Pitagorici (120825)

thea_chiola
in che senso i pitagorici possono essere considerati monisti?

Risposte
aurora222
okok, lo farò....scusa :)

Annie__
basta scrivere: fonte, i miei appunti :)

aurora222
la risposta che ho scritto sopra l'ho presa dai miei appunti hahahaha...cosa dovrei scrivere quindi?! :)

Annie__
Aurora,
inserisci il link dell'appunto sopra citato perchè lo impone il regolamento. Grazie :)

aurora222
Per i pitagorici l'archè (principio) è il numero. Ciò che accomuna le cose è che tutte sono misurabili e riducibili a numeri o relazioni tra numeri. Il concetto di armonia è così importante nel pensiero pitagorico da essere applicato anche all'anima (considerata come il risultato dell'armonica composizione delle singole parti del corpo). Pitagora è d'accordo con Anassimandro nel considerare il mondo come il teatro di lotta tra i contrari, riducibili in ultima analisi alla coppia costituita dal Limite e dall'Illimitato. L'opposizione di questa coppia diventa unità e armonia (nel senso che il Limite delimita l'Illimitato). L'Illimitato e il Limite presentano la natura dei numeri pari e dispari: un numero pari può essere diviso in due parti perfettamente uguali, mentre un numero dispari non può essere diviso in due parti uguali. I numeri pari non incontrano ostacoli (limiti) nella loro divisione, mentre i numeri dispari incontrano l'ostacolo rappresentato dall'unità rimanente. Da qui l'imperfezione dei numeri pari e la perfezione dei numeri dispari. L'Illimitato è imperfetto, incompiuto e di conseguenza è male e disordine, mentre il bene è limite, è ordine. I pitagorici individuano complessivamente dieci coppie di opposti che nel loro insieme consentono di comprendere i diversi aspetti della realtà: limite/illimitato, dispari/pari, unità/molteplicità, destra/sinistra, maschio/femmina, quiete/movimento, retta/curva, luce/tenebra, bene/male, quadrato/rettangolo. Il primo elemento di ogni coppia rappresenta il polo positivo, il secondo quello negativo e la realtà è data dal rapporto tra questi contrari. (per esempio: il matrimonio è rappresentato dal numero 5 in quanto unione del primo numero pari, il 2, che è la donna, e del primo numero dispari, il 3, che è il maschio).
Il dualismo, basato sul contrasto limite/illimitato e dispari/pari, caratterizza anche la concezione pitagorica dell'uomo. Richiamandosi alla tradizione dionisiaca e a quella orfica, i pitagorici considerano l'uomo come composto da due elementi eterogenei e in contrapposizione: anima e corpo. Il corpo è sede dei sensi (conosce solo il particolare) e l'anima è la sede della ragione (conosce l'universale).
La metampsicosi è una dottrina che tratta della reincarnazione dell'anima dopo la morte del corpo (trasmigrazione delle anime).
Per i pitagorici tutti i numeri sono "interi": non esistono le frazioni, o meglio non sono altro che rapporti tra interi (cioè numeri razionali). Un numero che prosegue senza alcuna regolarità e senza fine appartiene all'insieme dei numeri "irrazionali".

A mio parere per capire meglio un concetto bisogna prima avere un quadro generale, quindi mi sono permessa di fare un riepilogo generale sui pitagorici integrando la risposta alla tua domanda...spero di esserti stata d'aiuto.. ciao :)

Paperella:D
in quando come unico principio ammettono il numero

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