Rivoluzione d'ottobre
ve ne sarei grado se qualcuno mi dice le cause della rivoluzione d'ottobre GRAZIEEEEE
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L'impero zarista, fondato su di una società straordinariamente arcaica, ancorato ai valori apparentemente inattaccabili della religione e delle tradizioni contadine, si sbriciolava con una velocità ed una rassegnazione impensabili. La società russa, a stragrande maggioranza contadina, viveva nel culto (imposto, ma accettato con estremo fatalismo) della figura dello Zar. Semidio, padrone di qualsiasi uomo o possedimento che alloggiasse sull'immenso territorio "di tutte le Russie", lo Zar godeva di un potere assai simile a quello dei signori medioevali. La caratteristica essenziale dello zarismo era il potere autocratico, del quale il monarca si sentiva incaricato per volere divino. I terribili disagi provocati dalla prima guerra mondiale, nella quale il grande impero russo aveva dimostrato la fragilità e la debolezza della sua organizzazione politica e militare, uniti all'inefficienza del governo zarista di Nicola II (con la famiglia imperiale soggiogata dall'ambigua figura di Rasputin) finirono con l'esasperare la maggioranza della popolazione. Ad aggravare la situazione, durante l'inverno 1916-17 vi fu una dura carestia e molte città rimasero addirittura prive di generi alimentari. La fame provocò inevitabilmente sollevazioni popolari e disordini.
Nonostante l'industria si stesse espandendo a velocità considerevole, l'agricoltura restava la principale fonte di ricchezza del paese. Le tradizionali tesi storiche rappresentano la Russia, agli albori delle rivoluzioni (1905, Febbraio e Ottobre), come una paese in cui il potere della corona, della chiesa e della minoranza aristocratica si estendeva sulla grande maggioranza della terra disponibile. L'ingiusta ripartizione della terra, quindi, è sempre stata considerata una delle cause principali della Rivoluzione. Gli antefatti del febbraio 1917 furono i moti del 1905, anno in cui si sfiorò un regime totalitario sotto la guida del ministro degli interni Viaceslav Pleve. Le tensioni sociali di quel periodo si acuirono fino al punto di generare un fronte unito che andò sotto il nome di "Movimento di liberazione". In questa atmosfera si ebbe così il grande Congresso degli zemstvo (organi di autogoverno locale) a Pietroburgo nel novembre 1904, un avvenimento che diversi storici non esitano a paragonare alla famosa conferenza francese degli Stati Generali del 1789. In occasione del congresso nacque per la prima volta la richiesta di un organo legislativo elettivo (Duma). Domenica 9 gennaio 1905 si raggiunse l'apice dello scontro, una manifestazione pacifica allo scopo di proporre mutamenti politici passò alla storia con il nome di "Domenica di sangue" a causa della reazione esplosiva delle guardie zariste. Liberali e socialisti chiedevano una Duma eletta con suffragio universale, diretto e segreto, mentre la Corona interpretava la Duma come un assemblea dai poteri formali e consultivi. Lo Zar, restio a concedere un così largo potere all'Assemblea, aumentò a dismisura l'insofferenza del popolo mutilato delle proprie aspettative politiche. Solo l'idea della guerra contro la Germania unì i contrasti interni facendo sorgere la speranza di una riappacificazione. Ma, inesorabilmente, la guerra di trincea, il blocco delle attività produttive a causa della leva e dei morti scatenarono le più estese manifestazioni popolari poi confluite nella rivoluzione di febbraio con la caduta dello zarismo. Se lo zarismo cadde, senza entrare in una fase di monarchia costituzionale come era avvenuto in Francia, fu a causa dell'instancabile opera di propaganda, opposizione e terrorismo dei partiti radicali che seppero trasformare una ribellione, quella della guarnigione militare di Pietroburgo, in una rivoluzione che contagiò tutta la Russia. Stiamo parlando del movimento "Volontà del Popolo" e di altri gruppi sovversivi e clandestini. Le principali cause della rivoluzione di febbraio sono perciò riconducibili alla famosa "questione sociale", condizioni di vita pessime, staticità del governo e ricerca di miglioramento attraverso la conquista di una libertà economica (distribuzione delle terre) e politica (partecipazione partitica).
L'impero zarista, fondato su di una società straordinariamente arcaica, ancorato ai valori apparentemente inattaccabili della religione e delle tradizioni contadine, si sbriciolava con una velocità ed una rassegnazione impensabili. La società russa, a stragrande maggioranza contadina, viveva nel culto (imposto, ma accettato con estremo fatalismo) della figura dello Zar. Semidio, padrone di qualsiasi uomo o possedimento che alloggiasse sull'immenso territorio "di tutte le Russie", lo Zar godeva di un potere assai simile a quello dei signori medioevali. La caratteristica essenziale dello zarismo era il potere autocratico, del quale il monarca si sentiva incaricato per volere divino. I terribili disagi provocati dalla prima guerra mondiale, nella quale il grande impero russo aveva dimostrato la fragilità e la debolezza della sua organizzazione politica e militare, uniti all'inefficienza del governo zarista di Nicola II (con la famiglia imperiale soggiogata dall'ambigua figura di Rasputin) finirono con l'esasperare la maggioranza della popolazione. Ad aggravare la situazione, durante l'inverno 1916-17 vi fu una dura carestia e molte città rimasero addirittura prive di generi alimentari. La fame provocò inevitabilmente sollevazioni popolari e disordini.
Nonostante l'industria si stesse espandendo a velocità considerevole, l'agricoltura restava la principale fonte di ricchezza del paese. Le tradizionali tesi storiche rappresentano la Russia, agli albori delle rivoluzioni (1905, Febbraio e Ottobre), come una paese in cui il potere della corona, della chiesa e della minoranza aristocratica si estendeva sulla grande maggioranza della terra disponibile. L'ingiusta ripartizione della terra, quindi, è sempre stata considerata una delle cause principali della Rivoluzione. Gli antefatti del febbraio 1917 furono i moti del 1905, anno in cui si sfiorò un regime totalitario sotto la guida del ministro degli interni Viaceslav Pleve. Le tensioni sociali di quel periodo si acuirono fino al punto di generare un fronte unito che andò sotto il nome di "Movimento di liberazione". In questa atmosfera si ebbe così il grande Congresso degli zemstvo (organi di autogoverno locale) a Pietroburgo nel novembre 1904, un avvenimento che diversi storici non esitano a paragonare alla famosa conferenza francese degli Stati Generali del 1789. In occasione del congresso nacque per la prima volta la richiesta di un organo legislativo elettivo (Duma). Domenica 9 gennaio 1905 si raggiunse l'apice dello scontro, una manifestazione pacifica allo scopo di proporre mutamenti politici passò alla storia con il nome di "Domenica di sangue" a causa della reazione esplosiva delle guardie zariste. Liberali e socialisti chiedevano una Duma eletta con suffragio universale, diretto e segreto, mentre la Corona interpretava la Duma come un assemblea dai poteri formali e consultivi. Lo Zar, restio a concedere un così largo potere all'Assemblea, aumentò a dismisura l'insofferenza del popolo mutilato delle proprie aspettative politiche. Solo l'idea della guerra contro la Germania unì i contrasti interni facendo sorgere la speranza di una riappacificazione. Ma, inesorabilmente, la guerra di trincea, il blocco delle attività produttive a causa della leva e dei morti scatenarono le più estese manifestazioni popolari poi confluite nella rivoluzione di febbraio con la caduta dello zarismo. Se lo zarismo cadde, senza entrare in una fase di monarchia costituzionale come era avvenuto in Francia, fu a causa dell'instancabile opera di propaganda, opposizione e terrorismo dei partiti radicali che seppero trasformare una ribellione, quella della guarnigione militare di Pietroburgo, in una rivoluzione che contagiò tutta la Russia. Stiamo parlando del movimento "Volontà del Popolo" e di altri gruppi sovversivi e clandestini. Le principali cause della rivoluzione di febbraio sono perciò riconducibili alla famosa "questione sociale", condizioni di vita pessime, staticità del governo e ricerca di miglioramento attraverso la conquista di una libertà economica (distribuzione delle terre) e politica (partecipazione partitica).
http://www.1917.org/1917c.html qui tutto ciò che cerchi.
sposto in storia però.
sposto in storia però.
ti consiglio questo sito
http://www.storiain.net/arret/num12/ott1-12.html
dice anche le cause della rivoluzione d'ottobre...
cmq x mia esperienza il motivo fondamentale è l'ingiusta partizione dei terreni e questo creò malcontento nel popolo...
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dice anche le cause della rivoluzione d'ottobre...
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