; pare che quello degli effetti naturali che o la sensata esperienza ci pone dinanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio, non che condennato, per luoghi della Scrittura che avessero nelle parole diverso sembiante; poi che non ogni detto della Scrittura è legato a obblighi così severi com'ogni effetto di natura, né meno eccelentemente ci si scuopre Iddio negli effetti di natura che ne' sacri detti delle Scritture: il che volse per avventura intender Tertulliano in quelle parole: «Nos definimus, Deum primo natura cognoscendum, deinde doctrina recognoscendum: natura, ex operibus; doctrina, ex prædicationibus.»
Analisi del testo:
1.Presentare in sintesi il contenuto in massimo 10 righe.
2.Quale atteggiamento rimprovera Galileo agli intellettuali ke disputano di problemi di "problemi naturali"? Tale atteggiamenti rispecchia sia la formazione e lo status di alcuni di loro sia il contesto storico in cui si trovano a operare. Illustra a quali intellettuali fa riferimento Galileo e motiva la tua risposta.
3. Spiega la differenza ke secondo Galileo intercorre fra le "parole" delle scritture e quelle della natura e individua da cosa essa sia determinata.
4. Per Galileo le leggi della natura sn sempre facilmente visibili o talvolta necessitano di essere dimostrate? Motiva la tua risposta facendo riferimenti al testo.
5.Esponi le fasi di questa battaglia culturale senza tralasciare di illustrare le novità del metodo galaleiano facendo riferimento anke a testi letti.
Nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie: perché, procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima essecutrice de gli ordini di Dio; ed essendo, di più, convenuto nelle Scritture, per accomodarsi all'intendimento dell'universale, dir molte cose diverse, in aspetto e quanto al nudo significato delle parole, dal vero assoluto; ma, all'incontro, essendo la natura inesorabile ed immutabile, e mai non trascendente i termini delle leggi impostegli, come quella che nulla cura che le sue recondite ragioni e modi d'operare sieno o non sieno esposti alla capacità degli uomini; pare che quello degli effetti naturali che o la sensata esperienza ci pone dinanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio, non che condennato, per luoghi della Scrittura che avessero nelle parole diverso sembiante; poi che non ogni detto della Scrittura è legato a obblighi così severi com'ogni effetto di natura, né meno eccelentemente ci si scuopre Iddio negli effetti di natura che ne' sacri detti delle Scritture: il che volse per avventura intender Tertulliano in quelle parole: «Nos definimus, Deum primo natura cognoscendum, deinde doctrina recognoscendum: natura, ex operibus; doctrina, ex prædicationibus.»
Analisi del testo:
1.Presentare in sintesi il contenuto in massimo 10 righe.
2.Quale atteggiamento rimprovera Galileo agli intellettuali ke disputano di problemi di "problemi naturali"? Tale atteggiamenti rispecchia sia la formazione e lo status di alcuni di loro sia il contesto storico in cui si trovano a operare. Illustra a quali intellettuali fa riferimento Galileo e motiva la tua risposta.
3. Spiega la differenza ke secondo Galileo intercorre fra le "parole" delle scritture e quelle della natura e individua da cosa essa sia determinata.
4. Per Galileo le leggi della natura sn sempre facilmente visibili o talvolta necessitano di essere dimostrate? Motiva la tua risposta facendo riferimenti al testo.
5.Esponi le fasi di questa battaglia culturale senza tralasciare di illustrare le novità del metodo galaleiano facendo riferimento anke a testi letti.
Risposte
quando si parla di natura non si deve iniziare l'indagine dalle Sacre Scritture, ma piuttosto dalla Natura stessa. sia i libri sacri che la natura sono entrambi scritti da Dio. E questo è quello che intendeva Tertulliano quando diceva: «Nos definimus, Deum primo natura cognoscendum, deinde doctrina recognoscendum: natura, ex operibus; doctrina, ex prædicationibus.»
Gli intellettuali partono dalla Scrittura e non fanno un'analisi empirica della natura.
Che la natura "ma, all'incontro, essendo la natura inesorabile ed immutabile, e mai non trascendente i termini delle leggi impostegli"
Alcune devono essere anche dimostrate: "a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio,"
Gli intellettuali partono dalla Scrittura e non fanno un'analisi empirica della natura.
Che la natura "ma, all'incontro, essendo la natura inesorabile ed immutabile, e mai non trascendente i termini delle leggi impostegli"
Alcune devono essere anche dimostrate: "a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio,"