Caffè dei Giochi: il valore dell'onestà.
SnakePlinsky con questo post dà inizio ad una nuova sottorubrica della sezione Teoria dei Giochi. Chiunque abbia un argomento che ritiene possa essere trattato con la teoria dei giochi, senza troppo sforzo o formalismo, anche solo per farsi quattro risate, posti senza problemi un nuovo topic.
Aprofitteremo della sapienza del Prof Fioravante Patrone per cercare un pò di luce in questioni che non sono prettamente matematiche.
Propongo di iniziare con il trattare l'onestà e la disonestà, intesa come menzogna e incoerenza tra le azioni (strategie) proposte e quelle effettivamente utilizzate.
Dai miei studi universitari, per quel poco che ho fatto di teoria dei giochi, mi ricordo sempre la lezione dell'"incoerenza temporale": ovvero abbiamo un vantaggio nel dichiarare al giocatore avversario (o ai giocatori) di seguire una strategia e poi seguirne un'altra solamente nel caso che il gioco si ripeta una volta sola.
Infatti nel caso il gioco si ripeta più volte, l'avversario prenderà per dato che noi mentiamo, e quindi non farà più affidamento sulle nostre dichiarazioni.
Quindi nelle situazioni in cui si gioca una volta sola abbiamo incentivo a a mentire.
Possibili applicazioni sono:
- ecco perchè un idraulico in una grande città può chiederci 150 € per cambiare un rubinetto che costa 30€, tempo e manodopera inclusi. Siccome le probabilità che venga richiamato sono bassissime, ha incentivo a chiederci il più soldi possibile (sempre che non ritenga di poter instaurare un rapporto continuativo con noi, cosa che lo incentiverebbe invece ad essere onesto); il discorso si può estendere;
- possiamo raccontare balle alla ragazza di una sera, alla fidanzata (o moglie) è meglio se diciamo la verità;
- non ci si può fidare delle informazioni chieste per strada: il dire o no la verità dipende solo da un valore morale della persona a cui si sta chiedendo l'informazione. A priori non possiamo sapere. è il motivo per cui la mamma ci dice di non fidarci degli sconosciuti;
- un condono si può fare una volta sola, altrimenti considerato il fatto che è sempre possibile attendere il prossimo condono, possiamo tranquillamente trasgredire le leggi;
- il motivo per cui le banche centrali sono indipendenti: lo stato ha interesse a stampare moneta per pagare le sue spese. Solo che può farlo al massimo una volta sola. Se lo fa più volte gli attori economici prendono atto di questo e incorporano inflazione nei loro prezzi.
- il motivo per cui per strada si manda a quel paese tutti e al lavoro nessuno (pubblicamente)
- i politici promettono tutto e non mantengono (ma forse qui il motivo è diverso).
Chi vuole discutere quando è meglio essere onesti o disonesti, posti pure. Lo scopo è anche quello di farsi 2 risate. Più avanti avrò argomenti più seri da sottoporre alla vostra attenzione.
Saluti a tutti.
Aprofitteremo della sapienza del Prof Fioravante Patrone per cercare un pò di luce in questioni che non sono prettamente matematiche.
Propongo di iniziare con il trattare l'onestà e la disonestà, intesa come menzogna e incoerenza tra le azioni (strategie) proposte e quelle effettivamente utilizzate.
Dai miei studi universitari, per quel poco che ho fatto di teoria dei giochi, mi ricordo sempre la lezione dell'"incoerenza temporale": ovvero abbiamo un vantaggio nel dichiarare al giocatore avversario (o ai giocatori) di seguire una strategia e poi seguirne un'altra solamente nel caso che il gioco si ripeta una volta sola.
Infatti nel caso il gioco si ripeta più volte, l'avversario prenderà per dato che noi mentiamo, e quindi non farà più affidamento sulle nostre dichiarazioni.
Quindi nelle situazioni in cui si gioca una volta sola abbiamo incentivo a a mentire.
Possibili applicazioni sono:
- ecco perchè un idraulico in una grande città può chiederci 150 € per cambiare un rubinetto che costa 30€, tempo e manodopera inclusi. Siccome le probabilità che venga richiamato sono bassissime, ha incentivo a chiederci il più soldi possibile (sempre che non ritenga di poter instaurare un rapporto continuativo con noi, cosa che lo incentiverebbe invece ad essere onesto); il discorso si può estendere;
- possiamo raccontare balle alla ragazza di una sera, alla fidanzata (o moglie) è meglio se diciamo la verità;
- non ci si può fidare delle informazioni chieste per strada: il dire o no la verità dipende solo da un valore morale della persona a cui si sta chiedendo l'informazione. A priori non possiamo sapere. è il motivo per cui la mamma ci dice di non fidarci degli sconosciuti;
- un condono si può fare una volta sola, altrimenti considerato il fatto che è sempre possibile attendere il prossimo condono, possiamo tranquillamente trasgredire le leggi;
- il motivo per cui le banche centrali sono indipendenti: lo stato ha interesse a stampare moneta per pagare le sue spese. Solo che può farlo al massimo una volta sola. Se lo fa più volte gli attori economici prendono atto di questo e incorporano inflazione nei loro prezzi.
- il motivo per cui per strada si manda a quel paese tutti e al lavoro nessuno (pubblicamente)
- i politici promettono tutto e non mantengono (ma forse qui il motivo è diverso).
Chi vuole discutere quando è meglio essere onesti o disonesti, posti pure. Lo scopo è anche quello di farsi 2 risate. Più avanti avrò argomenti più seri da sottoporre alla vostra attenzione.
Saluti a tutti.
Risposte
Il caffè dei giochi è una trovata carina, Snake la inaugura con un posto chilometrico che potrebbe aprire discussioni molto lunghe, dire la mia su ogni punto è molto impegnativo.
Del resto anche la TdG ufficiale cerca di rispondere a molti degl interrogativi che vengono posti in questioni per così dire "frivoli", che poi si scopre non esserlo troppo.
Restando sul leggero e considerando che l'onestà non ha un valore economico facilmente quantificabile (anche se generalmente ogni individuo preferisce fare affari con chi ha la reputazione di essere onesto), ritengo che in generale conviene essere disonesti in tutti quei rapporti che non implicano una relazione duratura ma ristretta a uno o al massimo due contatti.
Al cameriere conviene gonfiare il conto dei turisti giapponesi e non dei locali, non torneranno comunque facilmente in quel luogo.
Conviene raccontare bugie alla ragazza occasionale, abbiamo più probabilità che ci conceda le sue grazie.
Essere scortesi e indisciplinati in mezzo al traffico, scavalcando le code, le probabilità che incontriamo la stessa coda sono basse.
...
In questi casi il vantaggio economico dell'essere disonesti dovrebbe essere maggiore della probabilità di perdere la nostra fama di onesti. La dimostrazione biologica di questo pensiero è confermato dal comportamento di molti individui: al di fuori di persone o luoghi frequentati abitualmente i comportamenti sono differenti.
Del resto anche la TdG ufficiale cerca di rispondere a molti degl interrogativi che vengono posti in questioni per così dire "frivoli", che poi si scopre non esserlo troppo.
Restando sul leggero e considerando che l'onestà non ha un valore economico facilmente quantificabile (anche se generalmente ogni individuo preferisce fare affari con chi ha la reputazione di essere onesto), ritengo che in generale conviene essere disonesti in tutti quei rapporti che non implicano una relazione duratura ma ristretta a uno o al massimo due contatti.
Al cameriere conviene gonfiare il conto dei turisti giapponesi e non dei locali, non torneranno comunque facilmente in quel luogo.
Conviene raccontare bugie alla ragazza occasionale, abbiamo più probabilità che ci conceda le sue grazie.
Essere scortesi e indisciplinati in mezzo al traffico, scavalcando le code, le probabilità che incontriamo la stessa coda sono basse.
...
In questi casi il vantaggio economico dell'essere disonesti dovrebbe essere maggiore della probabilità di perdere la nostra fama di onesti. La dimostrazione biologica di questo pensiero è confermato dal comportamento di molti individui: al di fuori di persone o luoghi frequentati abitualmente i comportamenti sono differenti.
Certamente, rimaniamo sul leggero.
Il post chilometrico era per snocciolare un pò di idee
Ovviamente sempre considerando il rischio incidenti e polizia
.
Su questo argomeno bisognerà parlare più diffusamente in un prossimo post....
Saluti
Il post chilometrico era per snocciolare un pò di idee

Essere scortesi e indisciplinati in mezzo al traffico, scavalcando le code, le probabilità che incontriamo la stessa coda sono basse.
Ovviamente sempre considerando il rischio incidenti e polizia

Conviene raccontare bugie alla ragazza occasionale, abbiamo più probabilità che ci conceda le sue grazie.
Su questo argomeno bisognerà parlare più diffusamente in un prossimo post....

Saluti
sarebbe interessante un posto sull'utilità della bugia nei rapporti tra i sessi, magari è una soluzione per la guerra dei sessi in TDG
.

"SnakePlinsky":
Aprofitteremo della sapienza del Prof Fioravante Patrone per cercare un pò di luce in questioni che non sono prettamente matematiche.
sapienza??? Ma allora sono un intellettuale??? Mi vedo più come muratore (anche se la calce mi dà fastidio alle mani, mi sa che dovrò cambiar mestiere)
"SnakePlinsky":
Dai miei studi universitari, per quel poco che ho fatto di teoria dei giochi, mi ricordo sempre la lezione dell'"incoerenza temporale": ovvero abbiamo un vantaggio nel dichiarare al giocatore avversario (o ai giocatori) di seguire una strategia e poi seguirne un'altra solamente nel caso che il gioco si ripeta una volta sola.
Infatti nel caso il gioco si ripeta più volte, l'avversario prenderà per dato che noi mentiamo, e quindi non farà più affidamento sulle nostre dichiarazioni.
Quindi nelle situazioni in cui si gioca una volta sola abbiamo incentivo a a mentire.
2 piccole osservazioni:
- si parla anche di coerenza temporale riferendosi allo stesso soggetto (noi oggi siamo diversi da noi domani; cf. Ulisse e le Sirene). Qui in discussione non è l'onestà. SnakePlinsky chiaramente intende un'altra cosa
- insomma, un po' di sano cinismo mette in evidenza come comportamenti apparentemente dettati da onestà siano in realtà miranti a farsi i propri interessi. Non a caso, quando si parla di atteggiamenti di reciprocità o di atti di altruismo, si specifica sempre se sono fra "kin" o no (vedi anche il recente articolo sui gemelli ed ultimatum game, citato in altro thread). E, naturalmente, i secondi sono più difficili da spiegare. Mi piacerebbe che qualche filosofo dicesse qualcosa su tutto questo. Che era "noto" ben prima che vN nascesse!
Non a caso, quando si parla di atteggiamenti di reciprocità o di atti di altruismo, si specifica sempre se sono fra "kin" o no (vedi anche il recente articolo sui gemelli ed ultimatum game, citato in altro thread).
"kin": what is this?
Comunque la coerenza, intesa come "faccio quello che dico" ha un valore: le persone (ma non solo, anche le istituzioni) che applicano questa strategia sono "credibili": la gente si fida, i soggetti razionali agiscono di conseguenza.
La reputazione può essere considerato un capitale.
Tuttavia è difficile essere sempre coerenti: come dice Warren Buffet (ma non penso l'abbia invetata lui

Oppure più cinicamente si può costruire "un capitale di reputazione" per poi mentire nell'ultime "partita": quanti sono i casi di direttori di banca da tutti considerati "brave persone" che un giorno scappano con la cassaforte



Saluti
Esempio pratico sull'onestà.
L'anno scorso, il giorno prima del raduno dei forumisti di Matematicamente, io con la mia ragazza siamo stati a Fiesole.
Lungo la passeggiata di Fiesole, assai breve, proliferavano i ristorantini.
Ci imbattiamo in uno di questi, la cui insegna diceva "Senza coperto e senza servizio", inteso che non ci sarebbero stati costi di coperto o servizio.
Inoltre, i prezzi delle portate erano esposti ben in vista e non erano eccessivamente cari.
Decidiamo dunque di pranzare qui.
Tutto bene fino al momento del conto: al prezzo delle portate, come da menù esposto, abbiamo dovuto aggiungere i costi per il bere.
Due importanti bottigliette d'acqua da 45 cl al generoso prezzo di 4€ l'una per non parlare dei 2,5€ del caffè.
Però, senza coperto e senza servizio!
L'ultima pagina del menù conteneva solo la grossa scritta: "Le mance naturalmente non sono incluse nel prezzo"
L'anno scorso, il giorno prima del raduno dei forumisti di Matematicamente, io con la mia ragazza siamo stati a Fiesole.
Lungo la passeggiata di Fiesole, assai breve, proliferavano i ristorantini.
Ci imbattiamo in uno di questi, la cui insegna diceva "Senza coperto e senza servizio", inteso che non ci sarebbero stati costi di coperto o servizio.
Inoltre, i prezzi delle portate erano esposti ben in vista e non erano eccessivamente cari.
Decidiamo dunque di pranzare qui.
Tutto bene fino al momento del conto: al prezzo delle portate, come da menù esposto, abbiamo dovuto aggiungere i costi per il bere.
Due importanti bottigliette d'acqua da 45 cl al generoso prezzo di 4€ l'una per non parlare dei 2,5€ del caffè.
Però, senza coperto e senza servizio!
L'ultima pagina del menù conteneva solo la grossa scritta: "Le mance naturalmente non sono incluse nel prezzo"
L'onestà ha indubbiamente un valore, non solo morale ma anche economico. Dice bene Snake che un individuo può dare dei segnali alla controparte che può accettare anche condizioni più onerose contando sull'onestà.
Capita che compriamo un qualcosa dal negoziante conosciuto anzichè nel grande magazzino perchè ci fidiamo della qualità garantita dal venditore che si è dimostrato affidabile altre volte.
Cheguevilla invece ha subito l'inganno di chi dichiarandosi onesto ha convinto la controparte della propria onestà salvo poi comportarsi diversamente.
In TdG ho spesso incontrato esempi dove un giocatore giocava una strategia se riusciva ad essere credibile, la cosa comunque non imponeva che poi avrebbe giocato veramente quella.
Capita che compriamo un qualcosa dal negoziante conosciuto anzichè nel grande magazzino perchè ci fidiamo della qualità garantita dal venditore che si è dimostrato affidabile altre volte.
Cheguevilla invece ha subito l'inganno di chi dichiarandosi onesto ha convinto la controparte della propria onestà salvo poi comportarsi diversamente.
In TdG ho spesso incontrato esempi dove un giocatore giocava una strategia se riusciva ad essere credibile, la cosa comunque non imponeva che poi avrebbe giocato veramente quella.
nel senso di "kinship":
http://en.wikipedia.org/wiki/Kinship
Ho capito: un atteggiamento considerato altruistico, non è che ll'affermazione di un istinto che ha portato al successo evolutivo di quella specie.
Non a caso, quando si parla di atteggiamenti di reciprocità o di atti di altruismo, si specifica sempre se sono fra "kin" o no (vedi anche il recente articolo sui gemelli ed ultimatum game, citato in altro thread). E, naturalmente, i secondi sono più difficili da spiegare.
Provo a dare una mia (ma sicuramnte qualcun'altro l'avrà già detto) spiegazione ai fenomeni di altruismo nei casi in cui non c'è legame genetico (legame genetico più o meno ampio: ci può essere altruismo infraspecico, tra uomo e uomo non parenti, e tra cane e uomo, che è altruismo tra membri che non sono della stessa specie). Anche perchè un minimo legame genetico lo abbiamo anche con un ameba.
Il fatto è che il meccanismo dell'altruismo, che è un istinto, è il risultante di un fenomeno evolutivo, fin qui ci siamo, che però a livello dell'individuo può dare "storture": per esempio il cane che sacrifica la sua vita per il padrone, anche perchè la specie canina è stata selezionata dall'umomo in un certo modo.
Oppure il cucciolo del cuculo, che viene nutrito da genitori "adottivi", che con lui non hanno legami di sangue: l'istinto a nutrire il piccolo fa si che questi genitori nutrano qualsiasi uccello presente nel nido. A livello individuale non possono certo formalizzare il concetto di gene o legame di parentela, essendo uccelli.
Spesso si vede l'evoluzione come un meccanismo perfetto, ma non è così: è un meccanismo che crea un equilibrio con l'ambiente circostante, non è detto che questo equilibrio sia il migliore possibile. Si spiegano così le reminescenze evolutive, come gli occhi ciechi di certi animali che vivono da milioni di anni nell'oscurità. Un animale senza occhi sarebbe stato forse meglio .
Saluti
ti chiamerò Snake, allora
il tuo post mi fa sentire a casa
mi domando se c'è qualcuno che non è d'accordo con quanto dici
il tuo post mi fa sentire a casa
mi domando se c'è qualcuno che non è d'accordo con quanto dici
"Fioravante Patrone":Mi unisco a Fioravante nel dire che condivido sostanzialmente quanto detto da SnakePlinsky.
ti chiamerò Snake, allora
il tuo post mi fa sentire a casa
mi domando se c'è qualcuno che non è d'accordo con quanto dici
La mia teoria è che la cooperazione è il miglior risultato possibile.
Da economista, è facile spiegare il perché, e le ragioni sono moltissime, dalle economie di scala (cooperazione orizzontale) alle economie di scopo (cooperazione verticale).
Il vecchio detto "l'unione fa la forza" ha permesso lo sviluppo di diverse società animali, tra cui la nostra. Molti esseri viventi hanno capito che la cooperazione (se onesta) porta più vantaggi che la competizione.
Purtroppo, molti hanno anche capito che in presenza di cooperazione si può ottenere un extraprofitto dalla non cooperazione (teorema del prigioniero, dilemma di Harding).
Lo sfruttamento di questo extraprofitto è tuttavia dannoso ai membri cooperanti.
Da qui, nacque la necessità di stabilire ordini gerarchici ed un insieme di leggi.
E come disse Nietzsche nella settima proposizione, "Il resto è conseguenza."
"Fioravante Patrone":
mi domando se c'è qualcuno che non è d'accordo con quanto dici
io, ma solo in parte, e forse solo per qualche tognazziana super****la

Intanto, penso che se si applica il concetto di altruismo ai comportamenti osservati negli animali (uomo incluso) è opportuno eliminare il sottinteso valore etico che tipicamente si attribuisce a tale concetto, proprio perché probabilmente è espressione di un istinto.
Da un punto di vista naturalistico penso che la eventuale stortura, come quelle citate (vedi cane e cuculo), rilevabile a livello individuale sia poco significativa, perché l'evoluzione lavora sui grandi numeri e non sui singoli, se questi messi insieme non sono rilevanti statisticamente. Se l'uccello che accudisce il piccolo del cuculo mettesse a repentaglio la sopravvivenza della sua specie, si sarebbe estinto, e con lui il cuculo. Chi l'ha detto che da un punto di vista naturale l'accudire il piccolo di un cuculo sia una stortura? Forse nell'economia della natura come insieme, è utile che sia così.
Che l'evoluzione non sia un meccanismo perfetto credo sia difficile da affermare - e da negare - perché bisognerebbe disporre del template di meccanismo perfetto a cui riferirsi, per fare confronti. Stesso dicasi per la perfezione dell'equilibrio coll'ambiente. In giudizi di questo genere vedo troppo antropocentrismo. Io penso che la natura non si ponga il problema della compatibilità delle sue espressioni colle categorie dell'intelletto umano. Forse il concetto di perfezione è "umano troppo umano" (come disse l'amico Friedrich), e del tutto inutile per classificare, ancor meno per capire, i fenomeni naturali.
Per chiudere, aggiungo che la richiesta di veder scomparire gli occhi dall'animale che vive nell'oscurità sa di senno di poi. Possiamo solo pensare che ciò non è stato finora di tale vantaggio competitivo da premere verso quella parte.
Insomma, una tognazziana...

Molti esseri viventi hanno capito che la cooperazione (se onesta) porta più vantaggi che la competizione.
Permettimi da appassionato dell'argomento di riformulare quell' "hanno capito": si sono evoluti evoluti in quella forma. La diversità sta nel fatto che l'evoluzione non è un fenomeno senziente, come quell' "hanno capito" potrebbe suggerire ad un lettore distratto. Perdona la pignoleria, tanto per voi matematici non è considerato peccato.
Purtroppo, molti hanno anche capito che in presenza di cooperazione si può ottenere un extraprofitto dalla non cooperazione (teorema del prigioniero, dilemma di Harding).
Lo sfruttamento di questo extraprofitto è tuttavia dannoso ai membri cooperanti.
Da qui, nacque la necessità di stabilire ordini gerarchici ed un insieme di leggi.
Ordine gerarchico, inteso come mantenimento dell'ordine interno, e secondo me parallelamente un esercito per il mantenimento dell'ordine esterno: quando un gruppo di cooperanti produce (es. nel neolitico con la coltivazione), generando un surplus produttivo, invoglia anche altri soggetti ad adottare comportamenti di free riding: se consideriamo un gioco tra coltivatori che producono e stoccano in riserve (anche nel caso non ci sia surplus produttivo, basta che ci sia una concentrazione di ricchezza) e nomadi raccoglitori, questi ultimi possono attendere che i coltivatori producano per poi invadere il villaggio e raccolgiere i frutti, con poco sforzo. Da qui nasce la necessità di difendere le città con eserciti. Infatti la guerra, intesa con forze belliche permanenti, di professione nasce nel neolitico, o giù di lì.
il tuo post mi fa sentire a casa
Questi argomenti li ho trovati sempre interessanti, suggerimenti per letture sono sempre graditi

Saluti
Che l'evoluzione non sia un meccanismo perfetto credo sia difficile da affermare - e da negare - perché bisognerebbe disporre del template di meccanismo perfetto a cui riferirsi, per fare confronti.
Perfettamente daccordo. Intendevo "perfetto" nel senso che comunemente si dà all'evoluzione quasi un che di divino. è solo un procedimento per tentativi. Tentativi che durano anche molti anni. Ma che una specie esista oggi non significa che sia "l'essere vivente più adatto a quell'ambiente sotto ogni punto di vista". Sò che sto rigirando lo stesso concetto, ma volevo solo dire di non cadere in una divinizzazione dell'evoluzione. Perchè essere veramente atei significa rifuggire dalla divinizzazione di alcunchè, per citare l'amico F. N. (che si è sicuramente rigirato nella tomba , almeno 2 volte, e forse 3

Se l'uccello che accudisce il piccolo del cuculo mettesse a repentaglio la sopravvivenza della sua specie, si sarebbe estinto, e con lui il cuculo. Chi l'ha detto che da un punto di vista naturale l'accudire il piccolo di un cuculo sia una stortura?
NEssuno ci dice che non si stiano estinguendo piano piano in questo stesso istante

Saluti
"SnakePlinsky":
...Intendevo "perfetto" nel senso che comunemente si dà all'evoluzione quasi un che di divino. è solo un procedimento per tentativi. Tentativi che durano anche molti anni. Ma che una specie esista oggi non significa che sia "l'essere vivente più adatto a quell'ambiente sotto ogni punto di vista". Sò che sto rigirando lo stesso concetto, ma volevo solo dire di non cadere in una divinizzazione dell'evoluzione. Perchè essere veramente atei significa rifuggire dalla divinizzazione di alcunchè, per citare l'amico F. N. ...
Non credo ci sia davvero il pericolo di divinizzare l'evoluzione naturale. Questa teoria è scientifica, quindi maneggiata mediamente da gente che si pone verso questi temi con un atteggiamento scientifco, non ideologico/fanatico. Personalmente io vedo nel meccanismo mutazione-selezione carattere di necessità. Addirittura considero fuorviante il concetto del procedere per tentativi, perché fà pensare ad un sottinteso progetto, alla volontà di raggiungere obiettivi, che secondo me non esistono (o almeno non sono evidenti). Fà pensare all'Intelligent Design (scusate la parolaccia).

"SnakePlinsky":
NEssuno ci dice che non si stiano estinguendo piano piano in questo stesso istante.
E' molto probabile che in questo momento ci siano specie incamminate sulla strada dell'estinzione, ed altrettanto che ce ne siano di nuove in preparazione. Non sono sicuro del bilancio!
"kinder":
... Fà pensare all'Intelligent Design ...
oggi su wiki inglese lo "Intelligent Design" è la voce del giorno:
http://en.wikipedia.org/wiki/Main_Page
sapete cosa mi fa impressione di questa voce:
- 212 note al testo!!!
- e guardatevi la pagina di discussione: chilometri di bit
Esistono teorie molto più scientifiche dell'intelligent design, che non vengono prese in considerazione.
Ad esempio questa.
È un po' lungo, ma davvero bello.
A mio parere, decreta la fine di molte "teorie".
Ad esempio questa.
È un po' lungo, ma davvero bello.
A mio parere, decreta la fine di molte "teorie".
Esistono teorie molto più scientifiche dell'intelligent design, che non vengono prese in considerazione.
Ad esempio questa.
È un po' lungo, ma davvero bello.
A mio parere, decreta la fine di molte "teorie".
Bello il grafico pirati riscaldamento globale. Una correlazione che non avevo mai considerato...