Sistemi di forze e di masse ridotte
Secondo il principio di equivalenza energetica di forze e coppie possono essere ridotte ad altre forze o coppie purché l'energia in gioco non sia alterata dopo la sostituzione.
Applicando questo ragionamento ad un manovellismo di spinta ad esempio, potrei dire che la forza motrice Fm applicata sulla testa del pistone (o stantuffo) compie un lavoro elementare positivo nell'intervallo dt pari a dLm=Fm*Vpdt dove Vp è la velocità del punto di applicazione della forza Fm (cioè del pistone). Applicando il principio di equivalenza energetica potrei ridurre la forza effettivamente applicata in p ad un momento equivalente Mm ridotto, applicato sull'asse dell'albero motore, purchè soddisfi la condizione: Fm*Vpdt=Mm*wdt dove w la velocità angolare dell'albero motore. supponendo che Vp sia parallela a Fm e Mm sia parallela a w (moto piano) posso scrivere che Fm*Vp=Mm*w e da qui trovo il modulo di Mm. Quello che mi chiedo è se questo momento meccanico sia un momento fittizio che serve solo a semplificare i calcoli, oppure esiste davvero questo momento Mm. Questo me lo chiedo perché se andassi considerare tutte le forze che vengono trasmesse tra i vari membri troverei di certo che il contributo di Fm sull'asse dell'albero motore, è effettivamente un momento motore (dove il braccio della forza è la distanza r tra le coppie rotoidali), ma non capisco se quel momento motore con cui Fm agisce coincide con quello trovato attraverso il criterio energetico.
Stesso dubbio riguarda anche la riduzione attraverso il criterio energetico di masse. Quello che mi chiedo è se ad esempio i momenti di inerzia ridotti di masse che si muovono in moto traslatorio (e quindi che non sono costanti) hanno significato fisico oppure solo matematico. Grazie!
Applicando questo ragionamento ad un manovellismo di spinta ad esempio, potrei dire che la forza motrice Fm applicata sulla testa del pistone (o stantuffo) compie un lavoro elementare positivo nell'intervallo dt pari a dLm=Fm*Vpdt dove Vp è la velocità del punto di applicazione della forza Fm (cioè del pistone). Applicando il principio di equivalenza energetica potrei ridurre la forza effettivamente applicata in p ad un momento equivalente Mm ridotto, applicato sull'asse dell'albero motore, purchè soddisfi la condizione: Fm*Vpdt=Mm*wdt dove w la velocità angolare dell'albero motore. supponendo che Vp sia parallela a Fm e Mm sia parallela a w (moto piano) posso scrivere che Fm*Vp=Mm*w e da qui trovo il modulo di Mm. Quello che mi chiedo è se questo momento meccanico sia un momento fittizio che serve solo a semplificare i calcoli, oppure esiste davvero questo momento Mm. Questo me lo chiedo perché se andassi considerare tutte le forze che vengono trasmesse tra i vari membri troverei di certo che il contributo di Fm sull'asse dell'albero motore, è effettivamente un momento motore (dove il braccio della forza è la distanza r tra le coppie rotoidali), ma non capisco se quel momento motore con cui Fm agisce coincide con quello trovato attraverso il criterio energetico.
Stesso dubbio riguarda anche la riduzione attraverso il criterio energetico di masse. Quello che mi chiedo è se ad esempio i momenti di inerzia ridotti di masse che si muovono in moto traslatorio (e quindi che non sono costanti) hanno significato fisico oppure solo matematico. Grazie!