I Longobardi.
Domende
1)Quali erano le terre abitate originariamente dai Longobardi?
2)Tratteggiate la loro ascesa.
3)Quale fu il primo re?
4)Chi sconfisse e chi sposò?
5)Quale re rafforzò per primo il regno longobardo?
6)Quale regina portò il seme cristiano nel popolo?
7)Come si chiamavano i funzionari del regno?
1)Quali erano le terre abitate originariamente dai Longobardi?
2)Tratteggiate la loro ascesa.
3)Quale fu il primo re?
4)Chi sconfisse e chi sposò?
5)Quale re rafforzò per primo il regno longobardo?
6)Quale regina portò il seme cristiano nel popolo?
7)Come si chiamavano i funzionari del regno?
Risposte
ok, vi ringrazio per il vostro aiuto, le vostre informazioni mi sono state molto utili.
I Longobardi erano una popolazione germanica orientale, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il corso del fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (V secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono - almeno parzialmente - al cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine.
Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio su quasi tutta la parte continentale della Penisola. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia; nel corso dei secoli, tuttavia, grandi figure di sovrani come Autari, Agilulfo (VI secolo), Rotari, Grimoaldo (VII secolo), Liutprando, Astolfo e Desiderio (VIII secolo) estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo progressivamente un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno. Il Regno longobardo, che tra il VII e l'inizio dell'VIII secolo era arrivato a rappresentare una potenza di rilievo europeo, cessò di essere un organismo autonomo nel 774, a seguito della sconfitta subita dai Franchi guidati da Carlo Magno.
Nel corso dei secoli, i Longobardi, inizialmente casta militare rigidamente separata dalla massa della popolazione romanica, si integrarono progressivamente con il tessuto sociale italiano, grazie all'emanazione di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo sviluppo, anche artistico, di rapporti sempre più stretti con le altre componenti socio-politiche della Penisola (bizantine e romane). La contrastata fusione tra l'elemento germanico longobardo e quello romanico pose le basi, secondo il modello comune alla maggior parte dei regni latino-germanici altomedievali, per la nascita e lo sviluppo della società italiana dei secoli successivi.
i Longobardi in origine si chiamavano Winnili e abitavano la Scania. Sotto la guida dei fratelli Ibor e Aio, figli di Gambara, migrarono verso sud, sulle coste meridionali del Mar Baltico, e si stabilirono nella regione chiamata "Scoringa". Presto vennero in conflitto con i vicini Vandali, anch'essi Germani, e si trovarono in difficoltà poiché il loro valore non bastava a compensare l'esiguità numerica. Narra la leggenda che i capi dei Vandali pregarono Odino di concedere loro la vittoria, ma il dio supremo disse che avrebbe decretato il successo al popolo che, il mattino della battaglia, avrebbe visto per primo. Gambara e i figli invece ricorsero alla moglie di Odino, Frigg, che diede loro il consiglio di presentarsi sul campo di battaglia al sorgere del sole: uomini e donne insieme, queste con i capelli sciolti fin sotto il mento come fossero barbe. Al sorgere del sole Frigg fece sì che Odino si girasse dalla parte dei Winnili e il dio, quando li vide, chiese: «Chi sono quelli con le lunghe barbe?». Al che la dea rispose: «Poiché gli hai dato un nome, dai loro anche la vittoria»[4].
L'aneddoto riguarda non solo la leggenda di formazione del nome del popolo, ma informa anche di una sorta di passaggio delle consegne fra gli dèi dell'antica religione dei Vanir, che probabilmente avevano il patronato della stirpe dei Winnili e tra cui primeggiava la dea Frigg/Freyja, e la nuova religione degli Asi capeggiati da Odino/Wotan. Si trattò quindi dell'evoluzione da una religione orientata al culto della fertilità a una che promuoveva i valori della guerra e la classe dei guerrieri[5][6]. Non solo nelle abitudini dei Germani, ma in numerose altre culture il diritto di imporre il nome ad un'altra persona impone una serie di doveri che corrono nei due sensi, una sorta di padrinaggio[7].
Una conferma indiretta del mito di fondazione del popolo longobardo è forse contenuta in Giordane che, nel 551, parlò di una tribù chiamata "Vinoviloth"[8] per la quale è stata ipotizzata una connessione con "Winnili"[9]. Stando pero allo stesso Giordane, a quel tempo i "Winnili" vivevano ancora in Scandinavia: si ritiene quindi comunemente che si trattasse di tutt'altro popolo, forse finnico[10].
Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio su quasi tutta la parte continentale della Penisola. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia; nel corso dei secoli, tuttavia, grandi figure di sovrani come Autari, Agilulfo (VI secolo), Rotari, Grimoaldo (VII secolo), Liutprando, Astolfo e Desiderio (VIII secolo) estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo progressivamente un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno. Il Regno longobardo, che tra il VII e l'inizio dell'VIII secolo era arrivato a rappresentare una potenza di rilievo europeo, cessò di essere un organismo autonomo nel 774, a seguito della sconfitta subita dai Franchi guidati da Carlo Magno.
Nel corso dei secoli, i Longobardi, inizialmente casta militare rigidamente separata dalla massa della popolazione romanica, si integrarono progressivamente con il tessuto sociale italiano, grazie all'emanazione di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo sviluppo, anche artistico, di rapporti sempre più stretti con le altre componenti socio-politiche della Penisola (bizantine e romane). La contrastata fusione tra l'elemento germanico longobardo e quello romanico pose le basi, secondo il modello comune alla maggior parte dei regni latino-germanici altomedievali, per la nascita e lo sviluppo della società italiana dei secoli successivi.
i Longobardi in origine si chiamavano Winnili e abitavano la Scania. Sotto la guida dei fratelli Ibor e Aio, figli di Gambara, migrarono verso sud, sulle coste meridionali del Mar Baltico, e si stabilirono nella regione chiamata "Scoringa". Presto vennero in conflitto con i vicini Vandali, anch'essi Germani, e si trovarono in difficoltà poiché il loro valore non bastava a compensare l'esiguità numerica. Narra la leggenda che i capi dei Vandali pregarono Odino di concedere loro la vittoria, ma il dio supremo disse che avrebbe decretato il successo al popolo che, il mattino della battaglia, avrebbe visto per primo. Gambara e i figli invece ricorsero alla moglie di Odino, Frigg, che diede loro il consiglio di presentarsi sul campo di battaglia al sorgere del sole: uomini e donne insieme, queste con i capelli sciolti fin sotto il mento come fossero barbe. Al sorgere del sole Frigg fece sì che Odino si girasse dalla parte dei Winnili e il dio, quando li vide, chiese: «Chi sono quelli con le lunghe barbe?». Al che la dea rispose: «Poiché gli hai dato un nome, dai loro anche la vittoria»[4].
L'aneddoto riguarda non solo la leggenda di formazione del nome del popolo, ma informa anche di una sorta di passaggio delle consegne fra gli dèi dell'antica religione dei Vanir, che probabilmente avevano il patronato della stirpe dei Winnili e tra cui primeggiava la dea Frigg/Freyja, e la nuova religione degli Asi capeggiati da Odino/Wotan. Si trattò quindi dell'evoluzione da una religione orientata al culto della fertilità a una che promuoveva i valori della guerra e la classe dei guerrieri[5][6]. Non solo nelle abitudini dei Germani, ma in numerose altre culture il diritto di imporre il nome ad un'altra persona impone una serie di doveri che corrono nei due sensi, una sorta di padrinaggio[7].
Una conferma indiretta del mito di fondazione del popolo longobardo è forse contenuta in Giordane che, nel 551, parlò di una tribù chiamata "Vinoviloth"[8] per la quale è stata ipotizzata una connessione con "Winnili"[9]. Stando pero allo stesso Giordane, a quel tempo i "Winnili" vivevano ancora in Scandinavia: si ritiene quindi comunemente che si trattasse di tutt'altro popolo, forse finnico[10].
1) Germania orientale
2) lo trovi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Longobardi
3) Agilmondo il primo re storico dopo i fratelli ibor e aior che appartengono al mito
Poi sul link trovi tutte le risposte....
2) lo trovi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Longobardi
3) Agilmondo il primo re storico dopo i fratelli ibor e aior che appartengono al mito
Poi sul link trovi tutte le risposte....
vengono dalla scania svezia 568 arrivano in italia con alboino e si stabilirono nella pianura padana poi il regno ra diviso in ducati di cui a capo c erano i duchi che avevano nelle loro mani molti poteri teodolinda li convinse convertirsi a cattolicesimo scrive paolo diacono nella sua storia sui longobardi grandi re furono agilulfo per il codice di leggge che era basato su leggi violenti come l ordalia e la possibilita della legge del taglione poi liutprando che sconfisse i arabi a poities con carlo martello e poi desiderio che fu l ultimo re infattti il regno dei longobardi fu vinto dai franchi di carlo magno ciao
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