L'impero di Alessandro Magno

M@ry96
mi servirebbe un riassunto di alessandro magno

Aggiunto 22 ore 38 minuti più tardi:

grazieee :D

Risposte
jojo997
ma come è bello il copia e incolla

Daniela Anastasia
Alessandro Magno (greco: Μέγας Ἀλέξανδρος, Mégas Aléxandros)[1], ufficialmente Alessandro III (greco: Ἀλέξανδρος Γ' ὁ Μακεδών, Aléxandros trίtos ho Makedόn; Pella, 6 ecatombeone 356 a.C. – Babilonia, 30 targelione 323 a.C.) fu re di Macedonia a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II.

È conosciuto anche come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone. Il termine "magno" deriva dal latino magnus che significa per l'appunto "grande", che in greco antico è mégas. È considerato uno dei più celebri conquistatori e strateghi della storia.

In soli dodici anni conquistò l'intero Impero Persiano, dall'Asia Minore all'Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale.

Le sue vittorie sul campo di battaglia, accompagnate da una diffusione universale della cultura greca e dalla sua integrazione con elementi culturali dei popoli conquistati, diedero l'avvio al periodo ellenistico della storia greca.

Morì a Babilonia il 30 del mese di daisios (targelione) del 323 a.C., forse avvelenato, oppure per una recidiva della malaria che aveva contratto in precedenza o, secondo congetture più recenti, per una cirrosi epatica provocata dall'abuso di vino.

Dopo la morte, il suo impero fu suddiviso tra i generali che lo avevano accompagnato nella sua spedizione e si costituirono i regni ellenistici, tra cui quello tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e quello dei Seleucidi in Siria, Asia Minore, e negli altri territori orientali.

Il suo straordinario successo, già durante la sua vita ma ancor più dopo la sua morte, ispirò una tradizione letteraria in cui egli appare come un eroe mitologico, assimilato ad Achille, da cui vantava una discendenza. La vita e la figura di Alessandro Magno hanno presto assunto colorazioni mitiche. Le storie a lui riferite si ritrovano non solo nelle letterature occidentali: nella Bibbia (Primo libro dei Maccabei), ad esempio, si fa esplicito riferimento ad Alessandro, mentre nel Corano il misterioso Dhu al-Qarnayn (il Bicorne o letteralmente "Quello dalle due corna") viene per lo più identificato con lui.
Fonti:
Wikipedia

Aggiunto 27 secondi più tardi:

Alessandro Magno nato nel 356 a.C., era figlio di Filippo II re di Macedonia e fu educato da Aristotele. Succedette al padre nel 336 a.C. Per consolidare il suo regno soffocò le ribellioni ai confini e distrusse la città greca di Tebe nel 335 a.C. Assunse il comando di un esercito greco-macedone e preparò una grande spedizione contro i Persiani. Nel 333 a.C, sconfisse il re persiano Dario III e si impadronì delle città costiere dell’Asia minore, della Siria, della Palestina e dell’Egitto, dove fondò Alessandria. Alessandro proseguì la sua campagna militare in Mesopotamia, occupando le più grandi città persiane. Poi conquistò altri vastissimi territori arrivando fino al bacino dell’Indo, compiendo importanti scoperte geografiche. Qui il suo esercito, stanco e desideroso di tornare a casa, si oppose a un’ulteriore avanzata. Nell’organizzazione del suo immenso impero Alessandro cercò di fondere la cultura e le tradizioni greche con quelle orientali. Proprio secondo l’uso orientale, accentuò il carattere divino e magico della figura del re, arrivando perfino a pretendere l’inchino da parte di chiunque si presentasse al suo cospetto, secondo l’usanza dei sovrani orientali. Alessandro sognava un impero universale ma non riuscì a realizzarlo, morendo di malaria, mentre preparava una spedizione in Arabia, nel 323 a.C., a solo 33 anni
PRESO DA YAHOO

Aggiunto 1 minuti più tardi:

Non e' facile essere brevi e nel contempo dettagliati. Cerchero' di evidenziare le cose piu' rilevanti evitando di fare il solito lungo trattato. Omettero' molte date.

Alessandro Magno fu re di Macedonia e passo' alla Storia per due motivi:
- la costituzione di un vasto impero, alcune delle cui parti (Egitto e Siria) sopravvissero per oltre duecento anni.
- l'ellenismo, una corrente culturale, filosofica e artistica che diffuse la civilta' greca in tutto il bacino orientale del Mediterraneo, raggiungendo la Mesopotamia. L'eredita' dell'ellenismo fu tale da influenzare una parte consistente della cultura romana, gettando le basi (assieme al monachesimo orientale e alla riforma militare e amministrativa dei temi) per la costituzione della cultura bizantina.

Alessandro successe al re Filippo II, sovrano di un regno periferico per il mondo dell'epoca, un regno piuttosto sottosviluppato rispetto alla vicina Grecia, popolato da gente che alternava la coltivazione dei campi al pascolo sulle accidentate colline che circondano l'odierna Salonicco. I macedoni, organizzatisi in una forma monarchica aristocratica, erano considerati "barbari" dai greci e solo Filippo II era riuscito, con le sue campagne e le sue riforme, a unificare il popolo macedone, a sottomettere i bellicosi vicini e, con il suo esercito organizzato nella celebre falange (per farla breve un'evoluzione degli eserciti oplitici greci), ad imporre la propria influenza sulla politica estera della Grecia. La scoperta di miniere e il traffico lucroso con le tribu' balcaniche dava a Filippo II e ad Alessandro la possibilita' di minacciare il traballante ma enorme impero persiano.

Morto Filippo II in circostanze poco chiare, i Greci ruppero il trattato che li vincolava alla lega presieduta da Filippo. Il giovane Alessandro (sui vent'anni), dopo aver liquidato i potenziali pretendenti al trono (suo padre aveva piu' mogli e figli illegittimi e legittimi), marcio' su Tebe, infliggendo alla citta' beota una indimenticabile sconfitta a Cheronea. Tebe venne rasa al suolo e la Grecia di nuovo assoggettata alla Macedonia.
Consolidato il proprio potere, Alessandro invase l'impero Persiano, liberando ed espugnando le citta' greche sulla costa ionica (Turchia occidentale): Mileto, Efeso, Alicarnasso. L'esercito persiano, guidato da un dissidente greco, affronto' l'esercito macedone ad Isso, subendo una prima sconfitta, poi sulle porte del Granico, che davano l'accesso alla Siria e alla Mesopotamia. Alessandro riusci' ancora vincitore e tutta la Turchia cadde nelle sue mani. Intanto il suo esercito e la Macedonia si arricchivano dei cospicui bottini di guerra.

Alessandro punto' a Sud e dopo un anno di assedi e guerrucole occupo' la Fenicia e l'Egitto, dove venne nominato Faraone. Predispose intanto la costruzione delle sue Alessandrie (la piu' celebre delle quali fu Alessandria d'Egitto): in ognuno di questi centri, vennero ad abitarci abitanti e soldati macedoni; da questi centri si diffusero la cultura e la lingua greca.
Rigettando una proposta del Re persiano Dario - che avrebbe riconosciuto le conquiste di Alessandro e gli avrebbe dato in moglie sua figlia Statira - Alessandro marcio' verso la capitale Babilonia, affrontando vittoriosamente il numerosissimo e variopinto esercito persiano che si liquefece. In Gaugamela, e' vero che Alessandro ebbe un'intuizione geniale (quella di distrarre la cavalleria persiana per poi colpire il centro), ma va anche detto che l'esercito persiano era poco motivato, era poco organizzato e debole. La falange, in campo aperto, era nettamente superiore. Quindi sarebbe opportuno sminuire i meriti di Alessandro come stratega, dato che qualche secolo dopo anche Pompeo e Lucullo (nonche' Silla e Cesare) sconfissero con estrema facilita' eserciti orientali egualmente forti (vedi battaglia di Zela, di Orcomento etc.).
Presa Babilonia, Alessandro spese un paio d'anni a rincorrere il fuggitivo Dario, a sconfiggere i satrapi ribelli, a fondare nuove Alessandre ai confini del mondo, a inseguire barbari, a battere sovranucci locali per poi farsi giurare dagli stessi fedelta' e rimetterli sul trono. Raggiunse la Scizia (Uzbekistan), l'India, la Battriana (Afghanistan), perse parecchi uomini e ne guadagno' di nuovi (sia avventurieri dalla Macedonia che gente locale che affluiva nel suo vittorioso esercito in cerca di fortuna).
Ma la sua stella era destinata a tramontare. L'esercito macedone si rifiuto' di seguirlo oltre. Ormai il bottino accumulato era enorme, perche' combattere ancora? e chi combattere ancora? Perche' vivere di fame e stenti in terre desolate o pericolose, laddove la morte era in agguato, anziche' godersi i frutti della vittoria e vivere di rendita per il resto della vita? Il ricco Oriente aveva inoltre cambiato Alessandro, che ora era Re dei Re, orientalizzando i suoi usi e il suo cerimoniale.
Molti dei suoi generali, il cui pensiero era non dissimile da quello dell'esercito, manifestarono il loro malcontento e Alessandro, dopo un'ultima rischiosa battaglia, decise di tornare a Babilonia.
Il ritorno fu un disastro perche' fu intrapreso un percorso in un deserto della Persia meridionale che decimo' la sua armata priva di rifornimenti.
A Babilonia, morto il suo fedele amico e compagno Efestione, peri' lo stesso Alessandro (non si conoscono bene le cause e si suggerisce spesso l'ipotesi di un complotto: si pensa che Alessandro avrebbe gia' meditato una campagna in Arabia e un'altra in Occidente). La moglie Roxane (di origine iranica) venne fatta fuori assieme al figliuolo suo.
L'impero venne diviso tra i suoi generali (diadochi), alcuni dei quali, poco contenti, cominciarono a scannarsi, coinvolgendo praticamente tutti i regni macedoni in Asia.

La cosa piu' importante che Alessandro lascio' fu la sua eredita' e la sua memoria. Memoria di un giovane intraprendente e sognatore, che si dice volesse conoscere la fine del mondo, che si dice fosse tollerante verso la diversita' e che probabilmente premeva perche' i suoi macedoni riformassero l'Oriente e si immergessero in esso, dando vita ad una nuova civilta'. Memoria di un giovane coraggioso che in pochi anni conquisto' quasi tutto il mondo. Ma l'eredita' che lascio' fu immensa. L'ellenismo, ancor prima dei reami che dalle sue conquiste derivarono e che sopravvissero per oltre cento anni e ancor prima delle splendide citta' che sorsero in suo nome o che furono fondate dai suoi discendenti (Seleucia sul Tigri, Antiochia, Pergamo), contribui' fortemente alla formazione della civilta' occidentale, alla nascita di quei culti misterici che confluirono nel cristianesimo, alla diffusione del pensiero razionale ed esistenziale dei filosofi greci (che verra' ripreso dall'illuminismo francese), all'impulso alla scultura e alla lingua (il greco sara' la lingua dell'Oriente fino alla conquista araba e rimarra' la lingua della religione ortodossa).

spero di esserti stata d'aiuto(PRESO DA YAHOO)

peduz91
Ciao M@ry96!


Prova a guardare qui:

https://www.skuola.net/ricerca/alessandro+magno

http://cronologia.leonardo.it/storia/ac325.htm

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080314093051AAFTAbO



Spero di esserti stato d'aiuto.

strangegirl97
https://www.skuola.net/storia-antica/alessandro-magno.html
Questo qui è il più breve che ho trovato nel sito. Se te ne servono di più approfonditi cerca nella sezione di storia antica:
https://www.skuola.net/storia-antica/
Ciao! :hi

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