Filosofia - L'uomo artefice del proprio destino
L'Uomo rinascimentale è "artefice del proprio destino": argomenta la seguente tesi affrontando le seguenti questioni:
- qual'è il nuovo senso di religiosità dell'uomo, e come si differenzia da quello medievale?
- in che modo ora l'uomo concepisce se stesso e il suo rapporto con il creato?
- perchè molti intellettuali del tempo affermano he l'uomo possiede tratti "divini"?
- qual'è il rapporto dell'uomo dell'Umanesimo-Rinascimento con i classici? e perchè egli sceglie la tradizione filosofico-letteraria greca e latina come termine privilegiato di confronto?
Mi è stato assegnato questo esercizio di filosofia..mi trovo un pò in difficoltà.. qualcuno riesce ad aiutarmi?(se possibile entro domenica) Grazie in anticipo
- qual'è il nuovo senso di religiosità dell'uomo, e come si differenzia da quello medievale?
- in che modo ora l'uomo concepisce se stesso e il suo rapporto con il creato?
- perchè molti intellettuali del tempo affermano he l'uomo possiede tratti "divini"?
- qual'è il rapporto dell'uomo dell'Umanesimo-Rinascimento con i classici? e perchè egli sceglie la tradizione filosofico-letteraria greca e latina come termine privilegiato di confronto?
Mi è stato assegnato questo esercizio di filosofia..mi trovo un pò in difficoltà.. qualcuno riesce ad aiutarmi?(se possibile entro domenica) Grazie in anticipo
Risposte
intanto ui trovi uno schema che ti spiega la differenza con il periodo precedente:
clicca
poi clicca qui:
[url=http://209.85.135.104/search?q=cache:6eSZp3t6PuEJ:filosofiamoderna.pbwiki.com/umanesimo%2520e%2520rinascimento+uomo+artefice+del+suo+destino+rinascimento&hl=it&ct=clnk&cd=3&gl=it]clicca1[/url]
[url=http://209.85.135.104/search?q=cache:OkrVkL90EN4J:www.florence.ala.it/rinascimentoafirenze.htm+uomo+artefice+del+suo+destino+rinascimento&hl=it&ct=clnk&cd=6&gl=it]clicca2[/url]
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Fondamentale il passaggio anche ad homo faber, cioè che cerca con tutte le sue forze di costruirsi un sapere ed una conoscenza completi.
1 - Durante il periodo umanistico-rinascimentale, c'è una rivalutazione della figura dell'uomo nel mondo, nella società e nella cultura. Ora l'uomo ha in mano il proprio destino, la propria individualità e decide da sè la sua vita. questo viene espresso da Pico Della Mirandola nel suo testo Oratio de hominis dignitate in cui afferma che l'uomo ora ha un'individualità perchè dio gli ha dato una natura inderminata che si regola e conduce l'uomo dove vuole. Qui viene ripreso Paltone e c'è una forte critica ad Aristotele. Durante il periodo medievale l'uomo era stato "svalutato", era subordinato alle decisioni di Dio, Dio forgiava il destino dell'uomo e quindi l'uomo non decide di per sè. Durante il rinascimento, l'uomo comincia a credere nelle sue forze, forgia il proprio destino, non è più subordinato a Dio.