Cartesio I meditazione metafisica?
Non riesco a trovare il nesso tra il Dio ingannatore e il genio maligno.
Nel senso... ho capito che Cartesio sostiene di essersi reso conto di aver accumulato false opinioni e della necessità di disfarsi di queste, ma, essendo cosa impossibile passarle in rassegna una ad una decide di trovare i loro principi sui quali non si può fondare una verità assoluta. Fra questi i sensi in quanto si sa per esperienza quotidiana che possono ingannarci e se ci ingannano una volta possono ingannarci sempre; l'eventualità che la vita sia tutta un sogno in quanto quando sognano abbiamo le stesse percezioni di quando crediamo d'esser svegli. Pertanto tutta la natura corporale diviene dubitabile.
Le uniche discipline che sembrano essere indubitabili sono la matematica e la geometria in quanto esse trattano una materia generalissimo senza preoccuparsi del fatto che essa esista o meno. A questo punto Cartesio sostiene la possibile presenza di un Dio onnipotente che l'ha creato così com'è e che lo trae in inganno.
Poi non ho capito come viene smontato questo Dio ingannatore in favore del genio maligno. Me lo spiegate per favore?
Nel senso... ho capito che Cartesio sostiene di essersi reso conto di aver accumulato false opinioni e della necessità di disfarsi di queste, ma, essendo cosa impossibile passarle in rassegna una ad una decide di trovare i loro principi sui quali non si può fondare una verità assoluta. Fra questi i sensi in quanto si sa per esperienza quotidiana che possono ingannarci e se ci ingannano una volta possono ingannarci sempre; l'eventualità che la vita sia tutta un sogno in quanto quando sognano abbiamo le stesse percezioni di quando crediamo d'esser svegli. Pertanto tutta la natura corporale diviene dubitabile.
Le uniche discipline che sembrano essere indubitabili sono la matematica e la geometria in quanto esse trattano una materia generalissimo senza preoccuparsi del fatto che essa esista o meno. A questo punto Cartesio sostiene la possibile presenza di un Dio onnipotente che l'ha creato così com'è e che lo trae in inganno.
Poi non ho capito come viene smontato questo Dio ingannatore in favore del genio maligno. Me lo spiegate per favore?
Miglior risposta
Ciao,
In merito alla prima domanda Cartesio arriva a dubitare di tutte le cose, proprio per questo motivo crea la figura del Genio maligno come risoluzione metodologica ai suoi dubbi. Per lui ciò che appare evidente non può essere giudicato vero. Per questo motivo Cartesio sostiene che occorre un rimedio metodologico (il Genio maligno) che dimostri come il reale si possa fondare su ragioni plausibili.
Il Genio maligno serve quindi per assolvere questo compito. Cartesio salva alla fine da questo giudizio solo la matematica. Il nesso tra Dio e il Genio maligno sta nel fatto che quest'ultimo sarebbe un elemento metodologico ipotizzato da Cartesio quale strumento per dimostrare l'esistenza di Dio.
Per la seconda domanda prova a dare un occhio a questo appunto: https://www.skuola.net/filosofia-moderna/filosofia-cartesio.html
Ciao,
Giorgia.
In merito alla prima domanda Cartesio arriva a dubitare di tutte le cose, proprio per questo motivo crea la figura del Genio maligno come risoluzione metodologica ai suoi dubbi. Per lui ciò che appare evidente non può essere giudicato vero. Per questo motivo Cartesio sostiene che occorre un rimedio metodologico (il Genio maligno) che dimostri come il reale si possa fondare su ragioni plausibili.
Il Genio maligno serve quindi per assolvere questo compito. Cartesio salva alla fine da questo giudizio solo la matematica. Il nesso tra Dio e il Genio maligno sta nel fatto che quest'ultimo sarebbe un elemento metodologico ipotizzato da Cartesio quale strumento per dimostrare l'esistenza di Dio.
Per la seconda domanda prova a dare un occhio a questo appunto: https://www.skuola.net/filosofia-moderna/filosofia-cartesio.html
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