Filosofia della natura di Schelling Importante

shark
Ragazzi devo rispondere ad una domanda, e la risposta domani mi verrà valutata (con un voto), quindi chiedo l'aiuto di voi esperti(perchè non voglio sbagliare nulla) la domanda è la seguente:

Qual'è la legge fondamentale della filosofia della natura di schelling??(deve essere tra i 10 e i 15 righi)

grazie mille

Risposte
shark
sharkino è trpp dolze come nome:):).... comunque grazie frà l'aiuto ora mi servirebbe quì:
https://forum.skuola.net/storia-filosofia/marx-aiutoooooo-38947.html


skusa se rompo

Francy1982
ok serve altro sharkino?

shark
troppo gentile. grazie mille

cichinella
ciao...

La natura per Schelling è attività spirituale inconscia, infinita, e le sue produzioni sono gli esseri finiti, dei quali il maggiore è l'uomo, poiché con l'uomo la natura acquista consapevolezza di sé (diventando spirito). La natura ha una realtà propria e indipendente, ma non nel senso del noumeno kantiano, poiché essa è costituita della stessa spiritualità che si rivela nello spirito e che caratterizza anche l'uomo in grado di intuirla. La natura, per attuare se stessa, deve incontrare e superare un impedimento ch'essa porta in sé. Nella natura infatti esistono due tendenze opposte, una positiva l'altra negativa: quando queste due forze sono in equilibrio (sintesi) si ha la produzione di una determinata forma naturale; poi l'equilibrio si rompe, per ricomporsi successivamente, generando nuove forme naturali, in una progressione infinita.
La natura che interessa Schelling non è quella oggettiva delle scienze naturali e sperimentali (natura naturata), ma quella soggettiva della filosofia idealista (natura naturans), l'unica che permette di cogliere (attraverso la fisica speculativa basata sull'intuizione) l'unità dei fenomeni, la loro derivazione da un fondamento comune (natura finalistica). Qui l'influenza di Bruno è notevole.

La fisica speculativa non è basata sui rapporti di atomi materiali, ma su rapporti di forze (produttrici e opposte), colti attraverso l'intuizione intellettuale (di cui già Kant nella Critica del giudizio, a proposito del teleologismo della natura, ma il termine è preso da Bruno). Schelling estende a tutta la natura quello che Fichte aveva affermato per la vita dell'IO, e cioè che il principio originario è "azione", non essere, non sostanza fissa e rigida, e che l'essere è il prodotto dell'azione. Non c'è dunque sostanza materiale, né atomi o corpuscoli immutabili, e neppure un'estensione come modo di essere originario della natura: questa in realtà è un gioco di forze, la materia è il risultato di energie duali e polari, cioè opposte, che ad un certo punto raggiungono un equilibrio provvisorio, fonte di nuovi flussi energetici.
Tuttavia, l'intuizione di per sé non può produrre una sintesi concreta di soggetto e oggetto: ciò spetta all'arte, che è organo della filosofia (su questo avverrà il distacco da Hegel). Il poeta (o l'artista) produce ciò che il filosofo pensa. L'opera d'arte sintetizza libertà e legge, spontaneità e tecnica, natura e spirito, conscio e inconscio: essa è una rappresentazione finita e sensibile dell'infinito.

ho diviso la risposta in due parti...penso che la prima parte vada bene per la tua risposta

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.