Durante il periodo romantico la cultura è anti-intellettualistica?
(intendendo l'intelletto alla maniera kantiana) però non tutta è anti- razionalistica (intendendo la ragione come la facoltà di cogliere l'infinito..) quindi non tutti i romantici erano contro la ragione,così intesa, giusto? non riesco bene a inquadrare questo periodo storico...alcuni dicono che i romantici rifiutassero ragione e intelletto, altri invece affermano che i romantici sostennero l'importanza della ragione come capacità dell'infinito.
secondo i romantici l'uomo può e deve tendere all'infinito..ma usando la ragione giusto?
ad esempio,anche Leopardi, poeta romantico, se da una parte è convito che la ragione sia deleteria per l'uomo, dall'altra però non giunge mai a "rifiutarla"..
scusate ma ho le idee poco chiare...qualcuno potrebbe far luce sui miei dubbi XD XD grazie!
secondo i romantici l'uomo può e deve tendere all'infinito..ma usando la ragione giusto?
ad esempio,anche Leopardi, poeta romantico, se da una parte è convito che la ragione sia deleteria per l'uomo, dall'altra però non giunge mai a "rifiutarla"..
scusate ma ho le idee poco chiare...qualcuno potrebbe far luce sui miei dubbi XD XD grazie!
Risposte
Ciao Selena, scusa il ritardo, ma questi giorni non ci son stata... In età romantica, non esiste una vera e propria filosofia romantica perché il pensiero filosofico si esplica nel ragionamento, quindi capisci come sarebbe contro qualsiasi filosofia affidarsi totalmente ai sensi, la più grande espressione del romanticismo filosofico è proprio Schelling, per l'importanza che attribuisce al momento estetico dell'arte, e al mito. Quando dici che l'uomo può "tendere alla ragione" credo che ti riferisca a Kant e alla sua ragion Pratica, e la risposta è "si" l'uomo può tendere, ma proprio perchè non può fare esperienza dell'infinito (la conoscenza in Kant si acquisisce con l'esperienza), non può conoscerlo e quindi per Kant, l'uomo può solo tendere al NOUMENO, che non è conoscibile come il fenomeno e da qui l'esigenza di postulare (ovvero di ritenere probabile che esistano) le tre idee di anima, mondo e Dio.