Aiuto urgente in Filosofia su Blaise Pascal

migi90
Ciao a tutti ragazzi!
Avrei bisogno urgente di un aiuto nell'analizzare il seguente pensiero di Blaise Pascal: "L'uomo non è che una canna, la più fragile della natura, ma è una canna che pensa".
Devo fare un tema in cui espongo anche varie riflessioni personali.
Se qualcuno ha idee al riguardo oppure mi può dare una mano... Ma farebbe un favore enorme!
Grazie anticipatamente a coloro che mi risponderanno! :hi

Risposte
migi90
Grazie davvero Francy, mi sei stata nolto utile e, soprattutto, sei stata gentilissima! :satisfied
Grazie ancora, a presto! :hi

Francy1982
comincio con una piccola introduzione sull'autore ---> Blaise Pascal. è un pensatore dalla genialità molto spiccata, comincia a scrivere i primi trattati a soli 11 anni. In seguito ad un incidente del 1654 Pascal si converte, e abbandona il mondo fino ad allora conosciuto per ritirarsi a Port-Royal des Champs. Dove prima difenderà i giansenisti poi si dedica alla stesura di una sorte di "Apologia Cristiana"
Secondo Pascal esiste un solo problema a cui l'uomo può dedicarsi : quello dell'esistenza, è l'unico problema che l'uomo deve tentare di risolvere, egli cercherà di capire qual sia l'esistenza più giusta....Egli dirà che la vita quotidiana e le tante occupazioni fanno calare l'uomo nel divertissement ovvero in uno stato di oblio e stordimento di sé, che principalmente si basa sul fatto che le persone preferiscono non pensare ai problemi che non riescono a risolvere e da cui lo stordimento e l'oblio come fuga dal sé e dai propri problemi.
Al concetto di Divertissement si lega quello di ENNUI ovvero di noia. analizzando la vita umana Pascal dice che i pensieri degli uomini i occupano del passato del futro e mai del presente, la nostra vita è solo proiettata verso il futuro. Il divertissement quindi non è fonte di gioia per questo Pascal propone all'uomo di accettare e affrontare la propria condizione: l'uomo di Pascal nasce per PENSARE la sua dignità sta proprio in questo.
Importante per Pascal è la morale e la conoscenza di essa tanto che egli stesso dirà "la scienza delle cose esteriori non varrà a consolarmi dell’ignoranza della morale; ma la conoscenza della morale mi consolerà sempre dall’ignoranza del mondo esteriore", i problemi esistenziali non sono quindi comprensibili con la scienza. Scienza e divertissement non sono in grado di risolvere i problemi dell'uomo, e neanche il codice morale che l'uomo deve osservare e neanche la filosofia può dare delle norme etiche giuste, ma solo la Religione

Metafora Canna Pensante: Questa è la metafora di Pascal che esprime la condizione umana = canna mossa dal vento: perchè come il giunco anche l' uomo debole e soggetto ad ogni tipo di intemperia, può morire, essere maltrattato dal vento, il vento e l'universo tendono a schiacciare la canna e l'uomo, l'uomo è impotente davanti all'universo tuttavia egli ha un vantaggio e tale vantaggio è nel PENSIERO, mentre l'universo schiaccia inconsapevolmente l'uomo, l'uomo dall'altra parte ha la coscienza di essere schiacciato, la superiorità dell'uomo rispetto al resto sta nella sua COSCIENZA nel suo POTER PENSARE. Quindi sul piano cosciente l'universo è estremamente inferiore all'uomo il giunco pensante fisicamente é debole. Abbiamo quindi una dualità umana: debole, ma forte per coscienza!

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.