Il teorema di struttura degli anelli artiniani

j18eos
Traduco da [AM]:
Teorema 8.7 (teorema di struttura degli anelli artiniani). Un anello di Artin [cioè artiniano, NdT] è unicamente (a meno di isomorfismi) il prodotto diretto finito di anelli locali di Artin.
e segue la dimostrazione, che francamente non mi piace!

Propongo la dimostrazione di questo teorema, come conseguenza di alcuni esercizi tratti da [Bo][nota]Per esercizio a.b.c intendo l'esercizio dal capitolo a, dalla sezione b, con numero c. Idem per i teoremi & co.[/nota].

Bozza della dimostrazione:
[list=1]
[*:1dqgarew] Sia \(\displaystyle R\) un anello; dimostrare che per ogni ideale massimale \(\displaystyle\mathfrak{m}\) di \(\displaystyle R\) e \(\displaystyle n\in\mathbb{N},\,R_{\displaystyle/\mathfrak{m}^n}\) è un anello locale. [Bo] esercizio 1.2.2.[/*:m:1dqgarew]
[*:1dqgarew] Sia \(\displaystyle(R,\mathfrak{m}_1,\dots,\mathfrak{m}_r)\) un anello semilocale; detto \(\displaystyle\mathcal{J}(R)\) il suo radicale di Jacobson, se:
\[
\exists n\in\mathbb{N}\mid\mathcal{J}(R)^n=\{0\}
\]
allora \(\displaystyle R\) è un prodotto (finito) di anelli locali. [Bo] esercizio 1.3.3.[/*:m:1dqgarew]
[*:1dqgarew] Senza cambiare i nomi e le ipotesi dall'esercizio precedente, dimostrare che \(\displaystyle R_{\displaystyle/\mathfrak{m}^n}\) è isomorfo a \(\displaystyle R_{\mathfrak{m}}\). [Bo] esercizio 2.2.3 (b).[/*:m:1dqgarew]
[*:1dqgarew] Sia \(\displaystyle R\) un anello artiniano; dimostrare che:
[list=a]
[*:1dqgarew]i suoi ideali primi sono massimali;[/*:m:1dqgarew]
[*:1dqgarew]\(\displaystyle R\) è un anello semilocale;[/*:m:1dqgarew]
[*:1dqgarew]le localizzazioni di \(\displaystyle R\) sono anelli artiniani.[/*:m:1dqgarew][/list:o:1dqgarew]Evincere dai precedenti punti, che \(\displaystyle R\) è canonicamente isomorfo[nota]Qui sta una prima differenza; ricordo la definizione di mappa canonica.[/nota] a un prodotto diretto (finito) di anelli artiniani locali, i quali sono le localizzazioni di \(\displaystyle R\) nei suoi ideali massimali. [Bo] esercizio 2.2.3 (a).[/*:m:1dqgarew]
[*:1dqgarew] Senza cambiare i nomi, utilizzando il punto 4.a e la proprietà universale delle localizzazioni di anelli, dimostrare che questa decomposizione di \(\displaystyle R\) come prodotto diretto finito è unica a meno di isomorfisimi (di anelli)[nota]In [AM], questa unicità è dimostrata con l'utilizzo delle decomposizioni primarie di ideali; strumento che non serve in questa dimostrazione proposta, oltre che essere i.m.h.o. un overloading.[/nota].[/*:m:1dqgarew][/list:o:1dqgarew]

Suggerimenti: il punto 4.a è la proposizione 8.1 da [AM] e il punto 4.b è la proposizione 8.3 da [AM], o se volete una sintesi, sono la proposizione 2.2.7 da [Bo]; quindi si possono dare per scontati.
Negli altri esercizi, passare al quoziente...

Bibliografia:

    [*:1dqgarew] [AM] Atiyah, Mac Donald - Introduction to Commutative Algebra;[/*:m:1dqgarew]
    [*:1dqgarew] [Bo] Bosch - Algebraic Geometry and Commutative Algebra.[/*:m:1dqgarew][/list:u:1dqgarew]

Risposte
j18eos
Per sbaglio, avevo proposto di dimostrare che:
"j18eos":
...Sia \( \displaystyle R \) un anello; dimostrare che per ogni ideale massimale \( \displaystyle\mathfrak{m} \) di \( \displaystyle R \) e per \(\displaystyle n\in\mathbb{N}\) sufficientemente grande, \(R_{\displaystyle/\mathfrak{m}^n} \) è isomorfo a \( \displaystyle R_{\mathfrak{m}} \)...
ma come ha notato _fabricius_:
"_fabricius_":
...nel caso in cui \( R=\mathbb Z \) ed \( \mathfrak m = (2) \) si ha che \( \mathbb Z / (2)^n = \mathbb Z / 2^n \mathbb Z \) è finito, mentre \( \mathbb{Z}_{(2)} \) non lo è, quindi non possono essere mai isomorfi.
Ciò è dovuto al fatto che avevo invertito l'ordine tra i punti secondo e terzo dell'esercizio; ora sono scritti nell'ordine giusto!

Lo scrivo anche per altri utenti che si stanno cimentando nella risoluzione dell'esercizio. ;)

Buon divertimento.
Armando

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