Modello statistico di previsione.
Ciao a tutti!
Problema: è possibile individuare un modello stocastico in grado di ottenere un'approssimazione sul numero di bug futuri che potrebbero essere individuati in un particolare software?
Possiedo, come input, la segnalazione degli errori programmativi, da parte degli utenti, distribuita in un arco temporale predefinito (sei mesi).
Grazie in anticipo per le eventuali risposte! A presto!
Problema: è possibile individuare un modello stocastico in grado di ottenere un'approssimazione sul numero di bug futuri che potrebbero essere individuati in un particolare software?
Possiedo, come input, la segnalazione degli errori programmativi, da parte degli utenti, distribuita in un arco temporale predefinito (sei mesi).
Grazie in anticipo per le eventuali risposte! A presto!
Risposte
Ciao!
provo a buttar giù qualche idea sulla pianificazione di un eventuale modello, correggimi se dico qualcosa di insensato.
- una prima idea potrebbe essere una semplice analisi della serie storica delle segnalazioni da parte degli utenti, con relativo trend, stagionalità e via discorrendo
- bisognerebbe in ogni caso tener conto del fatto che, a meno che il software non venisse aggiornato nel periodo di interesse per la previsione dei bug futuri, il numero totale di bug presenti all'inizio resti fisso (leggi: non se ne ingenerano di nuovi) e dunque destinato a decrescere ad ogni nuova segnalazione, con un possibile conseguente decremento della probabilità di individuazione
- partendo dal punto precedente potrebbe ipotizzarsi ad esempio un modello di tipo logistico come idea di andamento, modello "curva di apprendimento"..all'inizio vengono scoperti pochi bug (poca confidenza col software, utilizzo ancora non intensivo dello stesso), nella fase centrale di osservazione (più confidenza col software, più ore di lavoro su di esso) il numero di bug rilevati cresce vertiginosamente, per tendere ad "appiattirsi" nell'ultima parte del periodo (quasi tutti i bug sono già stati scoperti, quelli rimasti sono particolarmente difficili da trovare, e via discorrendo")
- il modello logistico potrebbe servire come "base" di modellistica per i dati che già hai, e sfruttato a fini previsivi per il futuro..
- ulteriori variabili che POTREBBERO essere correlate col numero di bug scoperti
a) abilità dell'utilizzatore del software (know-how tecnico, precedente esperienza)
b) piattaforma su cui viene fatto girare il software (potrebbero esserci bachi con un sistema operativo ma non con un altro, o essere più semplice rilevarne usando che so, linux, piuttosto che windows (ma questo si ricollega all'idea di abilità del fruitore, mi viene da pensare che tendenzialmente un utilizzatore di linux sia più confident che uno di windows))
c) periodo di beta testing del software prima dell'immissione sul circuito di utilizzo (maggiore beta-testing->minore numero di bug all'uscita del software)
e così via...
serve un po' di brainstorming
provo a buttar giù qualche idea sulla pianificazione di un eventuale modello, correggimi se dico qualcosa di insensato.
- una prima idea potrebbe essere una semplice analisi della serie storica delle segnalazioni da parte degli utenti, con relativo trend, stagionalità e via discorrendo
- bisognerebbe in ogni caso tener conto del fatto che, a meno che il software non venisse aggiornato nel periodo di interesse per la previsione dei bug futuri, il numero totale di bug presenti all'inizio resti fisso (leggi: non se ne ingenerano di nuovi) e dunque destinato a decrescere ad ogni nuova segnalazione, con un possibile conseguente decremento della probabilità di individuazione
- partendo dal punto precedente potrebbe ipotizzarsi ad esempio un modello di tipo logistico come idea di andamento, modello "curva di apprendimento"..all'inizio vengono scoperti pochi bug (poca confidenza col software, utilizzo ancora non intensivo dello stesso), nella fase centrale di osservazione (più confidenza col software, più ore di lavoro su di esso) il numero di bug rilevati cresce vertiginosamente, per tendere ad "appiattirsi" nell'ultima parte del periodo (quasi tutti i bug sono già stati scoperti, quelli rimasti sono particolarmente difficili da trovare, e via discorrendo")
- il modello logistico potrebbe servire come "base" di modellistica per i dati che già hai, e sfruttato a fini previsivi per il futuro..
- ulteriori variabili che POTREBBERO essere correlate col numero di bug scoperti
a) abilità dell'utilizzatore del software (know-how tecnico, precedente esperienza)
b) piattaforma su cui viene fatto girare il software (potrebbero esserci bachi con un sistema operativo ma non con un altro, o essere più semplice rilevarne usando che so, linux, piuttosto che windows (ma questo si ricollega all'idea di abilità del fruitore, mi viene da pensare che tendenzialmente un utilizzatore di linux sia più confident che uno di windows))
c) periodo di beta testing del software prima dell'immissione sul circuito di utilizzo (maggiore beta-testing->minore numero di bug all'uscita del software)
e così via...
serve un po' di brainstorming
