Utilità teorema di Thevenin

Sk_Anonymous
Supponiamo di avere due bipoli A e B qualsiasi connesi ai rispettivi terminali del tipo

-------         --------
|  A   |------|  B     |
|       |------|         |
-------         --------


N.B.: ignoro il motivo per cui la formattazione viene ignorata. Comunque senza il tag code sarebbe stato peggio

Ora tra i due terminali è presente una tensione \( v \) e una corrente \( i \) che sarà entrante in uno e uscente dall'altro.

il principio di sostituzione, nella forma che a me interessa, afferma che

1) se sostituisco l'intero bipolo B con un generatore di tensione avente tensione v, tutte le tensioni e le correnti in A, incluso la corrente \( i \) tra i due terminali restano invariate

Il teorema di Thevenin (la cui dimostrazione fa uso del principio di sostituzione) afferma che se sostituisco l'intero bipolo B con un generatore di tensione in serie ad un resistore con gli opportuni valori, tutte le tensioni e le correnti in A eccetera (equivalenza)

Ora mi chiedo: qual'è l'utilità del teorema di thevenin rispetto al principio di sostituzione? non farei prima a sostituire il bipolo con un generatore di tensione senza metterci il resistore? Cioè l'utilità di quel resistore in più rispetto al principio di sostituzione qual'è?

Risposte
Summerwind78
Ciao

l'utilità è data dal fatto che il resistore in serie al generatore ideale di tensione ti fornisce la giusta corrente

Sk_Anonymous
Il mio libro (Perfetti) sostiene che con il principio di sostituzione (quindi senza resistore) la corrente \( i \) che scorre tra i due bipoli resta invariata, come ho scritto nel mio messaggio

1) se sostituisco l'intero bipolo B con un generatore di tensione avente tensione v, tutte le tensioni e le correnti in A, incluso la corrente i tra i due terminali restano invariate

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