Relativismo e Pirandello?

Chiara_17
Ragazzi mi servirebbe una mano! Devo fare una tesina sul relativismo in Pirandello e mi servirebbero alcune delucidazioni.
In quante categorie si suddivide il relativismo?
Cos'è il relativismo conoscitivo?
In che modo si differenzia da quello gnoseologico e da quello ontologico?
Nietzche invece cosa pensava di questa posizione filosofica?
I sofisti che tipo di relativismo appoggiavano?
Mi piacerebbe molto anche fare un confronto tra Pirandello e Socrate (che era contro al relativismo se non sbaglio). Sono un sacco di cose ma se poteste rispondere almeno in parte ve ne sarei estremamente grata.

Risposte
pexolo
Nella movimentata struttura a spirale del dialogo socratico, fatto di domande, risposte, obiezioni, nuove domande, nuove risposte e nuove obiezioni il punto focale e la molla dell’intero processo è l’interrogativo definitorio simboleggiato dal tì ésti (che cos’è?), ossia la richiesta di una definizione precisa di ciò di cui si sta parlando. In questo tipo di domanda e nella finalità del dialogo sta la differenza fondamentale con il pensiero dei sofisti: per Socrate, infatti, a differenza di Protagora o Gorgia, dialogare significa scoprire la verità (non c'è più relativismo gnoseologico, e nemmeno etico, in quanto la verità può essere anche morale), che ogni uomo ha dentro di sé, mentre per i sofisti il dialogo è finalizzato al raggiungimento dell’utile o alla sopraffazione dell’altro attraverso la retorica; per Socrate si deve raggiungere un’educazione differente da quella adottata dai Sofisti (capacità di argomentare), in quanto identifica la paideia con un'altra aretè, cioè con un’educazione interiore che permette di raggiungere la propria verità.

melody_gio
Ciao Chiara,

devi provare tu a rispondere a queste domande, ti posso magari dare una mano con alcune risposte per potere fugare i tuoi dubbi, ma alle altre devi provare a rispondere tu, riportare qua i tuoi dubbi e successivamente ti aiuteremo a chiarirteli:

2- Cos'è il relativismo conoscitivo?: per vedere la definizione di relativismo conoscitivo puoi dare http://www.epertutti.com/italiano/Luigi-Pirandello-Il-vitalismo-42941.php
5- I sofisti che tipo di relativismo appoggiavano? Appoggiavano il relativismo etico.

Ciao,
Giorgia.

pexolo
Non sono fondato su Pirandello, ma provo a risponderti sul relativismo nei Sofisti e in Nietzsche.

I sofisti si presentano come insegnanti di un sapere, che è virtù, e perciò come maestri di virtù. Il virtuoso, colui che si distingue, è colui che sa. Il sapere consiste in un’abilità intellettuale: chi vuol prevalere ha bisogno innanzitutto della parola, pertanto sapere è sapere utilizzare la parola (Relativismo di tipo gnoseologico), che è essenzialmente l’elemento qualificante questo modello di aretè. La relatività sta proprio in questo: non bastano più le doti innate, ma si deve conoscere la tecnica del discorso, le infinite potenzialità della parola e la sua incidenza nel discorso, la sua incidenza nel cuore degli uomini; dunque, l’insegnamento dei sofisti ha particolare importanza per l’uomo politico, il quale, per prevalere, non può più avvalersi delle virtù eroiche dei personaggi di Omero, in quanto è cambiato il modello di aretè, ma ha bisogno della parola persuasiva, quindi di qualcuno che insegni ad utilizzare la parola, a convincere e ad argomentare.

Per il Nietzche di Così Parlò Zarathustra, essere uomini nuovi significa far propria la prospettiva di una temporalità che si consuma nell’eterno ritorno dell’uguale. Essere superuomini significa essere nichilisti, cioè accettare la perdita degli assoluti (Relativismo valoriale o morale): solo in questo modo Nietzsche pensa di potere affermare una nuova visione del futuro in cui l’uomo sarà radicalmente altro da quello che è. Il superuomo è un nuovo uomo che crea nuovi valori: egli si pone in modo inedito nei confronti della realtà, ha il «senso della terra», sebbene ad essa manchi il senso.

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