Campionamento
mi sto da poco approcciando alla statistica inferenziale, seconda parte del mio corso di statistica, e c'è una cosa che non capisco
vedrò di esser breve... non mi è chiara la differenza fra il campione casuale ed il campione osservato
il campione casuale è l'ennupla di variabili casuali, indipendenti e identicamente distribuite;
ed il campione osservato? la realizzazione della ennupla variabile casuale... ma definizioni del genere non mi danno alcun conforto
mi va bene qualsiasi tipo di aiuto, anche un rimando ad un testo che crediate parcolarmente esauriente sull'argomento, non posso in alcun modo indugiare sull'inferenza
grazie in anticipo
vedrò di esser breve... non mi è chiara la differenza fra il campione casuale ed il campione osservato
il campione casuale è l'ennupla di variabili casuali, indipendenti e identicamente distribuite;
ed il campione osservato? la realizzazione della ennupla variabile casuale... ma definizioni del genere non mi danno alcun conforto
mi va bene qualsiasi tipo di aiuto, anche un rimando ad un testo che crediate parcolarmente esauriente sull'argomento, non posso in alcun modo indugiare sull'inferenza
grazie in anticipo
Risposte
Sta domanda è proprio interessante, mi era sfuggita
per quello che ho capito io le cose stanno così:
1) il campione casuale, dove con casuale si intende frutto di un campionamento casuale semplice, ha le
proprietà che hai ricordato ovvero ci sono $N$ v.a. iid
2) il campione osservato è casuale nel senso soggettivo del termine, per meglio dire
non sappiamo cosa ci sia dentro!!! Può esserci di tutto, in termini matematici il caso 1 è una situazione
particolare mentre il 2 è generale (quelle due "i" di iid possono saltare!)
Nella derivazione delle proprietà degli stimatori e delle statistiche test il caso 1 è il più semplice,
tutto funziona bene. Nel caso 2 no, si cerca di rilassare l'ipotesi 1 (che è forte)
introducendo generalizzazioni che di solito sono concettualmente intuitive ma computazionalmente
fastidiose.
Nelle applicazioni pratiche il caso 1 è tipico dell'inferenza statistica classica, applicata a fenomeni fisici
(non certo tutti);
in altre applicazioni, tipo quelle econometriche, è proprio la non validità della 1 a creare problemi ed
inaffidabilità di alcuni risultati.
Spero di non aver detto troppe...

per quello che ho capito io le cose stanno così:
1) il campione casuale, dove con casuale si intende frutto di un campionamento casuale semplice, ha le
proprietà che hai ricordato ovvero ci sono $N$ v.a. iid
2) il campione osservato è casuale nel senso soggettivo del termine, per meglio dire
non sappiamo cosa ci sia dentro!!! Può esserci di tutto, in termini matematici il caso 1 è una situazione
particolare mentre il 2 è generale (quelle due "i" di iid possono saltare!)
Nella derivazione delle proprietà degli stimatori e delle statistiche test il caso 1 è il più semplice,
tutto funziona bene. Nel caso 2 no, si cerca di rilassare l'ipotesi 1 (che è forte)
introducendo generalizzazioni che di solito sono concettualmente intuitive ma computazionalmente
fastidiose.
Nelle applicazioni pratiche il caso 1 è tipico dell'inferenza statistica classica, applicata a fenomeni fisici
(non certo tutti);
in altre applicazioni, tipo quelle econometriche, è proprio la non validità della 1 a creare problemi ed
inaffidabilità di alcuni risultati.
Spero di non aver detto troppe...
...sai l'ironia dov'è??! è che ho svolto l'esame di statistica proprio ieri mattina!
ma grazie per la risposta!
ma grazie per la risposta!