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Commento alle Nuvole di Aristofane:
"Le nuvole" è una commedia scritta da Aristofane, in questa, come in altre sue opere egli usa come mezzo di espressione linguistica quello della satira. L'opera ha come bersaglio principale Socrate: il suo giudizio verso Socrate è diverso da quello tramandato dalla tradizione. Egli critica ampiamente nella sua opera il metodo di educazione giovanile socratico, questo perchè l'attenzione di Aristofane verso i giovani è tanta, essi, per lui, rappresentano il futuro del mondo, il futuro della polis e quindi devono capire che la loro vita non può basarsi solo sui divertimenti, ma anche sulla coscienza delle loro responsabilità.
L'opera racconta le vicissitudini di Strepsíade, un contadino attorniato da creditori che obbliga il figlio, Fidippide, ad avere istruzione da Socrate. Dalla definizione che Aristofane attribuisce alla scuola socratica capiamo la sua critica a Socrate, egli la definisce infatti come il "Pensatoio". Quando F si rifiuta di andare da Socrate, ci andrà lo stesso Strepsíade: è a questo punto che egli conoscerà due tipi di discorsi quello giusto e quello ingiusto: appena arrivato incontra Socrate e assiste alla vittoria del discorso giniusto sul giusto, Socrate infatti educava i discepoli secondo la maieutica ovvero faceva cadere le vecchie credenze e dopo questa parte distruens l'uomo poteva aprirsi al Bene, per Aristofane questo modo di pensare è troppo facile e troppo permissivo. Il rapporto tra discorso giusto e ingiusto è il momento più critico dell'opera:
il discorso giusto, è sinonimo di tradizione, che propone un modello austero e di controllo delle proprie pulsioni
il discorso ingiusto, è sinonimo di nuovo pensiero, di una nuova filosofia fa apparire tutto lecito
Il secondo discorso, quello ingiusto, è quello che Socrate fa vincere sul giusto e Aristofane continua che quando Fidìppide, si rende conto che è il discorso ingiusto a prevale sul giusto egli prende il sopravvento che si scatena nella scena di violenza contro suo padre, che indispettito darà fuoco alla scuola di Socrate. Qui vediamo come emerge uno dei cpai di condanna contro Socrate: ovvero l'accusa di corruzione Giovanile, non appena il giovane prende coscienza della dottrina Socratica si scaglia contro il padre, che in certi termini potrebbe rappresentare la tradizione, il vecchio, il rispetto per i genitori è un valore comune fin dall'antichità.
Si potrebbe concludere che gli uomini che non perseguono questo modello austero sono come dei folli che dovranno cmq vedersela prima o poi col giudizio finale che spetta solo agli déi. Inoltre Aristofane oltre che Socrate critica ampiamente anche il politico Cleone e lo si nota dal passo in cui egli dice: "Quando eleggeste stratego quel cuoiaio di Paflagone, odioso agli dei, noi aggrottammo le ciglia e facevamo cose da pazzi…eppure lo eleggeste. Dicono infatti che in questa città sia presente il cattivo consiglio, ma che comunque poi gli dei volgano al meglio i vostri errori". Tuttavia egli rimane ottimista nei confronti del sistema democratico
"Le nuvole" è una commedia scritta da Aristofane, in questa, come in altre sue opere egli usa come mezzo di espressione linguistica quello della satira. L'opera ha come bersaglio principale Socrate: il suo giudizio verso Socrate è diverso da quello tramandato dalla tradizione. Egli critica ampiamente nella sua opera il metodo di educazione giovanile socratico, questo perchè l'attenzione di Aristofane verso i giovani è tanta, essi, per lui, rappresentano il futuro del mondo, il futuro della polis e quindi devono capire che la loro vita non può basarsi solo sui divertimenti, ma anche sulla coscienza delle loro responsabilità.
L'opera racconta le vicissitudini di Strepsíade, un contadino attorniato da creditori che obbliga il figlio, Fidippide, ad avere istruzione da Socrate. Dalla definizione che Aristofane attribuisce alla scuola socratica capiamo la sua critica a Socrate, egli la definisce infatti come il "Pensatoio". Quando F si rifiuta di andare da Socrate, ci andrà lo stesso Strepsíade: è a questo punto che egli conoscerà due tipi di discorsi quello giusto e quello ingiusto: appena arrivato incontra Socrate e assiste alla vittoria del discorso giniusto sul giusto, Socrate infatti educava i discepoli secondo la maieutica ovvero faceva cadere le vecchie credenze e dopo questa parte distruens l'uomo poteva aprirsi al Bene, per Aristofane questo modo di pensare è troppo facile e troppo permissivo. Il rapporto tra discorso giusto e ingiusto è il momento più critico dell'opera:
il discorso giusto, è sinonimo di tradizione, che propone un modello austero e di controllo delle proprie pulsioni
il discorso ingiusto, è sinonimo di nuovo pensiero, di una nuova filosofia fa apparire tutto lecito
Il secondo discorso, quello ingiusto, è quello che Socrate fa vincere sul giusto e Aristofane continua che quando Fidìppide, si rende conto che è il discorso ingiusto a prevale sul giusto egli prende il sopravvento che si scatena nella scena di violenza contro suo padre, che indispettito darà fuoco alla scuola di Socrate. Qui vediamo come emerge uno dei cpai di condanna contro Socrate: ovvero l'accusa di corruzione Giovanile, non appena il giovane prende coscienza della dottrina Socratica si scaglia contro il padre, che in certi termini potrebbe rappresentare la tradizione, il vecchio, il rispetto per i genitori è un valore comune fin dall'antichità.
Si potrebbe concludere che gli uomini che non perseguono questo modello austero sono come dei folli che dovranno cmq vedersela prima o poi col giudizio finale che spetta solo agli déi. Inoltre Aristofane oltre che Socrate critica ampiamente anche il politico Cleone e lo si nota dal passo in cui egli dice: "Quando eleggeste stratego quel cuoiaio di Paflagone, odioso agli dei, noi aggrottammo le ciglia e facevamo cose da pazzi…eppure lo eleggeste. Dicono infatti che in questa città sia presente il cattivo consiglio, ma che comunque poi gli dei volgano al meglio i vostri errori". Tuttavia egli rimane ottimista nei confronti del sistema democratico
Risposte
:lol :blowkiss
:lol:lol:lol:lol:lol
eggià sarebbe come tradire qualcosa!!!! :)
Infattiii :lol:lol
Francy1982:
il mio è un po di parte nel senso che io sono contro Aristofane e pro Socrate
Da buona filosofa del resto non poteva essere altrimenti :lol:lol
ahhhhhhhhhhhhhh
il mio è un po di parte nel senso io sono contro Aristofane e pro Socrate, Aristofane era chiuso alle innovazioni e no ha capito il bene di Socrate che è un bene non utilitaristico come quello sofistico ma un Bene per tutti, secondo me quando si parla di Socrate non si può parlare di corruzione, anche perchè egli non incoraggia i giovani contro le leggi e lo dimostra il fatto che accetta la sua condanna inflitta dalle istituzioni stesse, quando secondo il dialogo platonico gli era stata data la possibilità di fuggire e non accetta neanche l'esilio, elgi muore per difendere ciò in cui credeva, e questo lo rende un uomo nobile. Certo è che il Socrate che io amo tanto è il Socrate tramandato da Platone cmq questa è la mia opinione personalissima e non è detto sia giusta quindi prendila col beneficio del dubbio!
il mio è un po di parte nel senso io sono contro Aristofane e pro Socrate, Aristofane era chiuso alle innovazioni e no ha capito il bene di Socrate che è un bene non utilitaristico come quello sofistico ma un Bene per tutti, secondo me quando si parla di Socrate non si può parlare di corruzione, anche perchè egli non incoraggia i giovani contro le leggi e lo dimostra il fatto che accetta la sua condanna inflitta dalle istituzioni stesse, quando secondo il dialogo platonico gli era stata data la possibilità di fuggire e non accetta neanche l'esilio, elgi muore per difendere ciò in cui credeva, e questo lo rende un uomo nobile. Certo è che il Socrate che io amo tanto è il Socrate tramandato da Platone cmq questa è la mia opinione personalissima e non è detto sia giusta quindi prendila col beneficio del dubbio!
francy mi puoi dire un commento tuo personale su qst libro??
si vero io ho fatot un commento veloce spero sia giusto e vada bene!
Bella questa commedia :yes