Domande filofosia

patty_lv
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salvea tutti!
qualcuno può aiutarmi a rispondere a queste domande oppure dove posso trovare materiale...sono per domani..

1. In cosa consiste la rivoluzione copernicana del pensiero operata da KAnt?
2.Qual'è la funzione principale dell'intelletto e attraverso quali strumenti si esplica?
3.In che cosa consiste la deduzione trascendentale svolta da Kant nell'analitica trascendentale?
4.Che cosa intende Kant per dialettica trascendentale?
5.Cosa sono le idee della ragione e che funzione assolvono?

Grazie in anticipo

Risposte
Francy1982
1. In cosa consiste la rivoluzione copernicana del pensiero operata da KAnt?
- Prima Rivoluzione Copernicana kantiana, le leggi non sono nella natura, ma nell'uomo: Kant deduce che la scienza deve basarsi su giudizi sintetici necessari a priori, sintetici perchè se il predicato non inerisce al soggetto da conoscenza e perchè la sinteticità è parte dall'esperienza. I gudizi sintetici kantiani nascono dalle forme che garantiscono l'Universalità. Le forme sono la maniera di organizzare i dati dell'esperienza, ai dati è data una forma e sono captati intelligentemente. I dati kantiani sono la materia.
Sia i dati che le forme son presenti nell'uomo e non nella natura, quindi le leggi non sono nella natura ma nell'uomo.
- Seconda rivoluzione copernicana di Kant, le regole non vengono da fuori ma dall'interno dell'uomo: l'uomo è libero solo quando agisce moralmente, e il criterio di ciò che è giusto fare viene all'uomo dal suo interno, la morale permette così all'uomo di agire in maniera autonoma, per questo nella libertà morale si ha l'autonomia (; la prima rivoluzione era quella della Ragion Pura secondo cui le leggi naturali non sono nella natura, ma nell'uomo).
- 1) terza rivoluzione copernicana di Kant, la belezza non è nell'oggetto, ma nell'uomo: l'estetica di Kant si occupa del bello e del sublime, le cose belle hanno come finalità l'uomo, ovvero il suo piacere e il bello per essere tale si basa sul: disinteresse (una cosa è bella perchè è bella), sulla finalità senza scopo (è bello ciò che è armonioso) e sull'universalità (il bello è dimostrabile intuitivamente e non intellettualmente). Inoltre la bellezza è anche libera, la bellezza non è nell'oggetto, ma nell'uomo.

2.Qual'è la funzione principale dell'intelletto e attraverso quali strumenti si esplica?
L'intelletto è studiato nella Ragion Pura, più precisamente nella parte dedicata all'analitica trascendentale. L'anmalitica trascendentale studia studia l'intelletto e l'intuizione, l'intuizione da all'intelletto i dati gia organizzati spazialmente e temporalmente, l'intelletto prende i dati gia spazializzati e temporalizzati e formula i concetti e da questi i giudizi. la funzione dell'intelletto è sintetica. a differenza di Aristotele le categorie, in Kant, sono forme dell'intelletto. Kant riconosce dodici categorie. La deduzione trascendentale riconduce le cose dal generale al particolare. inoltre kant parla di una categoria delle categorie che chiama l'Io Penso, che è un'unità universale.

3.In che cosa consiste la deduzione trascendentale svolta da Kant nell'analitica trascendentale?
Per Kant i concetti possono derivare dall'esprienza oppute dall'intelletto (i concetti puri). Ciascun concetto puo esser eil presicato di un possibile giudizio: i concetti puri sono quelli che Kant chiama CATEGORIE (vedi sopra). Questa teoria di Kant è giustificata dalle seguenti affermazioni:
- il molteplice è unificato dall'attività sintetica dell'intelletto.
- Kant parla di un centro mentale unificatore: IO PENSO (vedi sopra) che è uguale in tutte le persone e per questo universale
- I Giudizi si basano sulle Categorie
Un oggetto puo quindi essere pensato solo se ricorro alle categorie, l'Io penso è il principio supremo della consocenza umana anche se nn crea la realtà, ma la ordina soltanto, Kant dirà che: «l'Io è il legislatore della natura». Inoltre il conoscere per Kant ha ocme limite il FENOMENO, l'Esperienza, la realtà per cime a noi appare e non la realtà in sé.

4.Che cosa intende Kant per dialettica trascendentale?
POer Kant la ragione nn puo limitarsi al solo fenomeno, mapuo tendere anche al noumeno. Nella dialettica trascendentale, Kant, spiega il perchè l'uomo tende ad indagare su argomenti che vanno oltre il limite dell'esperienza: lamente umana tende a volere una conoscenza globale del reale, per uqesto egli postula le 3 idee

5.Cosa sono le idee della ragione e che funzione assolvono?
- dialettica trascendentale: si occupa delle tre idee della ragione
1) Dio
2) Anima
3) Mondo
Queste Tre Idee nn sono oggetti, ma esigenze dell'uomo ed hanno un uso regolativo, quando l'uomo, errando, ne fa un uso costitutivo vi fonda Tre Scienze:
1) cosmologia razionale
2) psicologia razionale
3) teologia razionale
Per Kant le idee non servono a conoscere, ma egli gli riconosce un uso regolativo ad esempio l'idea psicologica serve a creare legami tra fenomeni, quella cosmologica spinge ad andare da un fenomeno naturale all'altro, quella teologica aiuta ad avere l'idea di organizzazione perfetta e sistematica come se tutto dipendesse da un Creatore.
Le idee perciò non hanno un valore dogmatico, ma sono condizioni che impegnano l'uomo nella ricerca naturale e che sollecitano l'uomo ad estendere la sua esperienza.

°LaDy NeHeLlEnIa
Critica della ragion pura:

- ragion pura = ragione in quanto tale, cioè priva di esperienza;
-Analisi delle nostre possibilità conoscitive;
-Differenza tra conoscenza scientifica e metafisica: scienza certa, necessaria, universale
E fondata su un metodo certo; metafisica è un sapere arido caratterizzato da sterili dispute filosofiche, assenza di metodo;
- scopo di Kant è quello di mettere la ragione innanzi al tribunale della ragione
- duplice esito della Critica :
positivo: stabilire l’uso legittimo della ragione
negativo: stabilire i limiti della ragione
- giudizi kantiani: trama essenziale del sapere
si dividono in analitici e sintetici.
Analitici: il predicato è compreso nel soggetto (sono a priori, cioè non derivano dall’esperienza)  necessari e universali ma non apportano una novità al soggetto
Sintetici: il predicato offre un contenuto nuovo al soggetto (sono a posteriori, cioè derivano dall’esperienza)  contingenti ma hanno il carattere della novità

- Kant elabora un terzo tipo di giudizi detti sintetici a priori  carattere della novità ma sono universali e necessari perché a priori
- Trascendentale = interrogativo su come siano possibili i giudizi sintetici a priori
- Facoltà conoscitive dell’uomo: sensibilità e intelletto
- Spazio e tempo = condizioni a priori grazie alle quali è possibile conoscere gli oggetti
- Spazio = forma a priori del senso esterno, intuizione pura che fonda la geometria
- Tempo = forma a priori del senso interno. E’ più importante dello spazio perché ordina cronologicamente le percezioni dello spazio. Fonda l’aritmetica.
- Fenomeno = realtà per come la percepiamo noi
- Noumeno = realtà concepita indipendentemente dal soggetto, non conoscibile ma solo pensabile  segna il limite della scienza
- Intelletto = facoltà che permette di produrre spontaneamente rappresentazioni della realtà. Senza intelletto nessun oggetto potrebbe essere pensato
- Categorie = funzioni di cui l’intelletto si serve per conoscere. Kant riprende le categorie di Aristotele e le modifica prendendo a modello la tavola dei giudizi. Sono 12 concetti puri raggruppati in 4 classi: qualità, quantità, relazione e modalità.
- Io penso = coscienza umana o autocoscienza, centro unificatore di tutte le conoscenze, garanzia suprema della scienza
- Metafisica  la ragione tenta di fare a meno dell’esperienza, cadendo in errore. Metafora della colomba che vuole volare senza l’attrito dell’aria
- Errore della metafisica = unire tutti i dati del senso esterno sotto l’idea di mondo e i dati del senso interno sotto l’idea di anima. La totalità di questi dati è detta Dio.
- Critica della metafisica:
critica dell’idea di anima: considerare l’unità della coscienza come una res è un PARALOGISMA, cioè un errore.

Critica dell’idea di cosmo: considerare il mondo come unione di tutte le cose fisiche è un’ANTINOMIA

Critica dell’idea di Dio: esistenza come attributo dell’essere perfetto (metafora dei 100 talleri);
concetto di causa usato al di fuori dall’esperienza;
ordine ascritto ad una causa al di là della natura;

questo è tutto quello che so in materia di Kant...potrebbe risolverti anche nuovi ed eventuali dubbi...XD

pyoletta
1. copernico ebbe il coraggio di spostare il punto di vista da cui un osservatore parte per spiegare il sistema solare dalla terra, al Sole.
allo stesso modo, kant rappresenta una svolta nel sapere filosofico, in campo gnoseologico (della conoscenza). perchè? prima di kant, per spiegare la conoscenza si partiva dall'oggetto della conoscenza. kant invece parte dal soggetto.
cosa significa ciò? lui pensa che non è la mente che si modella sulla realtà, perchè in quel caso le conoscenze non potrebbero essere universali e necessarie. in realtà è la realtà che si modella alle forme a priori della nostra mente.
cosa vuol dire? le forme a priori (precedenti quindi all'esperienza) ci fanno apparire la realtà in un dato modo, è quasi come se mediassero la vera realtà e ce la fecessero apparire così come la percepiamo.
è come se tu mettessi un paio di occhiali con le lenti colorate. allora, vedresti tutto colorato, ad esempio tutto rosso, e non potresti vedere il mondo in modo diverso se non togliendo gli occhiali.
il problema sta nel fatto che le forme a priori della mente non si possono "togliere" come un paio di occhiali, perchè sono innate; ciò ci porterà dunque a poter vedere solo e soltanto la realtà mediata tramite queste forme.
la realtà mediata dalle forme della mente che noi possiamo percepire è detta fenomeno; la realtà come essa è veramente (ma che risulta a noi inavvicinabile) è detta noumeno.
4)Kant intende la dialettica trascendentale come logica dell'apparenza. E la definisce illusione trascendentale.
L'illusione trascendentale è un tipo di illusione inevitabile e naturale per la ragione umana, la quale tende ad estendere le proprie conoscenze oltre i limiti dell'esperienza.
In un certo senso, l'illusione non potrà mai essere eliminata. Ma, attraverso un atteggiamento critico, ci si potrà sempre render conto che si tratta di una fantasia e non di scienza (tantomeno di scienza razionale). Al di là dell'esperienza non vi può esser scienza.
«... verità e parvenza - scrive Kant - non si trovano nell'oggetto in quanto intuito, ma nel giudizio sull'oggetto, in quanto pensato. E' quindi possibile affermare a ragione che i sensi non errano, non però nel senso che essi giudichino sempre esattamente, bensì perché essi non giudicano mai. Di conseguenza, così la verità come l'errore, e perciò anche la parvenza come sviamento nell'errore, non risiedono che nel giudizio, cioè nel rapporto fra l'oggetto ed il nostro intelletto. In una conoscenza pienamente in accordo con le leggi dell'intelletto non può aver luogo l'errore. ...[...] nei sensi non si da alcun giudizio, né vero, né falso.»

Le altre prova a vedere sul sito filosofando.net...

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