Eraclito2

dadda9
cosa intende eraclito x svegli e dormienti?

Risposte
dadda9
grazie

crazy_siren
I dormienti erano coloro che vivevano ma senza carpire il vero senso della vita e della filosofia... quindi tutti gli uomini...

gli svegli erano i filosofi che dedicavano la loro vita alla filosofia

Francy1982
Riassumendo a grandi linee il pensiero di E, egli riteneva che il mondo era contrapposto in due tipi di mentalità: Quella degli uomini dormienti, che sono poi gli uomini comuni e quella dei filosofi, gli svegli, che nn si fermano alle apparenze ma vanno oltre e indagano a fondo la loro anima. Essendo l'anima illimitata anche la ricerca di questi filosofi sarà infinita. Gli uomini dormienti invece non tendono all'illimitatezza ma sono più simili agli animali.

klok
dadda9:
cosa intende eraclito x svegli e dormienti?



In poche parole gli svegli erano quei filosofi che andando al di là delle apparenze immediate,sanno cogliere il nocciolo segreto delle cose.

Invece i dormienti sn i nn filosofi cioè l'incontrario ke nn anno oltre alle cose.

cmq x approfondire di + leggi quello ke h skritto bad boy io te l'ho detto in poke parole

Bad Boy 94
Guarda qua si e di aiuto:

Eraclito di Efeso (Efeso, 535 a.C. – 475 a.C.) è stato un filosofo greco antico, uno dei maggiori filosofi presocratici.

Di Eraclito di Efeso si hanno pochissime notizie riguardanti la vita, e della sua opera filosofica sono sopravvissuti soltanto pochi frammenti. Visse in solitudine nel tempio di Artemide e gli ultimi anni prima della sua morte li trascorse sui monti, cibandosi di sole piante, e morendo così, in seguito, di idropisia. Il suo pensiero risulta particolarmente difficile da comprendere, ed è stato interpretato nei modi più diversi a causa del suo stile oracolare e del suo frequente uso di aforismi. Eraclito, inoltre, aveva fama di cripticità già nella sua epoca. Ad esempio, Aristotele, che si suppone abbia letto integralmente l'opera di Eraclito, lo definisce "l'oscuro".

Di famiglia aristocratica, il pensiero di Eraclito sembra risentire di tale ambiente sociale:

« Uno è per me diecimila, se è il migliore »

« Sapere tante cose non insegna ad avere intelligenza »


Il suo pensiero filosofico è volto a tenere una posizione alternativa rispetto al naturalismo della scuola di Talete, Anassimandro e Anassimene sul tema della natura ultima della realtà.

Eraclito è comunemente definito come il filosofo che sostiene che solo il cambiamento e il movimento siano reali e che l'identità delle cose uguali a sé stesse sia illusoria. Nella vulgata filosofica Eraclito è il pensatore del tutto scorre (panta rei) e del fuoco che sarebbe l'elemento da cui deriva ciò che ci circonda.




Gli svegli e i dormienti (Eraclito, un pensiero aristocratico)
Alla base del pensiero filosofico di Eraclito c’è la contrapposizione fra la mentalità degli uomini comuni, i dormienti appunto, e i sommi filosofi, che rappresentano gli svegli, ossia quelle persone, che, andando oltre le apparenze, sanno cogliere il senso intriseco delle cose. Eraclito intende per filosofi tutti quelli che sanno indagare a fondo la loro anima, che, essendo illimitata, offre all’interrogando la possibilità di una ricerca altrettanto infinita. Il pensiero eracliteo è aristocratico, quindi, in quanto Eraclito definisce la maggioranza degli uomini superficiali, poiché tendono a dormire in un sonno mentale profondo che non permette loro di comprendere le leggi autentiche del mondo circostante. Eraclito infatti paragonava gli uomini dormienti agli animali poiché apprezzano di più il letame che le cose preziose.

Questa discussione è stata chiusa