Solaio a impalcato autoportante

Solaio a impalcato autoportante in calcestruzzo armato gettato in opera (piastra nervata) con intradosso piano.
Quello che mi chiedevo è per realizzare un solaio del genere, bisogna prima creare un impalcato provvisorio di tavole (sorrette dai puntelli) su cui poggiare le pignatte, e tra di loro i ferri, senza staffe. Si realizza il getto e talvolta non è neanche necessario fare la soletta. Però nella realtà non ho mai visto un solaio del genere e così a vederlo mi sembra difficile che le pignatte possano reggersi quando su di esse c'è un carico distribuito. Ci sono delle particolarità nelle pignatte che mi sfuggono?
In tale ambito cosa sono i risvolti?
Risposte
Ti rispondo riprendento direttamente quanto riporta il Mandolesi$^1$, sperando possa rispondere alle tue domande:
Come vedi in spoiler ti ho messo una parte introduttiva che non c'entra con la domanda, ma credo sia interessante.
I risvolti potrebbero indicare le "alette" laterali delle pignatte, le quali consentono di riprisinare la continuità dell'intradosso e non fanno colare il getto di sotto
(infatti se guardi un solaio di questo tipo da sotto, vedi continuità del laterizio). Il problema è che spesso queste alette durante le operazioni di posa in opera e trasporto, si spezzano!
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
Ciao.
__________
$^1$ Il testo di riferimento è quello riportato in quote, ovvero: E. Mandolesi, Volume III: Le chiusure orizzontali.
Ti consiglio di andarti a leggere sia questo volume, sia gli altri (sono in tutto quattro volumi), in quanto molto completi e dettagliati, inoltre seguono la stessa impostazione della materia che stai seguendo tu (da quanto mi pare di capire dalle tue domande). Nella biblioteca della tua facoltà dovresti trovarli.
"Enrico Mandolesi, Volume III: Le chiusure orizzontali":
Soletta nervata a intradosso continuo e piano
Il ciclo di lavorazione in opera di questi tipi di solaio è il seguente: creato un palco di tavole, anche tra loro distanziate, vengono su questo collocati i casseri persi in file regolari (solitamente pignatte, ndr), in modo da lasciare delle cavità per dare forma ai travetti mediante un getto di calcestruzzo, dopo di che vengono inserire in dette cavità le armature in ferro delle nervature, nonchè un'armatura di ripartizione in corrispondenza della soletta, quindi si procede al getto contemporaneo delle nervature e dello strato di calcestruzzo all'estradosso, detto anche caldana. Il disarmo avviene dopo la regolare stagionatura secondo prescrizioni di regolamento. Con il procedimento a soletta nervata a intradosso continuo e piano possono essere realizzati solai sia a nervature parallele che incrociate e, come si dirà, anche senza caldana (o di spessore limitato) in caso di casseforme perse collaboranti.
La soletta piena viene sostituita con quella nervata a intradosso continuo e piano soltanto nel caso che sia possibile produrre casseri a perdere di basso costo e tali da poter limitare o eliminare la sonorità propria della soletta in cemento armato, conferire un maggior isolamento termico alle coperture ed eventualmente contribuire alla resistenza statica.
Come vedi in spoiler ti ho messo una parte introduttiva che non c'entra con la domanda, ma credo sia interessante.
"smaug":
In tale ambito cosa sono i risvolti?
I risvolti potrebbero indicare le "alette" laterali delle pignatte, le quali consentono di riprisinare la continuità dell'intradosso e non fanno colare il getto di sotto

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
Ciao.
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$^1$ Il testo di riferimento è quello riportato in quote, ovvero: E. Mandolesi, Volume III: Le chiusure orizzontali.
Ti consiglio di andarti a leggere sia questo volume, sia gli altri (sono in tutto quattro volumi), in quanto molto completi e dettagliati, inoltre seguono la stessa impostazione della materia che stai seguendo tu (da quanto mi pare di capire dalle tue domande). Nella biblioteca della tua facoltà dovresti trovarli.
Si
grazie mille
