Socrate (22871)

HDMI
ciao francy potresti rispondermi per favore a queste domande? spero di si, sono urgenti grazie mille


1 k cosa intende socrate quando afferma ke bisogna perndersi cura dell'anima?

2 in ke cosa si distingue il pensiero di socrate da quello dei sofisti?

3 perchè è la vrtù ke conduce alla felicità?

4 in ke senso la virtù nn è finalizzata ad un compenso ulltraterreno?

5 xke ki compie il male è considerato da socrate ignorante?

6 ke cosa si intende x intellettualismo etico?

7 in ke senso la morale di socrate sarebbe formalistica?

Risposte
Francy1982
1 k cosa intende socrate quando afferma ke bisogna perndersi cura dell'anima?
Curare l'anima per Socrate è la cosa più importante, curando l'animo l'uomo cura se stesso e la sua virtù.

2 in ke cosa si distingue il pensiero di socrate da quello dei sofisti?
Quello di Socrate è disinteressato, gratuito ed ha un Bene fisso che non è un bene momentaneo ma è sempre quello ed è BENE per tutti un bene non utilitaristico per il singolo ma un bene per tutta l'umanità!

3 perchè è la vrtù ke conduce alla felicità?
Solo chi insegue la virtù, e il bene può essere veramente felice!

4 in ke senso la virtù nn è finalizzata ad un compenso ulltraterreno?
Perchè l'uomo deve agire secondo virtù nella vita per realizzare la sua felicità

5 xke ki compie il male è considerato da socrate ignorante?
Perchè ignora il bene egli non sa che deve agire secondo il Bene

6 ke cosa si intende x intellettualismo etico?
Socrate pensa che la conoscenza delle verità faccia automaticamente agire in conformità ad essa. Un uomo che conosce il vero bene, non può che agire benevolmente. Questa teoria è detta dell'intellettualismo etico, poiché presuppone una conoscenza intellettuale della verità del principio etico. Socrate non può quindi pensare che l'uomo scelga il male pur conoscendo la verità del bene (atteggiamento noto come volontarismo etico), nel caso un uomo agisca in questo modo è senz'altro perché non ha vera conoscenza del bene, poiché è allontanato dalla verità dagli istinti e dalle passioni.
Quest'idea pressupone che la verità, e quindi le verità del bene e della giustizia (la stessa virtù), siano raggiungibili per via razionale prima che per via sentimentale o per un semplice adeguarsi ai principi di una tradizione. Socrate pensa inoltre che la verità sia un bene così superiore rispetto ad ogni altra cosa che non può che vincolare l'uomo alla sua legge, ecco perché pensa che chi sceglie il male, lo faccia perché del tutto inconsapevole del vero bene.
L'idea di Socrate è che qualora l'uomo venisse a conoscenza del vero significato del bene non commetterebbe più alcun male: se l'uomo fosse realmente a conoscenza del vero significato del bene, avrebbe davanti a sé più chiaramente quali sarebbero le conseguenze delle azioni che sta per compiere, perché se l'uomo tende naturalmente al maggior piacere possibile, un'azione veramente giusta costituirebbe un piacere ben più stabile e duraturo rispetto a un piacere fuggevole e incerto o alla conseguenza del tutto nefasta che ne deriverebbe da un'azione ingiusta. (www.forma-mentis.net)

7 in ke senso la morale di socrate sarebbe formalistica?
Un'altra imputazione che si è rivolta a Socrate è quella di "formalismo etico", in quanto egli non definirebbe in concreto la virtù, limitandosi a dire che la virtù coincide con la scienza e la scienza con la virtù, senza specificare quale sia il comportamento effettivo che ogni uomo deve seguire. Qualcuno ha risposto che questa accusa non regge, anzi rivela un sostanziale fraintendimento di Socrate, il quale, come si è già accennato, volle programmaticamente limitarsi ad offrire all'uomo lo schema generale del ben comportarsi—consistente nel precetto di agire secondo ragione—senza pretendere di stabilire una volta per tutte quale sia il bene concreto, che, come aveva già lasciato intendere Protagora, sta all'individuo e alle comunità decidere liberamente di volta in volta, sulla base di un calcolo razionale maturato a contatto dell'esperienza. "L'uomo serio, che agisce e pensa seriamente non ha una volta per tutte in tasca la formula che gli dice come deve comportarsi, non sa, ogni volta, cosa sia il bene o la virtù... Questo il razionalismo morale di Socrate, che non è affatto intellettualismo etico, ma un invito sempre a suscitare in sé il dibattito, a ragionare, cioè a dialogare, donde, nella raggiunta consapevolezza, scaturisce ciò che si deve fare".(http://web.tiscali.it/sofista/appunti/socrate2.htm)

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