Crisi delle borse ed immissione liquidità

itpareid
Scusate la mia ignoranza, ma perchè in periodi di crisi delle borse (come questo) una banca centrale immette liquidità sul mercato?

Risposte
Cheguevilla
Ahahah, non male i link di SnakePlinsky.
Bello questo.

Caro SnakePlinsky, a questo punto è inevitabile il riferimento ad un altro grande "guru tuttologo" del nostro amato Paese: Maurizio Blondet.
Cercare per credere.
E pensare che anche su questo forum ci sono persone che lo riportano come fonte attendibile.

Non credo che oserebbero tassare i capital gain.
Che erano già tassati, al 12,5%.
Eppure, è stano come il meraviglioso governo Berlusconi non abbia pensato a tassarlo... :-D
Ancora più strano che la fazione avversa alla tassazione sul capital gain e la riduzione delle tasse sui cc fosse la stessa per cui parteggia l'egregio Benetazzo.

Da Prodi mi aspetto anche un congelamento dei depositi bancari, col permesso di ritirare dai propri conti correnti solo 200 euro la settimana.
AHAHAHAH

Scusa SnakePlinsky, ma tu in un altro post parlavi di parzialità e oggettività?
In Italia?
AHAHAHAH
Quindi sarà solo per puro caso che il proprietario del giornale che pubblicò questa intervista sia in qualche modo, alla lontana, imparentato con un personaggio politico in particolare...
Scusatemi, non riesco a non ridere, ma vi assicuro che sono serio.
:smt043 :smt044
Vi prego, moderate il moderatore.
AHAHAH
:smt082

_admin
Ti prego Che non tornare a parlarci male di Berlusconi e della destra.
Restiamo, se possibile, sul tema dell'immisione di liquidità.

Cheguevilla
Hai ragione Antonio, torniamo in tema.
Suggerisco questo articolo.
A mio parere è interessante, anche se a tratti un po' "tecnico".
In generale, conferma quanto detto in precedenza sulle differenze tra il sistema americano e quello europeo.

pierfraxxxx
Una riflessione:
hanno prestato dei soldi, se la borsa non risale stiamo peggio di prima....

Cheguevilla
La risposta alla domanda di Benetazzo non si è fatta attendere.
Da queste cose, si dimostra subito quanto la nostra classe politica sia inadeguata e "piccola".
Da una parte la sinistra sbaglia, nel senso che prima di fare esternazioni, dovrebbe aver chiaro che decisione intende prendere realmente. Errori simili sono una delle cause più grandi della perdita di fiducia da parte dell'elettorato.
Dall'altra, la destra si attacca a qualsiasi cosa pur di andar contro la sinistra; Matteoli, ad esempio, fa un'affermazione piuttosto ridicola: Spero che sulla tassazione del risparmio - ha avvertito Matteoli - il governo Prodi ci ripensi e che Prodi chiarisca al più presto: diversamente faremo una grande battaglia in Parlamento. Gli italiani hanno notoriamente una forte propensione al risparmio. Non possono essere colpiti. Anche perchè si rischia di far sì che si ripresenti il fenomeno della fuga all'estero dei capitali.
Mi spiace che il buon Matteoli, già ministro, non sappia che le rendite finanziarie siano, di fatto, un reddito improduttivo che non favorisce lo sviluppo. Si potrebbe parlare a lungo dell'argomento.
Per quanto riguarda il fenomeno della fuga all'estero dei capitali, la situazione è identica a quella della fuga dei cervelli: la tassazione delle rendite finanziarie in Italia è la più bassa dell'intera unione europea, addirittura meno della metà di molti paesi.
La verità è che chi sceglie di investire all'estero lo fa perchè la produttività è maggiore, non per una questione fiscale.
La piccola Italia si dimostra anche per il fatto che chiunque, in quanto personaggio "pubblico", debba dire la sua. Ad esempio Angeletti, non ha dimostrato, finora, di comprendere molto di ciò che ha detto.
Aggiungo un particolare confronto.
- lavoratore del settore produttivo (impiegato, operaio, artigiano...): reddito lordo da lavoro tassato ad un'aliquota media del 30%.
- speculatore immobiliare/finanziario: il reddito è tassato al 12,5%.
Forse Angeletti, come Matteoli, farebbe bene a riflettere. O a dire palesemente a tutti quale sia, tra le due, la parte che intendono difendere.
Particolare per i piccoli risparmiatori: l'aliquota del 12,5% si applica solo sull'interesse percepito, plusvalenza derivante da cessione ad un prezzo superiore a quello di acquisto, dividendi (entro una certa quantità), non sul capitale investito.
Se investo 100, al tasso del 10%, dopo un anno mi ritrovo 108,75.
Particolare la reazione della sinistra estrema che costruisce un castello sul nulla, riuscendo a porsi contro un provvedimento fortemente di sinistra.
Questa è la piccola Italia, quella descritta da SnakePlinsky e da Maxos, in cui il tifo viene prima della ragionevolezza.

pierfraxxxx
Ciao Che, il problema è complessissimo ed irrisolvibile, la maggior parte degli italiani non sono speculatori finanziari, sono sono piccoli pesci in un mare pieno di squali, piccoli pesciolini che provano a farsi qualche soldino in più sudando e pure tanto, già, provano ma magari neanche ci riescono.

La speculazione finanziaria è un lavoro a tempo pieno solo per pochi.

Facessero le aliquote anche per i redditi finanziari!!!

Complesso? Si, ma giusto!

Cheguevilla
Vero pierfraxxxx.
Non metto in dubbio che sia complesso.
Ma parlamentari e politici vari non prendono lo stipendio che prendo io...
Sinceramente, non vedo lo scandalo nell'adeguamento delle aliquote a quelle dell'unione europea.
Non vedo inoltre che impatto possa avere una simile manovra sul piccolo risparmiatore. A conti fatti, si tratta di pochi euro all'anno.
Le cose cambiano radicalmente per chi invece fa del risparmio e della speculazione un reddito.
Si, la soluzione sarebbe semplice: un'imposta a scaglioni. Chi mai sarebbe contrario?
E non tiriamo fuori la scusa della fuga dei capitali, è ridicola.
Sinceramente, preferireste investire in Telecom o in BT?
In Alitalia o in Lufthansa?
La scelta è dettata dal regime fiscale o da qualcos'altro?
Vogliamo vedere qual è la cosa che costa un sacco di soldi al piccolo risparmiatore, al normale lavoratore che suda il salario?
Quanto costa mantenere aperto un conto corrente in Italia?

_admin
http://www.soldionline.it/a.pic1?EID=19012
Che ve ne pare di questa riflessione sul gioco dei tassi che variano?

pierfraxxxx
..mah, i tassi ora variano per i subprime, eppure si poteva evitare questa voglia di rischiare e prestare per farsi ridare da chi non può.
Ma tutti gli affari sono un rischio in fondo e si diventa ricchi più con fortuna e coraggio che per intelligenza.

Ma l'economia mondiale ha voglia di nuovi record e anch'io ci spero tanto.;)

Steven11
Mi viene un'altra domanda da porvi.
Ho sentito che in questi giorni anche la banca centrale giapponese è impegnata a immettere e ritirare molti miliardi di yen sui mercati.
Perchè questo, se la crisi dei mutui è problema degli Stati Uniti?
Cosa centra Tokyo con i suoi yen, in definitiva?
Grazie,
Stefano

SnakePlinsky
Mi viene un'altra domanda da porvi.
Ho sentito che in questi giorni anche la banca centrale giapponese è impegnata a immettere e ritirare molti miliardi di yen sui mercati.
Perchè questo, se la crisi dei mutui è problema degli Stati Uniti?
Cosa centra Tokyo con i suoi yen, in definitiva?
Grazie,
Stefano


Atttenzione
la banca centrale giapponese è impegnata a immettere e ritirare molti miliardi di yen sui mercati


La liquidità è immessa nel sistema bancario, non nei mercati azionari. Dico questo perchè ai profani può apparire che la BOJ sostenga i corsi azionari. Anche se questo è l'effetto, la boj agisce sul sistema bancario, come tutte.

Sta ritirando liquidità perchè ne ha fornita troppo, visti i tassi di interesse allo 0,5%. Negli Usa i tassi sono al 5%, la fed può permettersi quello che la boj non può. Infatti la boj ha dovuto riassorbire.

Cosa centra Tokyo con i suoi yen, in definitiva?


Poco, il problema non è l'influenza sull'economia reale, ma le conseguenze finanziarie. "Tensione di liquidità" è la parola magica. La banca può essere sana, ma se in un certo momento mancano soldi in cassa, e un per esempio un derivato richiede un riadeguamento dei margini, ma appunto mancano momentaneamente i soldi per l'operazione, e nessuno glieli presta (poichè non c'è liquidità disponobile nel sistema bancario), può esserci il fallimento della banca. E un fallimento può provocarne a catena altri.

Steven11
"SnakePlinsky":
La liquidità è immessa nel sistema bancario, non nei mercati azionari. Dico questo perchè ai profani può apparire che la BOJ sostenga i corsi azionari. Anche se questo è l'effetto, la boj agisce sul sistema bancario, come tutte.

Ok.
Scusa per l'imprecisione, ma ho riportato ciò che ho trovato scritto su un trafiletto trovato su "Yahoo! Finanza" (la prima cosa capitata)
La Banca del Giappone ha preannunciato oggi il riassorbimento di 300 miliardi di yen (quasi due miliardi di euro) che aveva immesso sui mercati la settimana scorsa per far fronte alle conseguenze della crisi dei mutui facilitati americani


"SnakePlinsky":
Poco, il problema non è l'influenza sull'economia reale, ma le conseguenze finanziarie. "Tensione di liquidità" è la parola magica. La banca può essere sana, ma se in un certo momento mancano soldi in cassa, e un per esempio un derivato richiede un riadeguamento dei margini, ma appunto mancano momentaneamente i soldi per l'operazione, e nessuno glieli presta (poichè non c'è liquidità disponobile nel sistema bancario), può esserci il fallimento della banca. E un fallimento può provocarne a catena altri.

Va bene, ma io ancora non ho afferrato una cosa.
Perchè questo disagio si è riflettuto anche sul Giappone (e non in qualsiasi altro paese), che quindi deve immettere liquidità?
Anche i giapponesi sono debitori insolventi?

Grazie per le delucidazioni.
Stefano

SnakePlinsky
Ok.
Scusa per l'imprecisione, ma ho riportato ciò che ho trovato scritto su un trafiletto trovato su "Yahoo! Finanza" (la prima cosa capitata)


Tranquillo è colpa dei media, mai fidarsi dei giornalisti (soprattutto dei giornalisti finanziari ;-) )

Va bene, ma io ancora non ho afferrato una cosa.
Perchè questo disagio si è riflettuto anche sul Giappone (e non in qualsiasi altro paese), che quindi deve immettere liquidità?
[quote]Anche i giapponesi sono debitori insolventi?


Considera innazitutto che basterebbero poche banche esposte con un derivato. In momenti di crisi il mercato si muove molto, sia azionario sia del credito, per cui un derivato, che quasi saempre comporta un effetto leva elevato, può fare grossi danni. Ogni giorno si rifanno i conti sui margini: si paga cash o si riceve cash. Se la banca non ha i soldi, e magari il giorno dopo il mercato fosse girato al contrario con grosse vincite, non importa. Senza soldi si va a casa (verso il fallimento). Quindi liquidità aiuta anche qui.

Nel mondo globalizzato dei capitali, un pò tutti sono esposti, anche se non molto come nel caso del giappone. Anche in europa alcuni istituti erano esposti direttamente.

Anche i giapponesi sono debitori insolventi?
[/quote]

No, anzi: un giapponese piuttosto che essere insolvente preferisce il suicidio :-D

Il vero problema è il panico che può svilupparsi in queste situazioni: anche una piccola notizia di difficoltà di una banca giapponese può scatenare situazioni imprevedibili, una crisi di liquidità sistemica: in sostanza nessuno presta più i soldi (visto che molti possono fallire -> non possono restituire)

Ora non ho gli ordini di grandezza di quale sia la reale esposizione delle banche giapponesi verso i subprimer usa, notiamo che tradizionalmente il giappone investe abbastanza in titoli usa, ma non tanto come la cina.

Il nocciolo della questione è questo: quando c'è possibilità che molti falliscano, si trova poca gente disposta a prestare denaro.
Per questo le b centrali devono rassicurare.

Semplice, no. ;-)

Steven11
Semplice, no

Fino adesso si, grazie :D
Se la banca non ha i soldi, e magari il giorno dopo il mercato fosse girato al contrario con grosse vincite, non importa. Senza soldi si va a casa (verso il fallimento).

Dimmi una cosa, ma se una banca x chiude, è una tragedia così grande?
Forse non mi rendo conto della gravità della situazione.. :?

Grazie ancora.

GiovanniDalleBandeNere

Dimmi una cosa, ma se una banca x chiude, è una tragedia così grande?
Forse non mi rendo conto della gravità della situazione.. :?

Grazie ancora.


La grande tragedia (oltre per tutti quelli che avevano un conto in quella banca) è nel fatto che così viene a mancare la fiducia nel sistema bancario, con conseguente crollo di fiducia dei consumatori e crollo potenziale di tutte le banche.
Occorre ricordare che le banche non posseggono realmente il denaro contabilizzato nei conti correnti dei clienti: se solo il 10% dei clienti andasse in banca a chiedere tutti i soldi e chiudere il conto, il sistema bancario probabilmente crollerebbe di schianto.

Una cosa invece non capisco della domanda iniziale (sulla immissione di liquidità): perché viene associata questa immissione delle banche centrali con il controllo dell'inflazione? Non vi sembra che vi sia una sproporzione nei numeri?
[/quote]

Cheguevilla
Un primo problema è quello della mancanza di fiducia, come detto da GiovanniDalleBandeNere.
Secondariamente, le banche hanno parecchi prestiti incrociati (cosa proibita con le azioni). L'espansione della crisi rischia di essere molto rapida se lasciata incontrollata, inoltre rischia di diventare presto incontrollabile.

Sulla sproporzione dei numeri relativi all'inflazione, potresti avere ragione se la cosa si chiudesse qui.
Sinceramente, io non ne sono sicuro, né conosco qualcuno che sia ragionevolmente sicuro di qualcosa (a parte il buon Benetazzo che prevede la fine del mondo in tempi brevi).

GiovanniDalleBandeNere
"Cheguevilla":

Sulla sproporzione dei numeri relativi all'inflazione, potresti avere ragione se la cosa si chiudesse qui.

Io in realtà mi riferivo alla sproporzione dei numeri riferiti alla crescita annuale della massa monetaria (che la BCE dovrebbe controllare per tenere sotto controllo l'inflazione) e alla iniezione di liquidità della BCE in agosto (argomento originario del post).
In particolare, mi sembra sproporzionato un aumento annuale della massa monetaria sopra al 10% (come negli ultimi anni) con un PIL al 2-3% (la quantità di soldi in giro dovrebbe corrispondere alla "quantità" effettiva di beni e servizi da acquistare con quei soldi; mettere soldi in più vuol dire fare esplodere l'inflazione; o no?) ed una inflazione al 2%.
Oltre a ciò, l'aumento di massa monetaria dal gennaio 2006 al gennaio 2007 è di circa 50 miliardi di €; ora sembra che in agosto la BCE abbia immesso nel circuito delle banche 200 miliardi di €.
I conti, almeno a me, non tornano.

A meno che, tutta quella liquidità non serva ad alimentare certi giochi sporchi.

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