AIUTOOO belle epoque
qualcuno mi potrebbe scrivere qualcosa sulla belle epoque!per favore!
Risposte
grazie mille!!sei stato gentilissimo..ciao ciaoo
Ciao ely!
1870 – 1914:La Belle Epoque
La fine dell’800 fu caratterizzata dall’intensificarsi dello sviluppo industriale, dovuto principalmente a numerose innovazioni tecnologiche nei settori della chimica, dell’elettricità e del petrolio, tanto che possiamo definire questo periodo una seconda rivoluzione industriale.
Malgrado la crisi agraria che colpì l’Europa in questo periodo, tutta l’agricoltura europea subì un processo di rinnovamento che la rese più moderna e più prospera. Si cercò di modernizzare l’agricoltura a tutto vantaggio delle grandi e medie aziende che producevano con metodi capitalistici e a svantaggio ovviamente delle piccole proprietà contadine. Questo processo di modernizzazione contribuì a migliorare sensibilmente le condizioni materiali della popolazione grazie ad una migliore alimentazione, alla diminuzione della mortalità e ad un allungamento della vita media.
Dopo il 1870 nacquero numerose aziende industriali che furono finanziate dalle nascenti banche miste .Fra il 1870 e il 1914 si industrializzarono paesi come la Russia, l’Austria, il Giappone e la Svezia mentre l’industrializzazione vera e propria dell’Italia si ebbe tra il 1896 e il 1914, con l’ulteriore sviluppo dei settori tessile e siderurgico e la nascita dell’industria meccanica ed elettrica.
In questo periodo nacquero le prime automobili che erano oggetti costosi e di lusso, destinate a poche persone, ma nel 1908 l’americano Ford cominciò a fabbricare un tipo di automobile relativamente economico, la prima vera utilitaria della storia, che lo stesso Ford definì “modesta come l’asino, utile come le scarpe”. Questa automobile nacque dopo la realizzazione dei primi motori a scoppio ad opera dei tedeschi Daimler e Benz nel 1885-1886.L’opera di Ford è importante poiché contribuì ad introdurre la catena di montaggio e a dare inizio alla produzione di massa.
Fra l’800 e il 900 nacquero molte società automobilistiche ancora esistenti come la RENAULT in Francia, la MERCEDES in Germania, la ROSS ROYCE in Inghilterra e la FIAT(Fabbrica Italiana Automobili Torino)in Italia. Altri avvenimenti importanti si collocano all’inizio del 900: nel 1903 ci furono i primi voli dei fratelli americani Wright e nel 1909 il francese Blèriot attraversò la Manica.Ci furono inoltre altre due importanti invenzioni destinate a grandi sviluppi, quella del cinema, realizzato la prima volta nel 1895 in Francia grazie ai fratelli Lumière e quella della radio ad opera dell’italiano Guglielmo Marconi, che sempre nel 1895 utilizzò le onde elettromagnetiche.
Questo periodo, favorito dalla condizione di pace che perdurava di fatto da circa 30 anni e che ancora non faceva presagire la tragedia della prima guerra mondiale, fu caratterizzato da un clima di grande euforia e da un’atmosfera di frivolezza ed è sintetizzato nell’espressione Belle Epoque, ossia il periodo in cui la borghesia celebrò il suo trionfo.
Questo periodo fu segnato anche dalle espansioni coloniali da parte di paesi come l’Inghilterra e la Francia, mentre l’Italia gettò le prime basi colonizzando nel 1885 quella che poi fu chiamata Eritrea.
L’ideologia dell’Imperialismo coloniale si basava sulla coscienza della superiorità della civiltà europea destinata a dominare il mondo. Nella lotta per il predominio, secondo gli europei la vittoria spettava a chi era più adatto, al più forte e al più civile, cioè all’uomo bianco, dando vita ad episodi di razzismo.
Queste colonie aumentarono di gran lunga di numero grazie ai miglioramenti introdotti dai bianchi nella medicina e nell’igiene, anche se i bianchi introdussero pure il lavoro forzato per obbligare gli indigeni a lavorare, tanto che molto spesso le popolazioni locali si ribellarono dando vita a rivolte pur di difendere i propri usi e costumi che rischiavano di essere distrutti. Fu questo il periodo in cui molti popoli europei, spinti dalla necessità ma anche qualcuno dallo spirito di avventura, emigrarono. La speranza di una rapida ascesa e di un nuovo e più ricco domani, portò poveri ma anche benestanti a tentare la fortuna oltre oceano, verso le due Americhe, l’Australia e la Nuova Zelanda. Con il fenomeno dell’emigrazione milioni di persone abbandonarono paesi europei sovrappopolati rispetto alla terra disponibile e alle risorse offerte e si sono trasferiti là dove la manodopera invece era scarsa. Moltissimi furono gli italiani che partirono e che hanno ricostruito la loro vita lontano dalla terra d’origine. Il paese che accolse il maggior numero di emigranti furono gli Stati Uniti, in cui tra il 1865 e il 1914 emigrarono più di 15 milioni di persone.
fonte: https://www.skuola.net/storia-contemporanea/1870-1914-belle-epoque.html
:hi
1870 – 1914:La Belle Epoque
La fine dell’800 fu caratterizzata dall’intensificarsi dello sviluppo industriale, dovuto principalmente a numerose innovazioni tecnologiche nei settori della chimica, dell’elettricità e del petrolio, tanto che possiamo definire questo periodo una seconda rivoluzione industriale.
Malgrado la crisi agraria che colpì l’Europa in questo periodo, tutta l’agricoltura europea subì un processo di rinnovamento che la rese più moderna e più prospera. Si cercò di modernizzare l’agricoltura a tutto vantaggio delle grandi e medie aziende che producevano con metodi capitalistici e a svantaggio ovviamente delle piccole proprietà contadine. Questo processo di modernizzazione contribuì a migliorare sensibilmente le condizioni materiali della popolazione grazie ad una migliore alimentazione, alla diminuzione della mortalità e ad un allungamento della vita media.
Dopo il 1870 nacquero numerose aziende industriali che furono finanziate dalle nascenti banche miste .Fra il 1870 e il 1914 si industrializzarono paesi come la Russia, l’Austria, il Giappone e la Svezia mentre l’industrializzazione vera e propria dell’Italia si ebbe tra il 1896 e il 1914, con l’ulteriore sviluppo dei settori tessile e siderurgico e la nascita dell’industria meccanica ed elettrica.
In questo periodo nacquero le prime automobili che erano oggetti costosi e di lusso, destinate a poche persone, ma nel 1908 l’americano Ford cominciò a fabbricare un tipo di automobile relativamente economico, la prima vera utilitaria della storia, che lo stesso Ford definì “modesta come l’asino, utile come le scarpe”. Questa automobile nacque dopo la realizzazione dei primi motori a scoppio ad opera dei tedeschi Daimler e Benz nel 1885-1886.L’opera di Ford è importante poiché contribuì ad introdurre la catena di montaggio e a dare inizio alla produzione di massa.
Fra l’800 e il 900 nacquero molte società automobilistiche ancora esistenti come la RENAULT in Francia, la MERCEDES in Germania, la ROSS ROYCE in Inghilterra e la FIAT(Fabbrica Italiana Automobili Torino)in Italia. Altri avvenimenti importanti si collocano all’inizio del 900: nel 1903 ci furono i primi voli dei fratelli americani Wright e nel 1909 il francese Blèriot attraversò la Manica.Ci furono inoltre altre due importanti invenzioni destinate a grandi sviluppi, quella del cinema, realizzato la prima volta nel 1895 in Francia grazie ai fratelli Lumière e quella della radio ad opera dell’italiano Guglielmo Marconi, che sempre nel 1895 utilizzò le onde elettromagnetiche.
Questo periodo, favorito dalla condizione di pace che perdurava di fatto da circa 30 anni e che ancora non faceva presagire la tragedia della prima guerra mondiale, fu caratterizzato da un clima di grande euforia e da un’atmosfera di frivolezza ed è sintetizzato nell’espressione Belle Epoque, ossia il periodo in cui la borghesia celebrò il suo trionfo.
Questo periodo fu segnato anche dalle espansioni coloniali da parte di paesi come l’Inghilterra e la Francia, mentre l’Italia gettò le prime basi colonizzando nel 1885 quella che poi fu chiamata Eritrea.
L’ideologia dell’Imperialismo coloniale si basava sulla coscienza della superiorità della civiltà europea destinata a dominare il mondo. Nella lotta per il predominio, secondo gli europei la vittoria spettava a chi era più adatto, al più forte e al più civile, cioè all’uomo bianco, dando vita ad episodi di razzismo.
Queste colonie aumentarono di gran lunga di numero grazie ai miglioramenti introdotti dai bianchi nella medicina e nell’igiene, anche se i bianchi introdussero pure il lavoro forzato per obbligare gli indigeni a lavorare, tanto che molto spesso le popolazioni locali si ribellarono dando vita a rivolte pur di difendere i propri usi e costumi che rischiavano di essere distrutti. Fu questo il periodo in cui molti popoli europei, spinti dalla necessità ma anche qualcuno dallo spirito di avventura, emigrarono. La speranza di una rapida ascesa e di un nuovo e più ricco domani, portò poveri ma anche benestanti a tentare la fortuna oltre oceano, verso le due Americhe, l’Australia e la Nuova Zelanda. Con il fenomeno dell’emigrazione milioni di persone abbandonarono paesi europei sovrappopolati rispetto alla terra disponibile e alle risorse offerte e si sono trasferiti là dove la manodopera invece era scarsa. Moltissimi furono gli italiani che partirono e che hanno ricostruito la loro vita lontano dalla terra d’origine. Il paese che accolse il maggior numero di emigranti furono gli Stati Uniti, in cui tra il 1865 e il 1914 emigrarono più di 15 milioni di persone.
fonte: https://www.skuola.net/storia-contemporanea/1870-1914-belle-epoque.html
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