[Scienza delle Costruzioni] caratteristiche di sollecitazione e di deformazione
Salve!
Ho un dubbio riguardante le caratteristiche di deformazione. In particolare non capisco esattamente cosa queste mi rappresentino, a differenza invece delle caratteristiche di sollecitazione che, essendo delle misure globali della sollecitazione interna di una sezione di una struttura (travi nel mio caso), mi risultano intuitivamente/fisicamente comprensibili.
Prendendo ad esempio il caso di sforzo normale: se prendo una sezione con una tale caratteristica di sollecitazione è immediato per me ‘figurarmi’ cosa ho fisicamente: ho una forza ortogonale alla sezione che risulta o di trazione o di compressione. Analogamente per le altre caratteristiche di sollecitazione.
Ecco questo livello di “comprensione immediata/fisica” mi manca per le caratteristiche di deformazioni. Da definizione so che sono caratteristiche misure globali, sezione per sezione, dello stato di deformazione. So solo che, a seconda delle CdS che le causano, esse hanno una espressione piuttosto che un’altra (Non le abbiano ricavate). Ma cosa sono precisamente?
Ho un dubbio riguardante le caratteristiche di deformazione. In particolare non capisco esattamente cosa queste mi rappresentino, a differenza invece delle caratteristiche di sollecitazione che, essendo delle misure globali della sollecitazione interna di una sezione di una struttura (travi nel mio caso), mi risultano intuitivamente/fisicamente comprensibili.
Prendendo ad esempio il caso di sforzo normale: se prendo una sezione con una tale caratteristica di sollecitazione è immediato per me ‘figurarmi’ cosa ho fisicamente: ho una forza ortogonale alla sezione che risulta o di trazione o di compressione. Analogamente per le altre caratteristiche di sollecitazione.
Ecco questo livello di “comprensione immediata/fisica” mi manca per le caratteristiche di deformazioni. Da definizione so che sono caratteristiche misure globali, sezione per sezione, dello stato di deformazione. So solo che, a seconda delle CdS che le causano, esse hanno una espressione piuttosto che un’altra (Non le abbiano ricavate). Ma cosa sono precisamente?
Risposte
Ma da dove studi? Che corso segui? Scienza delle costruzioni a colori? Ma possibili che non vi venga esposta una teoria per bene invece che parole in libertà?
Prendendo ad esempio il caso di sforzo normale: se prendo una sezione con una tale caratteristica di sollecitazione è immediato per me ‘figurarmi’ cosa ho fisicamente: ho una forza ortogonale alla sezione che risulta o di trazione o di compressione
Andrew , non ti viene in mente che una barretta metallica, se sottoposta a trazione, si allunga?
Questo è con quanto lavoro e, purtroppo, mi trovo in difficoltà. Altrimenti non sarei qua a cercare di capire come stanno le cose e farei, come molti fanno, di prendere e imparare a mente ciò che viene detto. Poi ci sarà sicuramente qualcuno che capisce al volo tutto e bene per lui, ma non è questo il mio caso.
Vi posso assicurare che fare la scienza delle costruzioni via audio vocali non è il massimo.
Rimedio a ciò cercando anche da libri di testo ma a volte peggioro la situazione perché ognuno ha una sua impostazione e filo logico che “perdo” cercando l’argomento specifico che non capisco. D’altronde non posso studiare 800 pagine per libro per comprendere un dubbio né seguire un libro e via senza verificare ciò che è nel mio programma di studio.
Ad ogni modo, certo che mi torna che se sottopongo una barra metallica a trazione si allunga e se la comprimo si accorcia. Così come se la fletto si ‘imbarca’. Se la torco si ‘ingobba’.
ciò che non capisco è: queste caratteristiche di deformazione evidentemente mi rappresentano un tale comportamento del materiale. Però il numero che trovo dato, ad esempio, dalla caratteristica di deformazione dello sforzo normale è di quanto si allunga la sezione? Se no cosa è?
Vi posso assicurare che fare la scienza delle costruzioni via audio vocali non è il massimo.
Rimedio a ciò cercando anche da libri di testo ma a volte peggioro la situazione perché ognuno ha una sua impostazione e filo logico che “perdo” cercando l’argomento specifico che non capisco. D’altronde non posso studiare 800 pagine per libro per comprendere un dubbio né seguire un libro e via senza verificare ciò che è nel mio programma di studio.
Ad ogni modo, certo che mi torna che se sottopongo una barra metallica a trazione si allunga e se la comprimo si accorcia. Così come se la fletto si ‘imbarca’. Se la torco si ‘ingobba’.
ciò che non capisco è: queste caratteristiche di deformazione evidentemente mi rappresentano un tale comportamento del materiale. Però il numero che trovo dato, ad esempio, dalla caratteristica di deformazione dello sforzo normale è di quanto si allunga la sezione? Se no cosa è?
Perché ad esempio mi riesce immediatamente capire che se ho uno sforzo normale di un tot valore su una sezione (trovato dal diagramma delle caratteristiche di sollecitazione) allora vuol dire che su tale sezione agisce uno sforzo normale di tot valore, ovvero sia una azione normale alla sezione che lo tira o lo preme a seconda del segno specifico.
Poiché insieme alle caratteristiche di sollecitazione mi sono state date anche le formule di queste caratteristiche di deformazione, vorrei capire se ho un comportamento analogo a quello delle caratteristiche di sollecitazione (ovvero ho la caratteristica di deformazione che vale tot su una sezione e allora so che tale sezione si comprime/allunga di tot) oppure no.
Credo di sì ma non riesco a figurarmi praticamente come faccio ad avere, ad esempio, l’allungamento di una data sezione.
Poiché insieme alle caratteristiche di sollecitazione mi sono state date anche le formule di queste caratteristiche di deformazione, vorrei capire se ho un comportamento analogo a quello delle caratteristiche di sollecitazione (ovvero ho la caratteristica di deformazione che vale tot su una sezione e allora so che tale sezione si comprime/allunga di tot) oppure no.
Credo di sì ma non riesco a figurarmi praticamente come faccio ad avere, ad esempio, l’allungamento di una data sezione.
La deformazione è un concetto relativo
Detto in maniera molto elementare :
Se una barretta di sezione $A$ e lunghezza $L$ , fatta di un materiale avente modulo di elasticità $E$ , viene sottoposta ad una forza di trazione $N$ , si allunga, supponendo di rimanere in campo elastico, di una quantità :
$DeltaL = (NL)/(EA)$
La “deformazione” è data da : $ \epsilon =(DeltaL)/L = N/(EA) $
Poiche : $sigma = N/A $ , si può dire che :
La deformazione assiale è accompagnata da deformazioni trasversali. Puoi leggere questo, per approfondire qualche concetto :
https://it.wikipedia.org/wiki/Deformazi ... _plastiche
Non riesco a capire la tua difficoltà .
Se una barretta di sezione $A$ e lunghezza $L$ , fatta di un materiale avente modulo di elasticità $E$ , viene sottoposta ad una forza di trazione $N$ , si allunga, supponendo di rimanere in campo elastico, di una quantità :
$DeltaL = (NL)/(EA)$
La “deformazione” è data da : $ \epsilon =(DeltaL)/L = N/(EA) $
Poiche : $sigma = N/A $ , si può dire che :
$ sigma = E \epsilon $
La deformazione assiale è accompagnata da deformazioni trasversali. Puoi leggere questo, per approfondire qualche concetto :
https://it.wikipedia.org/wiki/Deformazi ... _plastiche
Non riesco a capire la tua difficoltà .
Andrew,
capisco, la didattica a distanza non è ideale; adesso le biblioteche sono chiuse, ma appena puoi vacci, e cerca dei buoni testi di teoria dell’elasticità . Per esempio, il Timoshenko, famoso professore di origine russa ma naturalizzato americano, del secolo scorso. È un po’ ostico, ma magistrale. Ci sono anche altri ottimi trattati di SdC, per esempio quelli di Odone Belluzzi , e di Vincenzo Franciosi, e altri ancora, che fanno buone analisi dello stato tensionale e di deformazione.
[ot]Sai come dice il detto: “ Il vulp perde il pelo ma non il vizio “[/ot]
capisco, la didattica a distanza non è ideale; adesso le biblioteche sono chiuse, ma appena puoi vacci, e cerca dei buoni testi di teoria dell’elasticità . Per esempio, il Timoshenko, famoso professore di origine russa ma naturalizzato americano, del secolo scorso. È un po’ ostico, ma magistrale. Ci sono anche altri ottimi trattati di SdC, per esempio quelli di Odone Belluzzi , e di Vincenzo Franciosi, e altri ancora, che fanno buone analisi dello stato tensionale e di deformazione.
[ot]Sai come dice il detto: “ Il vulp perde il pelo ma non il vizio “[/ot]
Grazie!
Con l’esempio fatto ho capito ciò che non mi tornava: l’utilizzo della formula nel contesto pratico. Anche guardando il video che mi hai consigliato la volta scorsa mi era rimasto, evidentemente, un problema su deformazione vs allungamento/spostamento. Ma ora mi è chiaro.
Grazie anche per il suggerimento dei testi. Appena avrò modo provvederò a prenderli in prestito.
Con l’esempio fatto ho capito ciò che non mi tornava: l’utilizzo della formula nel contesto pratico. Anche guardando il video che mi hai consigliato la volta scorsa mi era rimasto, evidentemente, un problema su deformazione vs allungamento/spostamento. Ma ora mi è chiaro.
Grazie anche per il suggerimento dei testi. Appena avrò modo provvederò a prenderli in prestito.
Non ti è chiaro niente. Chiedi spiegazioni su cose che neanche hai definito. La spiegazione di un concetto sta nella sua definizione. Inutile che ti guardi video a destra e a manca, non ci capirai mai nulla.