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Raffalsu
PEDAGOGIA
Qualcuno di vuoi mi fa il riassunto o una mappa concettuale di questi paragrafi che vi scrivo sotto!
La Sofistica

La Sofistica non è probabilmente una "scuola" con un programma culturale ben definito. Designa piuttosto una corrente di pensiero in cui con confluiscono personalità diverse che - pur divergendo su numerose questioni - condividono l'idea secondo la quale l'educazione è una attività professionale che va esercitata da specialisti. Sono dunque i primi professori a pagamento della storia.

La nuova "areté": abilità dialettica e retorica
Come abbiamo anticipato, i Sofisti si qualificano come maestri di virtù, e sotto questo aspetto essi ritengono di continuare l'opera educativa degli antichi poeti affidata all'imitazione di modelli ideali. Sono però cambiati i tempi e le richieste dei cittadini.
- in Omero la somma aretè si esprimeva nella figura dell'eroe che aspira all'onore e alla fama;
- in Tirteo nella figura del militare che sa sacrificare se stesso per il bene della patria;
- in solone (ed anche in Esiodo, sia pure in un diverso contesto sociale) nel cittadino giusto, in colui che vive secondo giustizia con una condotta conforme alla legge.
Per i Sofisti la somma areté consiste nel sapere e nelle tecniche del suo impiego (dialettica e retorica) a fini politici, nel saper maneggiare gli strumenti del discorso che consentono all'uomo politico di affermarsi nelle assemblee.
E' quello che è dato vedere ogni giorno in Atene; ed è quello che maggiormente viene richiesto da coloro che si dedicano alla vita politica: prevalgono nelle assemblee coloro che dispongono di un vasto sapere e che sanno utilizzare questo loro sapere con gli strumenti della persuasione (retorica) e della argomentazione (dialettica).
Questo, dunque, il contenuto della nuova aretè (di una aretè tutta politica): abilità dialettica e retorica, raggiungere un'elevata abilità nel sostenere le proprie tesi e saper utilizzare nelle dispute pubbliche il proprio sapere con perizia così da debellare le opinioni altrui e allargare il consenso intorno alle proprie. E' l'antica aretè agonale trasporta dal campo di battaglia nell'agorà, nell'assemblea cittadina, con la sostituzione della sapienza alla forza, e l'impiego delle nuove armi della argomentazione retorica.
In questo senso i Sofisti si propongono come maestri della virtù per tutti coloro che desiderino affermarsi nella lotta politica. Ad Atene - asservano i Sofisti - si insegna a leggere e a scrivere, si insegnano musica e ginnastica, e quest'ultima in particolare facendosi attività sportiva ha esteso l'areté aristocratica ad un numero crescente di cittadini. Ora, così com'è insegnabile l'areté fisica oltre i limiti di casta, perchè non dovrebbe essere possibile la formazione politica, quale è richiesta dalla democrazia, attraverso la trasmissione generalizzata del sapere e in particolare di quel tipo di sapere (retorica: signoria della parola; dialettica: perizia dell'argomentare) che rappresenta il fondamento della formazione politica dei cittadini?

protagora e gorgia: teoria e pratica dell'insegnamento sofistico
Con riferimento ai due maggiori esponenti della Sofistica, Protagora e Gorgia, sembra opportuno distinguere nell'insegnamento dei Sofisti un aspetto pratico e un aspetto teorico.

L'aspetto pratico
I Sofisti compaiono un poco ovunque, muovendosi da un capo all'altro della Grecia, e sanno pubblicizzare al meglio il loro prodotto dimostrando ai possibili clienti la convenienza dei loro investimenti in cultura.
E non si limitano ad illustrazioni generiche, ma offrono prove concrete delle loro competenze, che spaziano su tutti i rami del sapere, la poesia e la morale, la politica, il mito, le scienze.
Protagora ( 485/80-411 a.C) insiste in particolare sul metodo della dialettica e cioè sull'apprendimento delle tecniche attraverso le quali di ogni cosa è sempre possibile dire il contrario (antilogia). Si tratta in sostanza dell'impiego spregiudicato di un metodo volto a sviluppare una tesi in una determinata direzione e quindi di rovesciarla in una seconda uguale e contraria. Quando ancor oggi si accusa qualcuno di utilizzare nei propri discorsi dei "sofismi" ci si riferisce a questo precedente storico: ad un argomentare che, per amor di tesi, puo' giungere a reggersi su argomentazioni cavillose e povere o prive di consistenza.
Gorgia(483/82-374/73 a.C) insiste invece, in particolare, sulla potenza della retorica, sulla potenza della parola. Il fine dell'apprendimento resta il medesimo: possedere l'arte di persuadere l'interlocutore della bonta' della propria tesi, di come farla prevalere rispetto ad altre e allargare l'area del proprio consenso: ma meno con la forza dell'argomentazione dialettica (che rovescia le tesi altrui) e piu' attraverso: "l'emozione" e gli "affetti" prodotti dal "bel parlare".
L'uomo politico di Gorgia non e' colui che si piega sulla realta' per esaminarla o correggerla, ma colui che con le sue "narrazioni" crea egli stesso la realta'.

Miglior risposta
Ali Q
Anche se si tratta di "pedagogia", Rafalsù, proverei a spostare il tuo topic nella sezione di filosofia, perchè l'argomento riguarda un po' anche questa materia.
Credo che da quella sezione ti sarà più facile ricevere una risposta.
Ciao!!!
Miglior risposta
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