[Analisi] Disuguaglianza tra integrali
Dato [tex]T>0[/tex], sia [tex]f:[0,T]\to\mathbb{R}[/tex] continua e tale che [tex]0\le f(x)\le 1,\,\, \forall x \in [0,T][/tex]. Si provi che:
[tex]\displaystyle\int_0^T tf(t)\,dt \ge \frac{1}{2}\left(\displaystyle\int_0^T f(t)\,dt\right)^2.[/tex]
[tex]\displaystyle\int_0^T tf(t)\,dt \ge \frac{1}{2}\left(\displaystyle\int_0^T f(t)\,dt\right)^2.[/tex]
Risposte
"fireball":
Dato [tex]T>0[/tex], sia [tex]f:[0,T]\to\mathbb{R}[/tex] continua e tale che [tex]0\le f(x)\le 1,\,\, \forall x \in [0,T][/tex]. Si provi che:
[tex]\displaystyle\int_0^T tf(t)\,dt \ge \frac{1}{2}\left(\displaystyle\int_0^T f(t)\,dt\right)^2.[/tex]
Mi auguro non ci siano errori gravi

Va bene. Io ho fatto in un altro modo.
@fireball: Bello questo trucco!
Carinissime e semplici entrambe le soluzioni proposte!
(Tra l'altro, gli approcci di Mathematico e fireball potrebbero essere considerati "duali".)
Ne propongo una terza, un po' più complessa, in cui si usano (praticamente) solo l'uniforme continuità e il passaggio al limite sotto il segno d'integrale.
(Tra l'altro, gli approcci di Mathematico e fireball potrebbero essere considerati "duali".)
Ne propongo una terza, un po' più complessa, in cui si usano (praticamente) solo l'uniforme continuità e il passaggio al limite sotto il segno d'integrale.
Nelle stesse ipotesi fatte da fireball, si caratterizzi il caso d'uguaglianza in:
(*) [tex]$\frac{1}{2} \ \left\{ \int_0^T f(t)\ \text{d} t \right\}^2 \leq \int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t$[/tex].
(*) [tex]$\frac{1}{2} \ \left\{ \int_0^T f(t)\ \text{d} t \right\}^2 \leq \int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t$[/tex].
Scusa, che intendi per "caratterizzare"? Trovare una proposizione tale che questa è vera $\iff$ l'uguaglianza è vera?
Caratterizzare il caso d'ugualianza in una disuguaglianza significa determinare (se esistono) tutte e sole le variabili che verificano tale disuguaglianza con il segno [tex]$=$[/tex].
Quindi il problema è: determinare tutte e sole le funzioni [tex]$f\in C([0,T])$[/tex] con [tex]$0\leq f\leq 1$[/tex] tali che:
[tex]$\frac{1}{2} \ \left( \int_0^T f(t)\ \text{d} t\right)^2 =\int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t$[/tex].
Quindi il problema è: determinare tutte e sole le funzioni [tex]$f\in C([0,T])$[/tex] con [tex]$0\leq f\leq 1$[/tex] tali che:
[tex]$\frac{1}{2} \ \left( \int_0^T f(t)\ \text{d} t\right)^2 =\int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t$[/tex].
Oddio, quanto mi piace la soluzione di Fireball, troppo bellina
tra l'altro quando la lessi, volevo mangiarmi le mani!!
.
Quella di Gugo invece è
, un po' difficile da digerire, ma è proprio forte
. Veniamo ora all'altro esercizio.


Quella di Gugo invece è


"gugo82":
determinare tutte e sole le funzioni [tex]$f\in C([0,T])$[/tex] con [tex]$0\leq f\leq 1$[/tex] tali che:
[tex]$\frac{1}{2} \ \left( \int_0^T f(t)\ \text{d} t\right)^2 =\int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t$[/tex].
Anche io ho trovato quelle due, ma credo sia troppo facile così... Ci dev'essere una $f(x)$ non costante secondo me, altrimenti penso che gugo non l'avrebbe proposto...

Mmm, secondo me di funzioni non costanti non ce ne sono (è una mia opinione e la matematica è fatta di opinioni
, ovviamente è una squallidissima battuta). Forza Gugo, aspettiamo un tuo intervento chiarificatore



"Mathematico":
Quella di Gugo invece è, un po' difficile da digerire, ma è proprio forte
.
Troppi conti, eh?

No, davvero: cosa c'è d'indigesto?
"Mathematico":
[quote="gugo82"] determinare tutte e sole le funzioni [tex]$f\in C([0,T])$[/tex] con [tex]$0\leq f\leq 1$[/tex] tali che:
[tex]$\frac{1}{2} \ \left( \int_0^T f(t)\ \text{d} t\right)^2 =\int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t$[/tex].
Io ne ho trovate due. [...][/quote]
"fireball":
Anche io ho trovato quelle due, ma credo sia troppo facile così... Ci dev'essere una $f(x)$ non costante secondo me, altrimenti penso che gugo non l'avrebbe proposto...
Mi sopravvalutate... Ispirato dalla dimostrazione di fireball, ho fatto gli stessi conticini di Mathematico: ça va sans dire che il risultato è lo stesso.
Visto che non se n'era parlato, ho posto il problema, tutto qui.

Non c'è nulla di indigesto
. E' una bellissima dimostrazione! Per farti capire come la penso:
Questa è la mia dimostrazione.
Questa è la dimostrazione di Fireball
Questa è la dimostrazione di Gugo.
.
O se vogliamo in termini informatici:
E' come se io lavorassi con mathematica.
Fireball con C++
Gugo si esprime in linguaggio macchina

Questa è la mia dimostrazione.
Questa è la dimostrazione di Fireball
Questa è la dimostrazione di Gugo.

O se vogliamo in termini informatici:
E' come se io lavorassi con mathematica.
Fireball con C++
Gugo si esprime in linguaggio macchina

"Mathematico":
Non c'è nulla di indigesto. E' una bellissima dimostrazione! Per farti capire come la penso:
Questa è la mia dimostrazione.
Questa è la dimostrazione di Fireball
Questa è la dimostrazione di Gugo.
.

Però Yakety Sax è troppo forte... La volevo io!

"Mathematico":
O se vogliamo in termini informatici:
E' come se io lavorassi con Mathematica.
Fireball con C++
Gugo si esprime in linguaggio macchina

Uno dei complimenti più bizzarri che abbia mai ricevuto.
Pongo una domanda cui non ho trovato risposta...
Si può mettere la disuguaglianza (*) in forma quantitativa?
***
Spiego la domanda per chi non ha mai sentito questo gergo.
Diciamo di aver provato una disuguaglianza funzionale del tipo:
(a) [tex]$\mathcal{I} [f] \geq \mathcal{J} [f]$[/tex],
in cui [tex]$\mathcal{I} ,\mathcal{J} :X\to \mathbb{R}$[/tex] sono due funzionali definiti sul medesimo spazio di funzioni [tex]$X$[/tex] (nel nostro caso è [tex]$X:=\{ f\in C([0,T]) :\ 0\leq f\leq 1\}$[/tex], [tex]\mathcal{I} [f]:=\int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t[/tex] e [tex]\mathcal{J} [f] =\tfrac{1}{2}\ \lVert f\rVert_1^2=\tfrac{1}{2}\ \left\{ \int_0^T f(t)\ \text{d} t\right\}^2[/tex]), e supponiamo anche di aver caratterizzato il caso di uguaglianza in (a), cioè di aver individuato la classe [tex]$X_0 \subseteq X$[/tex] costituita da tutte e sole le funzioni [tex]$\varphi \in X$[/tex] per cui [tex]$\mathcal{I} [\varphi ]=\mathcal{J} [\varphi ]$[/tex]. Ne consegue che, comunque si fissi [tex]$f\in X\setminus X_0$[/tex], si ha [tex]$\mathcal{I} [f]-\mathcal{J} [f] >0$[/tex].
Parlando approssimativamente, mettere la disuguaglianza (a) in forma quantitativa significa determinare un terzo funzionale [tex]$\mathcal{K} :X\to \mathbb{R}$[/tex] che indichi "quanto" e "come" il funzionale [tex]$\mathcal{I} -\mathcal{J}$[/tex] si discosta da [tex]$0$[/tex] in [tex]$X\setminus X_0$[/tex].
Detto in maniera più rigorosa, il funzionale incognito [tex]$\mathcal{K}$[/tex] deve:
1. stimare dal basso [tex]$\mathcal{I} -\mathcal{J}$[/tex], ossia soddisfare [tex]$\forall f\in X,\ \mathcal{I} [f] -\mathcal{J} [f] \geq \mathcal{K} [f]$[/tex];
2. essere non negativo, cioè verificare [tex]$\forall f\in X,\ \mathcal{K} [f]\geq 0$[/tex];
3. annullarsi solo su [tex]$X_0$[/tex], quindi avere [tex]$\mathcal{K} [\varphi ] =0 \Leftrightarrow \varphi \in X_0$[/tex];
evidentemente, la condizione 1 è quella che ci dice che [tex]$\mathcal{K}$[/tex] misura "quanto" e "come" il funzionale [tex]$\mathcal{I} -\mathcal{J}$[/tex] si discosta da [tex]$0$[/tex] (ossia quanto [tex]$\mathcal{I}$[/tex] si mantiene maggiore di [tex]$\mathcal{J}$[/tex]) in [tex]$X\setminus X_0$[/tex], mentre le condizioni 2 e 3 servono ad evitare che la stima fornita da 1 diventi banale*.
Alcune volte il funzionale incognito [tex]$\mathcal{K}$[/tex] viene determinato nella forma [tex]$\lambda (f)\ \mathcal{J} [f]$[/tex], in cui [tex]$\lambda :X\to \mathbb{R}$[/tex] è tale da verificare le 1-3; in particolare, visto che [tex]$\lambda (\varphi )=0$[/tex] per [tex]$\varphi \in X_0$[/tex], di solito in [tex]$\lambda (f)$[/tex] è presente qualche termine che tiene conto della "distanza" (da definire opportunamente) di [tex]$f$[/tex] dall'insieme [tex]$X_0$[/tex].
In tal caso la versione quantitativa della (a) è:
[tex]$\mathcal{I} [f] \geq (1+\lambda(f) )\ \mathcal{J} [f]$[/tex].
Altre volte, invece, il funzionale [tex]$\mathcal{K}$[/tex] viene fuori abbastanza diverso da [tex]$\mathcal{J}$[/tex] (come nell'esempio in spoiler, in cui compaiono potenze ed altre zozzerie).
__________
* Invero se non fosse soddisfatta la 2, detta [tex]$g\in X$[/tex] una funzione tale che [tex]$\mathcal{K} [g]<0$[/tex], la stima [tex]$\mathcal{I} [g]-\mathcal{J} [g]\geq \mathcal{K} [g]$[/tex] sarebbe inutile in quanto è già noto che [tex]$\mathcal{I} [g]-\mathcal{J} [g] \geq 0$[/tex].
Analogamente se non fosse soddisfatta la 3 e risultasse [tex]$\mathcal{K} [f]=0$[/tex] per qualche [tex]$f\in X\setminus X_0$[/tex], la stima [tex]$\mathcal{I} [f]-\mathcal{J} [f] \geq \mathcal{k} [f]$[/tex] sarebbe banale (in quanto asserirebbe il fatto noto [tex]$\mathcal{I} [f]-\mathcal{J} [f] \geq 0$[/tex]).
Si può mettere la disuguaglianza (*) in forma quantitativa?
***
Spiego la domanda per chi non ha mai sentito questo gergo.
Diciamo di aver provato una disuguaglianza funzionale del tipo:
(a) [tex]$\mathcal{I} [f] \geq \mathcal{J} [f]$[/tex],
in cui [tex]$\mathcal{I} ,\mathcal{J} :X\to \mathbb{R}$[/tex] sono due funzionali definiti sul medesimo spazio di funzioni [tex]$X$[/tex] (nel nostro caso è [tex]$X:=\{ f\in C([0,T]) :\ 0\leq f\leq 1\}$[/tex], [tex]\mathcal{I} [f]:=\int_0^T t\ f(t)\ \text{d} t[/tex] e [tex]\mathcal{J} [f] =\tfrac{1}{2}\ \lVert f\rVert_1^2=\tfrac{1}{2}\ \left\{ \int_0^T f(t)\ \text{d} t\right\}^2[/tex]), e supponiamo anche di aver caratterizzato il caso di uguaglianza in (a), cioè di aver individuato la classe [tex]$X_0 \subseteq X$[/tex] costituita da tutte e sole le funzioni [tex]$\varphi \in X$[/tex] per cui [tex]$\mathcal{I} [\varphi ]=\mathcal{J} [\varphi ]$[/tex]. Ne consegue che, comunque si fissi [tex]$f\in X\setminus X_0$[/tex], si ha [tex]$\mathcal{I} [f]-\mathcal{J} [f] >0$[/tex].
Parlando approssimativamente, mettere la disuguaglianza (a) in forma quantitativa significa determinare un terzo funzionale [tex]$\mathcal{K} :X\to \mathbb{R}$[/tex] che indichi "quanto" e "come" il funzionale [tex]$\mathcal{I} -\mathcal{J}$[/tex] si discosta da [tex]$0$[/tex] in [tex]$X\setminus X_0$[/tex].
Detto in maniera più rigorosa, il funzionale incognito [tex]$\mathcal{K}$[/tex] deve:
1. stimare dal basso [tex]$\mathcal{I} -\mathcal{J}$[/tex], ossia soddisfare [tex]$\forall f\in X,\ \mathcal{I} [f] -\mathcal{J} [f] \geq \mathcal{K} [f]$[/tex];
2. essere non negativo, cioè verificare [tex]$\forall f\in X,\ \mathcal{K} [f]\geq 0$[/tex];
3. annullarsi solo su [tex]$X_0$[/tex], quindi avere [tex]$\mathcal{K} [\varphi ] =0 \Leftrightarrow \varphi \in X_0$[/tex];
evidentemente, la condizione 1 è quella che ci dice che [tex]$\mathcal{K}$[/tex] misura "quanto" e "come" il funzionale [tex]$\mathcal{I} -\mathcal{J}$[/tex] si discosta da [tex]$0$[/tex] (ossia quanto [tex]$\mathcal{I}$[/tex] si mantiene maggiore di [tex]$\mathcal{J}$[/tex]) in [tex]$X\setminus X_0$[/tex], mentre le condizioni 2 e 3 servono ad evitare che la stima fornita da 1 diventi banale*.
Alcune volte il funzionale incognito [tex]$\mathcal{K}$[/tex] viene determinato nella forma [tex]$\lambda (f)\ \mathcal{J} [f]$[/tex], in cui [tex]$\lambda :X\to \mathbb{R}$[/tex] è tale da verificare le 1-3; in particolare, visto che [tex]$\lambda (\varphi )=0$[/tex] per [tex]$\varphi \in X_0$[/tex], di solito in [tex]$\lambda (f)$[/tex] è presente qualche termine che tiene conto della "distanza" (da definire opportunamente) di [tex]$f$[/tex] dall'insieme [tex]$X_0$[/tex].
In tal caso la versione quantitativa della (a) è:
[tex]$\mathcal{I} [f] \geq (1+\lambda(f) )\ \mathcal{J} [f]$[/tex].
Altre volte, invece, il funzionale [tex]$\mathcal{K}$[/tex] viene fuori abbastanza diverso da [tex]$\mathcal{J}$[/tex] (come nell'esempio in spoiler, in cui compaiono potenze ed altre zozzerie).
__________
* Invero se non fosse soddisfatta la 2, detta [tex]$g\in X$[/tex] una funzione tale che [tex]$\mathcal{K} [g]<0$[/tex], la stima [tex]$\mathcal{I} [g]-\mathcal{J} [g]\geq \mathcal{K} [g]$[/tex] sarebbe inutile in quanto è già noto che [tex]$\mathcal{I} [g]-\mathcal{J} [g] \geq 0$[/tex].
Analogamente se non fosse soddisfatta la 3 e risultasse [tex]$\mathcal{K} [f]=0$[/tex] per qualche [tex]$f\in X\setminus X_0$[/tex], la stima [tex]$\mathcal{I} [f]-\mathcal{J} [f] \geq \mathcal{k} [f]$[/tex] sarebbe banale (in quanto asserirebbe il fatto noto [tex]$\mathcal{I} [f]-\mathcal{J} [f] \geq 0$[/tex]).
Lasciate stare, credo sia troppo difficile risolvere quel problema...
***
Ne propongo un altro:
Esercizio:
Sia [tex]$u\in C(\mathbb{R}^N)\cap L^\infty (\mathbb{R}^N)$[/tex]* una funzione radiale, cioè tale che esista [tex]$f\in C([0,+\infty[)\cap L^\infty([0,+\infty [)$[/tex] in guisa che:
[tex]$\forall x\in \mathbb{R}^N,\ u(x)=f(|x|)$[/tex].
1. Dimostrare che se [tex]$u \in L^p(\mathbb{R}^N)$[/tex] allora [tex]$f\in L^p([0,+\infty[)$[/tex].
2. È vero il viceversa?
__________
* Detto per esteso, [tex]$u$[/tex] è continua e limitata in [tex]$\mathbb{R}^N$[/tex].
***
Ne propongo un altro:
Esercizio:
Sia [tex]$u\in C(\mathbb{R}^N)\cap L^\infty (\mathbb{R}^N)$[/tex]* una funzione radiale, cioè tale che esista [tex]$f\in C([0,+\infty[)\cap L^\infty([0,+\infty [)$[/tex] in guisa che:
[tex]$\forall x\in \mathbb{R}^N,\ u(x)=f(|x|)$[/tex].
1. Dimostrare che se [tex]$u \in L^p(\mathbb{R}^N)$[/tex] allora [tex]$f\in L^p([0,+\infty[)$[/tex].
2. È vero il viceversa?
__________
* Detto per esteso, [tex]$u$[/tex] è continua e limitata in [tex]$\mathbb{R}^N$[/tex].
Sinceramente , la prova che ho trovato mi piace davvero poco e non sono nemmeno sicuro che sia esatta, diciamo che è questa dimostrazione è una sconfitta per quanto mi riguarda 

@Mathematico: La tua dimostrazione funziona. 
Infatti non era necessario usare la disuguaglianza di fireball (*) per ottenere il risultato; diciamo che l'esercizio voleva essere uno stimolo ad usare tale disuguaglianza in maniera creativa.
Tuttavia, rivedendo i miei conti, credo di aver fatto troppo alla leggera qualche passaggio...
Spoilerizzo il modo in cui pensavo di procedere.

Infatti non era necessario usare la disuguaglianza di fireball (*) per ottenere il risultato; diciamo che l'esercizio voleva essere uno stimolo ad usare tale disuguaglianza in maniera creativa.
Tuttavia, rivedendo i miei conti, credo di aver fatto troppo alla leggera qualche passaggio...
Spoilerizzo il modo in cui pensavo di procedere.
Cazzarola!! Bellissima soluzione Gugo. Ho sballato completamente la generalizzazione della disuguaglianza di Fireball ( d'ora in poi diventerà la disuguaglianza di Fireball-Gugo
). Prendevo per esponente [tex]\frac{p+1}{p}[/tex], non chiedermi perchè, imperterrito facevo i conti con quella frazione, e naturalmente avevo tutti gli esponenti sballati. Effettivamente era molto facile,
, ma a volte le cose facili, sono impossibili per me. Peccato 
PS: l'ultima parte non mi è chiarissima, sarà l'ora. Oggi pomeriggio tornerò a dare uno sguardo
. Buonanotte, anzi no, buongiorno



PS: l'ultima parte non mi è chiarissima, sarà l'ora. Oggi pomeriggio tornerò a dare uno sguardo

