Crisi delle borse ed immissione liquidità

itpareid
Scusate la mia ignoranza, ma perchè in periodi di crisi delle borse (come questo) una banca centrale immette liquidità sul mercato?

Risposte
Cheguevilla
Il problema non è la crisi delle borse, ma il rischio di insolvenza.

SaturnV
Rischio di insolvenza da parte dei risparmiatori che hanno acceso mutui subprime senza la necessaria copertura?

Fabio

Marvin1
Io non ho capito la domanda di itpareid

SaturnV
Sì la domanda di itpareid me la sono fatta anche io.
In questi giorni di indici negativi in tutte le borse, i giornali non fanno altro che dire che "La Federal Reserve ha immesso nel sistema liquidità per [...] dollari".
Ma cosa significa? Che la banca centrale "finanzia" la borsa in deficit?

Fabio

SnakePlinsky
Allora per prima cosa diamo meno retta ai giornalisti finanziari, che se fanno i giornalisti finanziari significa non potevano fare di meglio ;-) . Spesso usano termini gergali che sono fuorvianti.

In questi giorni di indici negativi in tutte le borse, i giornali non fanno altro che dire che "La Federal Reserve ha immesso nel sistema liquidità per [...] dollari".
Ma cosa significa? Che la banca centrale "finanzia" la borsa in deficit?


Questa è l'idea che lo spettatore può farsi... non è così.

Provo a spiegarmi in termini semplici.

Negli USA si è molto ingrandita una fascia di debitori, debitori diciamo rischiosi, che con debito facile hanno acquisito molti beni, soprattutto case, dando un impulso importante all'economia. Ricordiamo che il consumatore americano è il più indebitato al mondo.
Ora cosa si è deciso di fare? Visto che tali debiti sono rischiosi, sono anche più remunerativi. Quindi alcune banche (non tutte, alcune) hanno deciso di assumersi questi debiti rischiosi, detti appunto "subprime"(dopo cartolarizzazione, ma questo a voi non interessa) pensando di guadagnarci molto cosa che è anche avvenuta.

Ma come ogni cosa rischiosa, c'è appunto la possibilità che vada male. E così è avvenuto. Alcuni debitori subprime cominciano ad essere insolventi, ed ecco che queste banche che avevano in portafoglio questi debiti cominciano ad avere problemi di liquidità (poichè i debitori non pagano). Problemi di liquidità significa poter concedere meno pestiti, oltre al fallimento della banca nei casi più estremi.

Come tutti sanno mano prestiti, se generalizzato a livello di sistema (la cosidetta "stretta creditizia" o "credit crunch") significa un rallentamento dell'economia ( i consumatori si indebitano di meno ->consumano di meno; le imprese si indebitano di meno -> producono di emno).

Ora accade anche che la borsa attualizza tutto, per cui: (la possibilità di stretta creditizia ->rallentamento dell'economia ->diminuzione degli utili delle società quotate) + (fallimenti e tensioni di liquidità nelle banche) = borsa che scende. Aggiungiamo un pò di riflessività e la borsa scende più del dovuto. Ma la borsa che scende troppo è un problema anche per l'economia reale (ancora un pizzico di riflessività). In economia tutto è concatenato.

Comunque il crollo della borsa è un effetto, non una causa. Ma può trasformarsi in ulteriore causa di crisi, se c'è panico.

La Fed (e bce) allora per scongiurare una crisi, che avrebbe anche poco senso, cosa fà? Immette ulteriore liquidità, ovvero concede prestiti alle banche per un ammontare superiore a quello precedente, in modo da scongiurare i possibili fallimenti a catena di banche o anche una stretta creditizia. In un secondo tempo diminuisce i tassi di inteesse, cosa che dà una boccata di ossigeno sia alle banche sia all'economia.

E per ultimo ricordiamoci sempre che la Fed non agisce mai direttamente sui mercati azionari, almeno non ufficialmente ;-)

Spero di essere stato comprensibile. Saluti

Fioravante Patrone1
"SnakePlinsky":
Allora per prima cosa diamo meno retta ai giornalisti finanziari, che se fanno i giornalisti finanziari significa non potevano fare di meglio ;-)

:heart:



"SnakePlinsky":
Spero di essere stato comprensibile. Saluti

che dire? ti promuovo (retrocedo?) immediatamente a mio giornalista finanziario :-D

seriamente, complimenti per la sintesi e la chiarezza!

Steven11
Complimenti alcne da parte mia per la chiarezza, volevo saperne giusto di più.

Mi hai fatto venire in mente il gioco della patata bollente, ricordi fanciulleschi...
In questo caso il problema (il debito, ovvero la patata) viene accollato a vicenda
cittadino->banca->banca creditrice subprime->banca centrale.

Mi chiedo: c'è un limite che la banca centrale può reggere per scongiurare la crisi, e come fa poi a recuperare i soldi dati in concessioni alle "subprime" se la crisi perdura?

Ciao e grazie.

Fioravante Patrone1
Aggiungo anch'io una domanda/considerazione.

Se:
la banca A ha "fatto la furba" accollandosi questi mutui rischiosi
la banca B si è comportata saggiamente
la "liquidità" spero non sia data solo ad A.


Comunque, c'è l'aspetto di "moral hazard" (a dire il vero, non mi è chiaro se il temine sia appropriato in questo contesto) di cui parla Stiglitz: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... rica.shtml

itpareid
prima di tutto grazie per la più che esauriente spiegazione!
poi...
"SnakePlinsky":

...In un secondo tempo diminuisce i tassi di inteesse, cosa che dà una boccata di ossigeno sia alle banche sia all'economia...


vuol dire che se devo contrarre un mutuo mi conviene aspettare ancora un po'? :-D

Cheguevilla
Fioravante, la liquidità è un prestito, viene dato a chi ne ha bisogno e comunque non al primo che passa a chiedere.

+Steven+ Il limite c'è anche se non è demarcato con precisione. La continua immissione di moneta ne comporta una svalutazione sempre maggiore. Un esempio storico di ciò è stato quello che è accaduto in Germania durante la Repubblica di Weimar. Oppure, quello che sta accadendo in Iran negli ultimi anni.

D'altra parte, gli interventi regolatori sui tassi di interesse non sono mai univocamente identificabili.
La diminuzione dei tassi di interesse comporta una boccata d'ossigeno, ma rischia di essere pericolosa nel senso che potrebbe invogliare qualcuno a investimenti rischiosi, dettati dal basso costo del denaro.
La crisi del 29 sarebbe potuta essere evitata o quantomeno alleggerita se il rialzo dei tassi di interesse ci fosse stato qualche mese prima.
Tuttavia, si era nel pieno ottimismo e nessuno voleva credere che potesse piovere anche nel paese dei balocchi.
In situazioni come questa, si comprende l'importanza di una politica monetaria, ma non solo, comune a livello europeo.

SnakePlinsky
Sono contento di essere stato chiaro.

Personalmente vedo che meno la materia è complicata o meno si è preparati e più si parla in modo gergale e complicato.

Fate caso che i commercialisti (in italia anche gli avvocati) parlano in modo incomprensibile, la materia essendo semplice (addizzioni e moltiplicazioni, anche se in partita doppia). Chiara strategia per porre barriere all'entrata...

Mi hai fatto venire in mente il gioco della patata bollente, ricordi fanciulleschi...
In questo caso il problema (il debito, ovvero la patata) viene accollato a vicenda
cittadino->banca->banca creditrice subprime->banca centrale.

Mi chiedo: c'è un limite che la banca centrale può reggere per scongiurare la crisi, e come fa poi a recuperare i soldi dati in concessioni alle "subprime" se la crisi perdura?


Allora: la banca centrale non ha problemi a recuperare i soldi dati, poi anche se non li recupera non importa: a lei basta far partire le stampe e di soldi ne ha finchè vuole. :-D
Il problema della banca centrale non sono i soldi, ma l'inflazione. Essendo un'istituzione che ha come obiettivo primario la gestione dell'inflazione, detto brutalmente, alla fed non interessa perdere soldi, ma interessa il contenimento dell'inflazione. Altro obiettivo della fed è la crescita economica. Se ritiene sia in pericolo la crescita a causa di una crisi, è disposta a pagare inflazione per scongiurarla.

Se si immette liquidità aumenta l'inflazione (per definizione, ma in questo caso non è che l'inflazione aumenta per quei pochi soldi che ha concesso alle banche), ma più importante se si abbassano i tassi aumenta l'inflazione.

Ora si vede che la fed ha pensato che questa crisi poteva essere più grave per l'economia del rischio inflattivo: così ha diminuito i tassi. (costatazione del fatto che i tassi sono più importanti della liquidità occasionale basta vedere come hanno reagito le borse agli aumenti di liq. e alla diminuzione dei tassi: quasi indifferenza nel primo, +2% nel secondo caso)

Aggiungo anch'io una domanda/considerazione.

Se:
la banca A ha "fatto la furba" accollandosi questi mutui rischiosi
la banca B si è comportata saggiamente
la "liquidità" spero non sia data solo ad A.


Invece hanno bisogno di liquidità proprio le banche più esposte, ma come detto la paura della crisi è stata più forte del fatto di non favorire un moral hazard, che esiste sempre nella speculazione...

Mi hai fatto venire in mente il gioco della patata bollente, ricordi fanciulleschi...
In questo caso il problema (il debito, ovvero la patata) viene accollato a vicenda
cittadino->banca->banca creditrice subprime->banca centrale.


lo schema è più esatto così così: cittadino usa->banca->banca creditrice subprime->banca centrale-> CITTADINI, perchè l'inflazione colpisce i ceti a reddito fisso, e anche : banca centrale usa-> CITTADINI DEL MONDO a causa della supremazia del dollaro, e anche: cittadino usa->banca->banca creditrice subprime->banche e organismi stranieri.

Ovviamente l'aumento di inflazione per ora sarà poco, fatto sta che ogni aumento di liquidità trasferisce valore da chi ha reddito fisso a chi ha reddito variabile.

vuol dire che se devo contrarre un mutuo mi conviene aspettare ancora un po'?


Magari... personalmente non penso ci sarà una nuova diminuzone, ma "verba volant": per chi è interessato a sapere quale sarà il tasso di interesse tra 2, 3, 5, n mesi consiglio di guardare la curva per scadenze dei tassi di interesse, si trova sui quotidiani finanziari o su molti siti internet. Dice tutto.

Cheguevilla
itapareid, come dice SnakePlinsky, non si può dire niente a priori, ma non credo, sinceramente, che sia il momento migliore.
In questo senso, un paese protettivo come l'Italia, potrebbe alzare il livello di garanzie richieste per l'accesso ai mutui, il che a sua volta potrebbe causare una riduzione della domanda di beni immobili ed un possibile ribasso nel valore degli immobili stessi.
Nel mio piccolo, mi auguro che sia così, visto che sto cercando casa ma, senza un mutuo, non saprei con che soldi comprarla, quindi siamo punto a capo... :(

_admin
Mi pare che abbiamo acquistato (nel forum) uno che di economia reale se ne intende. Devo dire anchio che ero mi è più chiaro che sentirlo solo al TG e su qualche articolo di giornale.
Come al solito il problema è che l'informazione reale non si riesce a dare. Un po' tutti, quindi non parlerei di informazione manovrata, ... un po' tutto ci assumiano un condizionamento 'didattico' o di 'buoni propositi' per cui alcune cose si preferisce non dirle.
In relatà non fa niente se c'è un 10% di cittadini che comprano più di quanto possano permettersi, apparentemente possiamo tutti spendere di più, perché di telefonini più se ne vendono e meno costano. Il restante 90% di cittadini (mi sembra molto ottimistico) pagherà per loro, in un modo o nell'altro. Nel frattempo banche e industrie si arricchiscono, a parte qualcuno che di tanto in tanto di rimette le penne.

Fioravante Patrone1
"Admin":
abbiamo acquistato (nel forum) uno che di economia reale se ne intende

e, parlando di economia reale, potresti anche aggiungere che è stato acquistato a gratis

_admin
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... colo=12941
A questo proposito segnalo un articolo della Cassandra di turno

Certo, la gente si è indebitata per comprarsi una modestissima prima casa facendo salti mortali con i mutui e gli stati danno soldi alle banche (gli speculatori di turno) per coprirsi dalle insolvense. Chi coprirà i debiti di chi ha chiesto un mutuo di 100.000 euro per acquistare una casa di 200.000 che poi ha pagato realmente 300.000 più le spese di adeguamento e che probabilmente si vedrà costretto a rivendere probabilmente a 100.000?

Cheguevilla
Antonio, non me ne volere, ma trovo quell'articolo agghiacciante sotto molti punti di vista.
In primo luogo, si fa una comparazione con la crisi del 29 che è completamente fuori portata, dal momento che le cause scatenanti sono radicalmente diverse.
Ricordo che nel 29 vi fu un eccesso di ottimismo e quindi un eccesso di investimenti che ha portato alla sovraproduzione. Quindi, per farla breve, il sistema industriale ha prodotto 100 riuscendo a vendere solo 35.
Naturalmente, se il sistema industriale, che allora era una parte consistente del PIL, è in crisi, tutto il sistema produttivo crolla.
Al contrario di allora, oggi il sistema produttivo è sano. Quantomeno, non ravvedo punti in comune tra le due cose.

In generale, alcune affermazioni sono alquanto ridicole e mi ricordano un linguaggio da urlatore populista simile a quello usato da alcuni personaggi noti ai frequentatori del forum.

alla faccia di tutti quei cosidetti economisti laureati in prestigiose università fabbriche di cloni replicanti che davano il ricorso al debito a bassi tassi di interesse come la linfa della globalizzazione.
Questo dimostra chiaramente che il soggetto non ha frequentato una facoltà di economia. Questa affermazione supera di gran lunga la soglia del ridicolo.

Le differenze sostanziali le possiamo anche individuare sulle diverse dinamiche di escussione del sistema giudiziario anglosassone rispetto a quello europeo, qualche mese in USA contro qualche anno in Europa, in Italia addirittura anche cinque !
L'autore fa riferimento a tempi di recupero del debito, ma non alla facilità con cui i mutui vengono erogati nei due paesi e con quali garanzie di copertura.

Per tale considerazione questa volta ad essere profondamente esposte oltre ai mutuatari ed investitori ci sono anche le stesse banche, i cui patrimoni in questi ultimi quattro anni si sono sempre più spesso cristallizzati: basta molto poco adesso per compromettere la loro solidità. E se il sistema bancario vacilla, quello industriale (stretto ad esso da un cordone ombelicale) e tutt'altro che rincuorante. Non penso che ci siano molte soluzioni: semplicemente stiamo andando incontro all'implosione del sistema turbocapitalistico in cui il solo ricorso al debito ha consentito il sostentamento dei consumi. Per questo motivo il sistema non è sano, quanto stramaledettamente marcio ed allo stadio terminale: un conto è spendere perchè si è risparmiato negli anni precedenti, un altra cosa è continuare a consumare ed acquistare beni di consumo perchè qualcuno presta il denaro facilmente.
Questa frase è patetica.
Parte da una considerazione sostanzialmente corretta, ovvero che le banche sono direttamente collegate al sistema industriale e che la loro stabilità è necessaria per la stabilità del sistema industriale. Poi dice che è sbagliato emettere liquidità per salvare le banche.
Infine, fa un po' di confusione per quello che riguarda il credito al consumo: come già detto in altri post, è una cosa assolutamente negativa che si sta diffondendo, anche per merito di uno spot televisivo assai infelice e da alcune politiche attuate dal precedente governo, ma la sua diffusione nel sistema economico europeo è assai minore a quella del sistema americano. Credo che Inghilterra e Francia possano costituire una lieve eccezione.
Ma l'autore si toglie in fretta dai problemi e dice di non vedere molte soluzioni, oltre a dire che l'unico risultato possibile sia l'implosione del sistema.
Così è facile. Mi ricorda qualcuno...

Possiamo convenire quindi che iniettare liquidità nel sistema significa dare denaro ad una ristretta elite di banche in momentanea difficoltà finanziaria a discapito del resto del mondo in modo tale che non si abbia una percezione immediata di questa operazione. Il tutto è alquanto scandaloso in quanto anzichè creare denaro (dal nulla) per aiutare chi ha contratto un debito per l'aquisto della prima casa (di fatto il debitore con un bisogno sociale primario), si preferisce sostenere e supportare il sistema bancario (quindi il creditore con una finalità puramente speculativa) il quale si trova in difficoltà perché il debitore a fatica riesce a restituire il denaro preso a prestito. A mio modo di vedere, l’unico rischio reale che corre veramente il sistema bancario è quello di una rivoluzione popolare.
Ma qui si arriva al fulcro del ridicolo.
Ad esempio, il denaro non si crea "dal nulla".
Se bastasse creare denaro dal nulla, sarebbe sufficiente che le banche creassero ogni mese uno stipendio per tutte le persone del mondo ed ecco che avremmo risolto il problema della povertà!
Naturalmente, qualcosa non funziona in questo discorso...
Sul perchè le banche centrali "preferiscano" dare liquidità alle banche, l'autore sprofonda.
Sarei curioso di vedere i debitori insolventi andare alla BCE a chiedere un prestito.
La mia paura è che l'autore abbia inteso che la BCE "regali" i soldi alle banche in difficoltà.
Questo denoterebbe un'ignoranza economica spaventosa, più che sufficiente a dimostrare la totale insussistenza delle sue "tesi".
Sul motivo di questa "scelta" (mentre scrivo, mi viene da ridere) è già stato ampiamente spiegato da SnakePlinsky:
"SnakePlinsky":
Comunque il crollo della borsa è un effetto, non una causa. Ma può trasformarsi in ulteriore causa di crisi, se c'è panico.
Il punto è evitare la "corsa agli sportelli" che qualche Eugenio Benetazzo qualsiasi potrebbe suggerire in preda alla follia.

_admin
Antonio, non me ne volere

E perché?
Non entro più di tanto nel merito non mi ritengo competente. Mi interessa solo l'andamento della borsa. D'altra parte credo che sia l'unica cosa che interessi a tutti. Nessuno teme che accadrà niente di più che un crollo delle borse.
A ogni crollo ovviametne si trova sempre la Cassandra di turno.
Staremo a vedere.
Certo tutta questa voglia di dire che va tutto bene e queste iniezioni delle banche centrali fanno pensare che il problema non è semplice.
Se scatta il panico negli investitori sarà dura, a maggior ragione quando scatterano tutti i segnali di uscita o di short sui trading system automatici.
Si sa che le banche italiane, soprattutto per via delle recenti acquisizioni sono ultravalutate. Probabilmente ci sono ancora acquisizioni da fare e c'è interesse a mantenere i prezzi alti ... ma se questo difficile equilibrismo non reggesse e se si cominciasse a tenere presente il valore reale delle piccole banche italiane credo che sarebbe un casino.
Da quel che si dice in giro "state liquidi se potete" credo che ci sia poca voglia degli investitori a comprare su questi prezzi.

Cheguevilla
Il crollo delle borse è possibile ma anche assai imprevedibile.
Il pericolo più grande non è la crisi in sé, ma il possibile scatenarsi del panico, cosa che le banche centrali devono cercare di evitare in ogni modo, in fondo quello è il loro lavoro.
Per quanto riguarda la liquidità, è una scelta strategica di breve periodo, poichè avere molta liquidità è costoso per una banca, in termini di costo opportunità.
Credo comunque che in Italia il problema della liquidità non sia imminente.

Fioravante Patrone1
dal "Giornale" del 19 marzo 2006 (vigilia di elezioni politiche...)
ovvero, un divertimento standard: leggersi (ex post) le previsioni dei guru
(però almeno politicamente Benetazzo ha le idee chiare!)

È probabile a suo avviso un prelievo
improvviso e coatto sui depositi
monetari,come fece il premier GiulianoAmato
spolpando i nostri conti
correnti?
«E me lo chiede? Sarà anche più pesante,
del 2-3%, altro che il 6 per
mille del 1991. Tra gli Anni 70 e 90
la Dc prima e l’Ulivo poi hanno dato
tutto a tutti. Adesso qualcuno deve
pagare il conto. Ma quando non c’è
più denaro, solo una cosa si può fare:
non pagare. L’Italia non è messa
meglio dell’Argentina. Quando vi fu
il crac argentino, il rapporto fra debito
pubblico e prodotto interno lordo
della nazione sudamericana era
al 140%. Noi, nonostante il governo
Berlusconi sia riuscito un po’ a ridurlo
pur in presenza di una drammatica
congiuntura internazionale,
siamo quasi al 107. Ci servono 6 punti
percentuali di Pil solo per pagare
gli interessi sul debito pubblico. Ai
tassi attuali
».
Per cui?
«Romano Prodi taglierebbe le pensioni.
In fin dei conti la Germania,
che ha un rapporto deficit-Pil del
60%, le ha già ridotte del 25% e nel
2004 non ha corrisposto le tredicesime
a statali e parastatali. Una bella
riforma di sinistra che fu varata,
senza manifestazioni di protesta né
scioperi generali, dal cancelliere socialdemocratico
Gerhard Schröder,
che aveva per ministri gente come
Joschka Fischer, ex fiancheggiatore
dei terroristi rossi
».
Nel suo show lei paventa anche il
congelamento dei Bot.
«Sì. Sarebbe già una fortuna se questi
signori restituissero a tranche,
nel giro di tre anni e senza interessi,
il valore nominale dei titoli di Stato
».
E una super tassa sulle rendite finanziarie
e sulle seconde case.
«Prime, seconde, terze. Sugli immobili
in generale. Una super Ici, una
super patrimoniale. Èuna democrazia
parassitaria, la nostra, non parlamentare.
Con due cancri in metastasi:
il sistema bancario e quello politico.
Non credo che oserebbero tassare
i capital gain.Ameno che ministro
delle Finanze non diventi Fausto
Bertinotti. Da Prodi mi aspetto
anche un congelamento dei depositi
bancari, col permesso di ritirare dai
propri conti correnti solo 200 euro
la settimana. Già visto in Argentina
».

SnakePlinsky
"Noi, nonostante il governo
Berlusconi sia riuscito un po’ a ridurlo [il deficit]
pur in presenza di una drammatica
congiuntura internazionale"

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Ecco, quando un economista ( qualsiasi persona può dirsi economista, non è un titolo legale) non conosce i dati reali: o si è in buona fede (e in questo caso ne risente l'intelligenza dell'autore, è il caso di benetazzo) o si mente scientemente (tipo Renato Brunetta, ma almeno in questo caso si salva l'intelligenza)

Ho sorvolato l'articolo di Benetazzo proposto da Antonio, che dire: che sia diventato di moda la figura del "monetarista catastrofico" :-D

Questo tipo è "soft", ne conosco uno ben più "hard", ma anche più preparato:

http://www.saperinvestire.it/index.php? ... Itemid=302

uno dei suoi pezzi migliori:

http://www.saperinvestire.it/index.php? ... Itemid=302


Comunque invito tutti a non sottovalutare troppo questi "catastrofisti": spesso forniscono chiavi di lettura alternative e forniscono spunti di riflessione che la voce "ufficiale" non dà. Sono tuttavia sempre da prendere con le pinze (e mai da scoltare per investire)



OT

Admin ha scritto:
abbiamo acquistato (nel forum) uno che di economia reale se ne intende


e, parlando di economia reale, potresti anche aggiungere che è stato acquistato a gratis
Admin



Troppi complimenti, non meritati: so solo quello che un operatore medio di mercato dovrebbe sapere, benchè non lo sia.

Poi " a gratis": se qualcuno volesse aiutarmi ci sarebbe sempre la questione della martingala che non riesco a rsolvere ;-) :

https://www.matematicamente.it/f/viewtopic.php?t=20026

Saluti

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