La luce nei secoli

plum
qualcuno sa spiegarmi in maniera non troppo complicata il pensiero di platone, plotino, s. agostino e grossatesta (magari anche messi a confronto?
se c'è qualcuno (tipo Francy) online a quest'ora, glie ne sarò grato! altrimenti è per lunedì. grazie!:hi

Risposte
xico87
plum :
no ti sembra un ringraziamento, questo?:lol
comunque, tanto per, "a me mi" non è molto correto... e no è la prima volta che lo usi!:lol


forse è vero.. nn è molto correto.. ma a me mi piace :lol

Francy1982
grazie plum alla prossima!

plum
garzie mille! tutto chiaro! come sempre d'altronde! :lol

Francy1982
- Platone = kluce è indentificata al sole, ma il osle nel mito della Caverna è a sua volta il bene che tutte le cose illumina e tutto fa essere

- Plotino paragona l'Uno al sole e l'itelletto alla luce, poichè in plotino tutto si propaga dal sole e quindi l'intelletto che è propagazione, emanazione dell'Uno è la luce

- Sant'Agostino: la luce parte da Dio e illumina la mente umana portandola alla vera conoscenza, la ragione infatti deve essere illuminata dalla Fede

- Grossatesta: ti cito direttamente quello che dice l'autore sulla luce:
"Ritengo che la prima forma corporea, che alcuni chiamano corporeità, sia la luce. Infatti la luce si diffonde per ogni dove per virtù propria, cosicché da un punto luminoso si produce immediatamente una sfera di luce estremamente grande, se la tenebra non le oppone resistenza. La corporeità è quell’entità a cui segue necessariamente l’estensione della materia secondo le tre dimensioni, mentre sia la corporeità che la materia, prese singolarmente, sono sostanze semplici, prive d’ogni dimensione. La forma, di per sé semplice e priva di dimensione, non fu in grado d’attribuire alla materia, parimenti semplice e priva di dimensione, l’estensione in ogni direzione se non moltiplicando sé stessa, diffondendosi subito in ogni senso ed estendendo la materia con un processo parallelo all’espansione di sé medesima. […] La luce, in seguito alla moltiplicazione infinita di sé stessa ugualmente distribuita in ogni parte, estende similmente la materia in ogni senso in forma sferica, e da ciò necessariamente consegue che le parti estreme della materia così estesa sono più dilatate e più rarefatte che non le parti più interne e vicine al centro. E poiché le parti estreme sono massimamente rarefatte, le parti interne saranno suscettibili d’una maggiore rarefazione. La luce quindi, estendendo nel modo suddetto la materia prima in forma sferica, e rarefacendo al massimo le parti estreme, ai margini esterni della sfera ha spinto la possibilità della materia al massimo grado e non l’ha lasciata suscettibile d’un ulteriore estensione. Così risulta compiuto il corpo primo all’estremità della sfera, che è chiamato firmamento, il quale nella sua composizione non ha se non materia prima e forma prima".

dA: Roberto Grossatesta, De luce seu de incohatione formarum, in Cosmologie medievali, a cura di G. C. Garfagnini, Loescher, Torino

plum
xico87 :
plum, ma a me nn mi ringrazi? :(

plum :
sei molto utile devo dire... beh, almeno i miei posts aumentano!:lol:lol:lol

no ti sembra un ringraziamento, questo?:lol
comunque, tanto per, "a me mi" non è molto correto... e no è la prima volta che lo usi!:lol

Francy1982
e perchè dovrebbe uahauahuahaa :lol!

xico87
plum, ma a me nn mi ringrazi? :(

plum
nessun problema! buonanotte!

Francy1982
ok plum ora vaod aletto che sono stanchissima scusami doma ni ti rispondo bene allroa! ciau!

plum
credo che tu mi abbia frainteso: non volevo sapere tutto, ma solo quello che pensano della luce! Platone identifica la luce con il sole, plotino identifica l'unus con la luce, l'intelletto con il sole e l'anima con la luna (emanazionismo: la luce si riflette), agostino identifica la luce con Dio (creazionismo), grossatesta dice che tutto è luce... mi dispiace di averti fatto scrivere tutta quella roba!:( comunque ho combinato: se riesci a fare qualcosa (con calma) per lunedì meglio, ma puoi anche lasciar stare! comunque grazie!:hi

Francy1982
Platone: discepolo di Socrate è molto attaccato l suo maestro la sua filosofia è sintomo di due momenti storici molto importanti:
1) La morte di Socrate: Platone prova disgusto per questo evento, ovvero per la condanna di un uomo giusto.
2) La situazione politica della polis: Platone matura l’idea che il Re = filosofo da cui nasce l’esigenza di fondare l’Accademia per formare i futuri governatori.
Dopo l’accusa di inconcludenza rivolta a Socrate, Platone decide di collocare il bene Socratico, in un posto metafisico (poiché nel mondo empirico il Bene non si realizza mai totalmente), l’Iperuranio o Mondo delle Idee. Al Mondo delle Idee partecipano tutti gli uomini prima di nascere.

Come fa Platone a postulare l’esistenza di un altro mondo? Parte dall’idea che la scienza ha come oggetto elementi universali, tuttavia sulla terra non possiamo trovare elementi universali, ma solo cose imperfette, poiché la scienza non può studiare cose imperfette, dovrà studiare la cose nella loro perfezione: l’idea delle cose. Tali idee non possono stare in un mondo mutabile ed imperfetto, bensì in uno immutabile e perfetto.

Parricidio: Platone si ri fa a Parmenide, ma ne supera la dottrina. Platone non parla di mondo dell’Unità, ma di mondo delle idee al quale il mondo Empirico che ne è copia imperfetta può partecipare.

Il Mondo delle Idee: nel Mondo delle Idee, le Idee, sono poste in maniera piramidale dalla più elementare alla più sublime:
1) alla base ci sono le idee elementari
2) poi le idee matematiche
3) poi le idee valori
4) infine vi è l’idea di Bene che riordina gerarchicamente tutte le altre: se il Bene sovrasta tutto vuol dire che è bene che tutto sia così

Il Mondo Empirico: è una copia imperfetta e mutevole del Mondo delle Idee, e il bene qui si identifica nella ricerca del bene, ogni cosa qui è una copia imperfetta del mondo ideale. L’uomo è partecipe del mondo ideale perché prima di nascere la sua anima conosce le idee nell’Iperuranio, solo chi è riuscito a vedere fino all’idea di bene potrà diventare Re, e colui che conosce l’idea di bene è il filosofo da qui nasce la dottrina platonica del re = filosofo o del filosofo = re.

Plotino: gli scritti di Plotino sono stati ordinati e poi pubblicati al suo discepolo, Porfirio, che li raccolse i nove trattati ocmposti di sei gruppi ciascuno. Tale raccolta fu chiamata ENNADI. Per i Neoplatonici, Dio E' estrema trascendenza e non può essere descritto concettualmente, anche la qualifica di "UNO" affidataGli da Porfirio ha un senso negativoè intesa come Ciò che Trascende il Molteplice, il Mondo.
Per Plotino il mondo non è stato creato da Dio, ocme nel cristianesimo, ma è un'emanazione divina ch passa per gradi differenti:
- Intelletto o nous: come pensiero di pensiero, in questo stato ci ono le idee intese in senso platonico: le essenze di tutte le cose.
- Anima del Mondo: è come il Demiurgo Platonico che plasma le cose con la materia ad imitazione delle idee.
- Materia: ovvero il ricettacolo di tutte le forme che st al margine dell'emanazione, per questo alla base della materia viè il non essere perchè nella materia cessa l'emanazione.
L'uomo i Plotino deve compiere un cammino ascetico ed elevari dlla mateia per tornare all'Uno, tale pratica è possibile solo con l'estasi che permette all'uomo di intuire Dio, ma l'estasi non si ha per meriti ma solo per manifestazione dell'Uo a noi, si dice ch Plotino l'abbiavissuta una sola volta in tutta la sua vita.

Sant’Agostino di Ippona: La vita: Ebbe una vita molto travagliata, nacque in Africa e in un primo momento comincia a credere alle dottrine allora diffuse in Africa. Si avvicina alla setta Manicheista, secondo cui il mondo era governato da due forze una del bene e l’altra del male. Poiché il manicheismo metteva bene e male sullo stesso piano la Chiesa condannava tale credenza come eresia. Dopo circa nove anni da seguace manicheista giunge in Italia dove si convertirà al Cristianesimo. Nominato Vescovo dalla Chiesa torna in Africa dove scriverà le sue due opere più importanti:
1. La città di Dio: che risale al 416, periodo in cui l’Impero stava per crollare.
2. Le Confessioni: dove Agostino confuterà lo scetticismo, secondo cui non esisteva nessuna verità e quindi negava anche l’esistenza di Dio.

Si Enim Fallor Sum: “Se sbaglio esisto”, l’"io sono" è una certezza per Agostino, la filosofia sua, infatti, parte dalla scoperta dell'esistenza del proprio Io. Le persone dovevano scoprirsi dentro e riconoscersi come esseri finiti che hanno in loro l’infinito. Questo senso di infinito, per Agostino, deve essere stato posto nell’uomo da un Essere Infinito, Dio. In questi termini il filosofo di Ippona riconosce la circolarità della vita dello spirito che va da Dio all’uomo e da l’uomo a Dio.
La religione è strettamente collegata al conoscere, solo chi crede conosce nel vero senso della parola, l’ateo quindi crede di conoscere, ma in realtà non sa nulla.

Il Tempo: Agostino si trova a risolvere filosoficamente il problema dell’esistenza del tempo, se Dio ha creato il mondo nel tempo, infatti, dovrebbe esistere un Dio prima la Creazione ed un altro Dio dopo la Creazione, ma questo contraddice l’idea di un Dio Unico, Eterno ed immutevole. Per risolvere questo problema Sant’Agostino farà un’analisi del tempo che non è fisso ed è diviso in tre parti:
1. Passato = ciò che non è più presente nella memoria
2. Presente = ciò che è, ma non è fisso, è un continuo fluire
3. Futuro = ciò che non è ancora, ma è presente come aspettativa
Il tempo è una memoria dell’uomo, un distendersi dell’anima, quindi il tempo oggettivo di per sé non esiste, esiste solo perché esiste l’uomo. Dio perciò non Ha creato il mondo nel tempo, ma con il tempo, il tempo esiste solo per l’anima dell’uomo.

Il Male: Agostino si pone il problema dell'esistenza del male per rispondere all’eresia Manicheista, che metteva bene e male sullo stesso piano. Sant’Agostino risolve la questione dicendo che il male di per sé non esiste, poiché altro non è che assenza di bene. Il mondo è fatto dal Bene.
Agostino riconosce tre tipi di male:
1. Male Fisico = si converte in bene, senza di esso l’uomo non potrebbe espiare i propri peccati e non potrebbe guadagnare il paradiso
2. Male Metafisico = è un limite naturale, proprio dell’uomo in quanto uomo e serve per fare una gerarchia naturale tra le creature, quindi in realtà è un bene.
3. Male Morale = è un peccato compiuto dell’uomo, il frutto della libera scelta umana, quindi è anch’esso legato adun Bene più grande che sarebbe la libertà dell’uomo.

Collegamenti Plaotne influenza tutto il neoplatonismo e il neoplatonismo inlfuenza Sant'Agostino...Plotino da platone riprende l'esistenz di un mondo in cui essite l'uno perfetto, la ragione e la perfezione....Agostino riprende dal neoplatonismo ti linko dove puoi trovare le influenze: Neoplaotniche in Agostino:[url=http://209.85.135.104/search?q=cache:rmk6QTMs2BwJ:www.filosofico.net/agostino.htm+neoplatonismo+agostino&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it] clicca[/url]

qui trocvi riassunto Grossatesta:
[url=http://209.85.135.104/search?q=cache:WpBlaMpaSi8J:www.filosofico.net/grossatesta.htm+grossatesta&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it]clicca[/url]

plum
sei molto utile devo dire... beh, almeno i miei posts aumentano!:lol:lol:lol

xico87
c sono io :lol
cmq le ho appena mandato un pm, ti sta risp

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