La trascendenza di $e$

Paolo902
E' da tempo che stavo pensando di scrivere un post su questo argomento che, soprattutto nell'ultimo periodo, mi ha affascinato e interessato parecchio.

Intendo dimostrare che il numero di Nepero $e$ è trascendente. In verità, vorrei mostrare che il problema della trascendenza di $e$ non è così difficile da risolvere come può sembrare ad una prima occhiata. Al contrario, bastano pochi strumenti di Analisi I (sostanzialmente: limiti di successioni e il teorema del valor medio) per dimostrare questo fatto profondo.

Consiglio, inoltre, a chiunque sia interessato alla questione, le ottime pagine dal caro prof. Tilli che riportano, tra il resto, una dimostrazione dell'irrazionalità di $e$. Il materiale che segue è una mia libera rielaborazione di alcune pagine del "mitico" Herstein, Algebra (Editori Riuniti).

Articolerò la dimostrazione in alcuni lemmi. Lo strumento più profondo è, come già detto, il teorema del valor medio, che richiamiamo brevemente. Qui e nel seguito indicherò con [tex]f^{(i)}(x)[/tex] la derivata $i$-esima della funzione $f: RR to RR$.

Teorema (di Lagrange o del valor medio). Sia $f: (a,b) \to RR$ una funzione continua e derivabile su tutto $(a,b)$. Allora esiste un $c \in (a,b)$ tale che
\[\begin{split} \frac{f(b)-f(a)}{b-a} = f'(c) \end{split} \]
o, equivalentemente, si ha
\[\begin{split} \frac{f(b)-f(a)}{b-a} = f'(a+\theta(b-a)) \end{split} \]
per un opportuno $\theta \in (0,1)$.

Dopo questo richiamo che dovrebbe essere comunque noto, procediamo con alcuni lemmi.

Lemma 1. Sia $f(x) \in \RR[x]$ di grado $r$. Detta [tex]F(x)=f(x)+f^{(1)}(x)+f^{(2)}(x) + \ldots + f^{(r)}(x)[/tex], allora vale
\[\begin{split}  \frac{d}{dx} e^{-x}F(x) = -e^{-x}f(x) \end{split} \]



Lemma 2 (Hermite). Sia $n \in NN$ e $p$ un primo, con $p>n$ e si consideri il seguente polinomio (detto anche di Hermite)
\[\begin{split} f_{n,p}(x) = f(x) = \frac{1}{(p-1)!} x^{p-1} (1-x)^p(2-x)^p \cdots (n-x)^p \end{split} \]
Allora, se $i \ge p$ il polinomio [tex]f^{(i)}(x)[/tex] è a coefficienti interi e, in particolare, per ogni $j \in ZZ$ risulta [tex]p \vert f^{(i)}(j)[/tex].



Lemma 3 Sia $1 < h \in NN$ e
\[\begin{split} a_{n} = \frac{h^{n} (h!)^{n}}{(n-1)!} \end{split} \]

Allora $lim_{n \to + \infty} a_{n} = 0$. In particolare, detto $\mathbb{P}$ l'insieme dei numeri primi, la sottosuccessione estratta da $a_{n}$ con $n \in \mathbb{P}$ converge allo stesso valore e scriveremo [tex]\lim_{\mathbb{P} \ni p \to +\infty} \, a_{p}=0[/tex].



Osservazione. E' certamente possibile dare una dimostrazione del Lemma 3 usando la famigerata approssimazione di Stirling.

Siamo finalmente pronti per dimostrare il main result.

Teorema (Hermite, 1873). $e$ è trascendente.



Mi rendo conto che la dimostrazione non è per nulla banale, né immediata. Però - e la cosa mi ha sconvolto, inizialmente - non fa uso di nulla di particolare, nessuna tecnica sofisticata, nessun concetto avanzato.

A voi gli eventuali commenti. Sperando che la possa possa risultare gradita e utile a qualche utente, :wink:

Risposte
Principe2
interessante! buona idea postare questa cosa e gli daro' senz'altro una letta approfondita.

Lasciami pero' dire che il teorema del valor medio e' in questo contesto un teorema profondo. Cosa voglio dire? semplicemente che se uno guarda il problema, non capisce a primo acchito cosa c'entra il valore medio. La prima difficolta' di questa dimostrazione e' dal fatto che proviene dall'utilizzo di strumenti "lontani". La seconda e' che, vabbe'..., non e' per niente banale.

Paolo902
"Valerio Capraro":
interessante! buona idea postare questa cosa e gli daro' senz'altro una letta approfondita.


Ottimo, mi fa piacere ti sia piaciuta l'idea. Ascolterò volentieri un tuo parere e le tue correzioni.

"Valerio Capraro":
Lasciami pero' dire che il teorema del valor medio e' in questo contesto un teorema profondo. Cosa voglio dire? semplicemente che se uno guarda il problema, non capisce a primo acchito cosa c'entra il valore medio. La prima difficolta' di questa dimostrazione e' dal fatto che proviene dall'utilizzo di strumenti "lontani". La seconda e' che, vabbe'..., non e' per niente banale.


Sì, hai assolutamente ragione. Quello che però mi piace è che è una dimostrazione abbastanza "conti"-free :-D
Insomma, servono delle idee ma nulla di troppo difficile (nel senso: uno studente alla fine del I anno ha tutti gli strumenti per capirla).
Francamente, se devo dirla tutta, trovo più "difficile" la dimostrazione dell'irrazionalità di $pi$ (dimostrazione che ho visto a lezione nel corso di Algebra II) che non questa. La dimostrazione dell'irrazionalità di $pi$ che ho studiato io è quasi esclusivamente tecnicismo, insomma devi calcolare un integrale strampalato e poi conti, conti, ancora conti per arrivare a trovare un numero intero tra $0$ e $1$. :lol:

Questa è più bella secondo me. Ed è anche per questo che ho deciso di postarla.

Tra l'altro, qualcuno conosce la dimostrazione della trascendenza di $pi$? Potremmo discuterne insieme, magari in un topic simile.
:wink:

dissonance
Un bellissimo lavoro, Paolo. Tra l'altro è un argomento che non conosco e appena ho un po' di tempo lo leggerò molto volentieri.

P.S.: Mi pare che la trascendenza di \(\pi\) sia più difficile da dimostrare, nel senso che richiede strumenti più sofisticati. Ma sono cose di cui non capisco assolutamente nulla.

Paolo902
"dissonance":
Un bellissimo lavoro, Paolo. Tra l'altro è un argomento che non conosco e appena ho un po' di tempo lo leggerò molto volentieri.


Ti ringrazio; sarò molto felice se qualcuno lo leggerà in maniera approfondita. Anche perché molte cose che ho scritto sono "farina del mio sacco": ho voluto giustificare con cura ogni passaggio (l'Herstein lascia qualcosa come esercizio al lettore) e quindi non è escluso (anzi...) che possano esserci errori qua e là.

"dissonance":
P.S.: Mi pare che la trascendenza di \(\pi\) sia più difficile da dimostrare, nel senso che richiede strumenti più sofisticati. Ma sono cose di cui non capisco assolutamente nulla.


Non lo so, non ho mai visto la dimostrazione della trascendenza di $pi$. So che è un risultato di von Lindemann del 1882 (nove anni dopo quello di Hermite), ma non ho mai visto né trovato da nessuna parte l'argomentazione.

Comunque, la trascendenza di $pi$ è oggi un semplice corollario del risultato di Hermite e di un altro teorema molto profondo (Lindemann-Weierstrass: cfr. wikipedia per maggiori dettagli): in pratica, basta ricordare l'identità che lega tra loro queste due costanti, l'identità di Eulero $e^{i \pi}+1=0$, e applicare nell'ordine i due teoremi di cui sopra. Qui si possono leggere maggiori dettagli su questa strada.

Vi ringrazio ancora per i vostri interventi.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.