[EX] Sugli autovalori del laplaciano.

gugo82
Esercizio simpatico riguardo gli autovalori del laplaciano.
Credo che il risultato abbia anche una sensata "interpretazione fisica", quindi potrebbe essere interessante anche per gli studenti che si dedicano alle applicazioni.

***

Prima di introdurre l'esercizio, lasciatemi introdurre un po' di terminologia e richiamare alcuni fatti di teoria.


***

Esercizio:

Nel seguito \(\Omega\) denoterà il cerchio unitario aperto di \(\mathbb{R}^2\), i.e.:
\[
\Omega :=\{(x,y)\in \mathbb{R}^2:\ x^2+y^2<1\}\; ;
\]
inoltre, per fissato \(\varepsilon >0\), il simbolo \(A_\varepsilon\) denoterà l'angolo chiuso appartenente al semipiano \(x\geq 0\) con vertice in \(o=(0,0)\) e racchiuso tra le rette d'equazione \(y=\pm \varepsilon\ x\), i.e.:
\[
A_\varepsilon := \{ (x,y)\in \mathbb{R}^2:\ x\geq 0 \text{ e } |y|\leq \varepsilon x\}\; .
\]

1. Dimostrare che la famiglia di insiemi:
\[
\Omega_\varepsilon := \Omega \setminus A_\varepsilon
\]
converge ad \(\Omega\) nella metrica \(L^1\) ed in quella di Hausdorff quando \(\varepsilon \to 0^+\).

2. Risolvere il problema agli autovalori:
\[
\tag{1} \begin{cases} -\Delta u = \lambda\ u &\text{, in } \Omega_\varepsilon\\
u=0 &\text{, su } \partial \Omega_\varepsilon
\end{cases}
\]
determinando il più piccolo autovalore \(\lambda_1 (\varepsilon )\) in (1).

3. Dimostrare che:
\[
\lim_{\varepsilon \to 0^+} \lambda_1 (\varepsilon) > \lambda_1\; ,
\]
ove \(\lambda_1\) è il più piccolo autovalore del problema:
\[
\tag{2} \begin{cases} -\Delta u = \lambda\ u &\text{, in } \Omega\\
u=0 &\text{, su } \partial \Omega \; .
\end{cases}
\]

Risposte
gugo82
Up.

Spero che qualcuno trovi il tempo per lavorarci un po' durante le vacanze.
Intanto fornisco alcuni suggerimenti.

Thomas16
Da buon fisico salto il punto (1) e passo subito al (2). Questo non è solo dovuto al fatto che sono sciatto ma a questi altri due motivi:

1) ora non ho tempo per fare bene il problema, infatti sono qui nei ritagli di tempo la sera, ma mi interessa.

2) spero che qualcuno porto avanti l'impostazione che provo a dare, se corretta.

Punto 2.

Innanzitutto l'operatore in coordinate sferiche diventa:

$\frac{1}{r} \frac{\partial f}{\partial r}+\frac{\partial^2 f}{\partial r^2}+\frac{1}{r^2}\frac{\partial^2 f}{\partial \theta^2}=-\lambda f$

dove $f=f(r,\theta)$. In realtà questo passaggio a coordinate polari non funziona bene in $r=0$ (come si mette a posto?).

A questo punto io procederei per separazione di variabili, cercando autofunzioni del tipo $f(r,\theta)=A(r)B(\theta)$, ottenendo:

$\frac{rA'(r)}{A(r)}+\frac{r^2A''(r)}{A(r)}+\lambda r^2= -\frac{B''(\theta)}{B(\theta)}$

e perchè questa equazione sia vera, deve essere che:

$A''(r)r^2+rA'(r)+A(\lambda r^2-k^2)=0$

$B''(\theta)=-k^2 B(\theta)$

Ora se impongo queste relazioni:
- $B(arctg(\epsilon))=B(arctg(-\epsilon))=0$
- $A(r_0)=0$,
- regolarità in zero
allora le mie condizioni al bordo sono rispettate (NB queste al momento sono condizioni sufficienti, non necessarie) ed arrivo a:

$cos(2 k arctg(\epsilon))=0$
$J_k(\sqrt{\lambda}r_0)=0$

dalla prima relazione ottengo dei valori di $k_i$ che mi dicono quali funzioni di bessel scegliere. Poi per ogni funzione di Bessel vedendo la posizione degli zeri ottengo gli autovalori $\lambda_i$.

Quindi finora si è trovato un certo set di funzioni che rispetta l'equazione agli autovalori. Ma abbiamo trovato tutte le autofunzioni? Credo che il prossimo passo per cercare di capire se quanto fatto è utile per diagonalizzare l'operatore sia cercare di verificare che quello trovato è un insieme completo.

Fin qui come va?

gugo82
@Thomas: Osserva che non era nelle mie intenzioni chiedere di determinare tutti gli autovalori/le autofunzioni, poiché per fare ciò occorre troppo lavoro.
Invero, dopo aver separato le variabili e fatto i dovuti conti, si dovrebbe dimostrare che le funzioni così determinate costituiscono un sitema ortonormale completo in \(W^{1,2}(\Omega_\varepsilon)\) per poter affermare che esse sono "tutte" le autofunzioni di \(-\Delta\). E ciò, di norma, è una gran rottura di scatole! :lol:

Avevo intenzione di far determinare solo le prime autofunzioni ed il relativo autovalore, \(\lambda_1(\varepsilon)\). Ciò è un po' più semplice: basta tener presente che esse hanno segno costante dentro \(\Omega_\varepsilon\) ed usare qualche nota proprietà (degli zeri) delle funzioni di Bessel.

P.S.: Scusa il ritardo, ma ho dovuto fare i conti praticamente da capo in un periodo non semplice. :oops:

"gugo82":
2. Risolvere il problema agli autovalori:
\[
\tag{1} \begin{cases} -\Delta u = \lambda\ u &\text{, in } \Omega_\varepsilon\\
u=0 &\text{, su } \partial \Omega_\varepsilon
\end{cases}
\]
determinando il più piccolo autovalore \(\lambda_1 (\varepsilon )\) in (1).

Divido i contazzi in passi.

Passo 1. Separazione delle variabili.


Passo 2. Risoluzione dell'equazione per la parte angolare.


Passo 3. Risoluzione dell'equazione per la parte radiale.


Passo 4. Determinazione del primo autovalore di \(-\Delta\) in \(\Omega_\varepsilon\) e delle relative autofunzioni.

gugo82
Ecco i grafici delle prime autofunzioni del laplaciano in \(\Omega_\varepsilon\) per alcuni valori di \(\varepsilon\) (per comodità ho scelto sempre \(c=1\) come valore della costante moltiplicativa):


    [*:ggv4p0xi] \(\varepsilon =0.25\): in tal caso si ha \(\lambda_1(0.25)\approx 3.2014\) ed il grafico dell'autofunzione è il seguente:



    [/*:m:ggv4p0xi]
    [*:ggv4p0xi] \(\varepsilon =0.125\): in questo caso risulta \(\lambda_1(0.125)\approx 3.17078\) ed il grafico dell'autofunzione è:



    [/*:m:ggv4p0xi]
    [*:ggv4p0xi] \(\varepsilon =0.0625\): è \(\lambda_1(0.0625)\approx 3.15596\) ed il grafico della relativa autofunzione è:



    [/*:m:ggv4p0xi]
    [*:ggv4p0xi] \(\varepsilon =0.0125\): in questo caso è \(\lambda_1(0.0125)\approx 3.14442\) ed il grafico della relativa autofunzione è:

    [/*:m:ggv4p0xi][/list:u:ggv4p0xi]

    Si vede che, mandando \(\varepsilon \to 0^+\), al limite si ottiene una funzione "a tortellino" che si annulla sul segmento \([0,1[\times \{0\}\subset \Omega\).
    Proprio usando questo procedimento di limite si può risolvere il quesito 3.

    D'altra parte, mandando \(\varepsilon \to \infty\), al limite la prima autofunzione \(u_1(\cdot ,\cdot; \varepsilon)\) tende a coincidere con la prima autofunzione di \(-\Delta\) nel semicerchio \(\Omega_\infty := \{(x,y)\in \mathbb{R}^2:\ x^2+y^2<1\ \text{e}\ x<0\}\), che è:
    \[
    u_1(r,\vartheta; \infty)=U_1(r,\vartheta) := c\ \text{J}_1 (j_{1,1}\ r)\ \cos \vartheta
    \]
    ed ha un grafico come il seguente (si è preso \(c=-1\) in quanto il coseno è negativo in \(]\pi/2 ,3\pi/2[\)):

gugo82
"gugo82":
Esercizio:

Nel seguito \(\Omega\) denoterà il cerchio unitario aperto di \(\mathbb{R}^2\), i.e.:
\[
\Omega :=\{(x,y)\in \mathbb{R}^2:\ x^2+y^2<1\}\; ;
\]
inoltre, per fissato \(\varepsilon >0\), il simbolo \(A_\varepsilon\) denoterà l'angolo chiuso appartenente al semipiano \(x\geq 0\) con vertice in \(o=(0,0)\) e racchiuso tra le rette d'equazione \(y=\pm \varepsilon\ x\), i.e.:
\[
A_\varepsilon := \{ (x,y)\in \mathbb{R}^2:\ x\geq 0 \text{ e } |y|\leq \varepsilon x\}\; .
\]

1. Dimostrare che la famiglia di insiemi:
\[
\Omega_\varepsilon := \Omega \setminus A_\varepsilon
\]
converge ad \(\Omega\) nella metrica \(L^1\) ed in quella di Hausdorff quando \(\varepsilon \to 0^+\).

Convergenza \(L^1\).


Convergenza nel senso di Hausdorff.

gugo82
"gugo82":
3. Dimostrare che:
\[
\lim_{\varepsilon \to 0^+} \lambda_1 (\varepsilon) > \lambda_1\; ,
\]
ove \(\lambda_1\) è il più piccolo autovalore del problema:
\[
\tag{2} \begin{cases} -\Delta u = \lambda\ u &\text{, in } \Omega\\
u=0 &\text{, su } \partial \Omega \; .
\end{cases}
\]

Determinazione del primo autovalore e delle relative autofunzioni di \(-\Delta\) in \(\Omega\).

Confronto di \(\lambda_1\) e \(\displaystyle \lim_{\varepsilon \to 0^+}\lambda_1(\varepsilon)\).


"gugo82":
Credo che il risultato abbia anche una sensata "interpretazione fisica", quindi potrebbe essere interessante anche per gli studenti che si dedicano alle applicazioni.

Qui mi addentro in un argomento del quale so quelle poche cose leggiucchiate qui e là nel corso di un paio d'anni, quindi non sono espertissimo.
Gli amici fisici potranno certamente chiarire meglio alcuni aspetti di (e correggere, se necessario) ciò che sto per dire.

Invece, matematicamente parlando, la disuguaglianza \(\displaystyle \lim_{\varepsilon \to 0^+} \lambda_1 (\varepsilon) >\lambda_1\) si può interpretare come segue.
Innanzitutto notiamo che la disuguaglianza può essere riscritta come:
\[
\tag{D} \lim_{\varepsilon \to 0^+} \lambda_1(\Omega_\varepsilon) >\lambda_1 (\Omega)
\]
per evidenziare la dipendenza del primo autovalore di \(-\Delta\) dal dominio di definizione del problema. Ora, si è visto in 1 che, mettendo su \(\mathcal{L}_B\) la metrica \(L^1\) o la metrica di Hausdorff, si ha \(\Omega_\varepsilon \to \Omega\) per \(\varepsilon \to 0^+\); accoppiando questo fatto e la (D) possiamo affermare che il funzionale:
\[
\mathcal{L}_B \ni U\mapsto \lambda_1 (U) \in ]0,\infty[
\]
gode della seguente proprietà:
esistono un \(\Omega\in \mathcal{L}_B\) ed un \(\sigma >0\) tali che, per ogni \(\varepsilon >0\), esiste almeno un \(\Omega_\varepsilon \in \mathcal{L}_B\) per cui:
\[
d_1(\Omega_\varepsilon, \Omega),\ d_H(\Omega_\varepsilon ,\Omega) <\varepsilon \qquad \text{e} \qquad \lambda_1(\Omega_\varepsilon) \geq \lambda_1(\Omega) + \sigma\; .
\]
(In particolare possiamo prendere \(\sigma := \frac{1}{2} (\lambda_1(0^+)- \lambda_1)\).)

Conseguentemente il funzionale \(\lambda_1(\cdot)\) definito su \(\mathcal{L}_B\) non può essere continuo in \(\Omega\) né rispetto alla metrica \(L^1\) né rispetto alla metrica di Hausdorff.

Però, la proprietà precedente ci mostra che \(\lambda_1(\cdot)\) è semicontinuo inferiormente* rispetto ad entrambe le metriche in \(\Omega\), cioè che in generale si ha:
\[
\liminf_{d_1(U,\Omega) \to 0^+} \lambda_1(U)\geq \lambda_1(\Omega) \qquad \text{e}\qquad \liminf_{d_H(U,\Omega) \to 0^+} \lambda_1(U)\geq \lambda_1(\Omega)
\]
e, anzi, si può dimostrare che \(\lambda_1(\cdot)\) è semicontinuo inferiormente in tutto \(\mathcal{L}_B\).

__________
* Ricordo che una funzione \(F:X\to \mathbb{R}\) definita sullo spazio metrico \((X,d)\) è detta semicontinua inferiormente se e solo se:
\[
\liminf_{d(x, x_0)\to 0} F(x)\geq F(x_0)\; .
\]

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