Aristotele (74821)
l'applicazione di atto e potenza nella teoria della conoscenza sensibile e razionale
Risposte
Gli enti sensibili sono per Aristotele un'unione di forma e potenza.Tale binomio viene chiamato nella metafisica "sinolo".Per spiegare il mutamento Aristotele introduce il concetto di privazione.Ogni mutamento è acquisizione di una nuova forma (nell'esemio della statua lo scultore introduce nel blocco di marmo una forma), quindi il passaggio non dalla maeria alla forma(perchè il blocco ha una sua forma anch'esso), ma dalla forma alla privazione. Un blocco di marmo puà diventare una statua proprio perchè è privo della forma della statua.Dall'altro canto non tutto può iventare una statua(es. un uomo).Un'ulterire distinzione Aristotelica è quella tra atto e potenza.La potenza è la predisosizione della materia ad assumere unz certa forma;anch'essa indica l'insieme di tutte le privazioni che ineriscono a un soggetto.L'atto è invece la forma stessa realizzata.Da sottolineare è il fatto che Aristotele sostiene l'anteriorità, sia dal punto di vista logico sia da quello reale,dell'atto rispetto alla potenza:il blocco di marmo non potrebbe diventare una statua se tale non esistesse già da qualche parte, ad esempio nella mente dello scultore.....
fammi sapere se va bene :)
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