[Teoria dei Segnali] passaggio da tempo a frequenza
Salve a tutti,
la mia domanda è di tipo concettuale.
Ho grossi problemi nel comprendere come si possa passare da un segnale che varia nel tempo alla sua rappresentazione in frequenza grazie alla trasformata di fourier.
Ora mi spiego meglio.
Se io ho un segnale di tipo $sin(pi*t)/t$ la sua trasformata sarà $pi*P(1)(f)$
Prima il segnale variava nel tempo ma la frequenza era fissa. Ora il segnale ha la frequenza variabile. Com'è possibile questa cosa? Cosa mi vuol dire?
Grazie
la mia domanda è di tipo concettuale.
Ho grossi problemi nel comprendere come si possa passare da un segnale che varia nel tempo alla sua rappresentazione in frequenza grazie alla trasformata di fourier.
Ora mi spiego meglio.
Se io ho un segnale di tipo $sin(pi*t)/t$ la sua trasformata sarà $pi*P(1)(f)$
Prima il segnale variava nel tempo ma la frequenza era fissa. Ora il segnale ha la frequenza variabile. Com'è possibile questa cosa? Cosa mi vuol dire?
Grazie
Risposte
Devo ancora perfezionarmi nella visualizzazione grafica di questo passaggio, ma da un punto di vista analitico penso possa aiutarti. Per definizione della trasformata , ti vai a fare l'integrale del prodotto del tuo segnale ( con frequenza fissata) con un esponenziale complesso ( con frequenza che decidi tu) e questo ti da un qualcosa che dipende dalla frequenza scelta. Cioè la dicitura $X(f)$, che ovviamente è in funzione della frequenza, è giusta, perché la $f$ che tu andrai a scegliere sarà poi quella che ti darà il risultato dell'integrale al variare di %f$, essendo la $f$ variabile all'interno dell'esponenziale complesso. Non so se sia più chiaro.. Mantiene sempre presente che un esponenziale complesso porta con se sempre due segnali .. un seno ed un coseno per eulero
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