Ordine di calcolo delle reazioni vincolari in una struttura
La struttura è abbastanza semplice
A prescindere dal fatto che sia una iperstatica e che vada risolta col PLV successivamente
Mi chiedevo solamente CON CHE ORDINE procedere per calcolare le reazioni in una delle varie configurazioni, che sia la 0 o la 1,
in questo caso la differenza vi sarebbe nella presenza del carico distribuito della C0 e della forza fittizia 1 nella C1
Lo so che vi sembrerà una cavolata...
... ma non riesco ad calcolare correttamente le reazioni della cerniera in A, in B e la reazione della biella CD
A prescindere dal fatto che sia una iperstatica e che vada risolta col PLV successivamente
Mi chiedevo solamente CON CHE ORDINE procedere per calcolare le reazioni in una delle varie configurazioni, che sia la 0 o la 1,
in questo caso la differenza vi sarebbe nella presenza del carico distribuito della C0 e della forza fittizia 1 nella C1
Lo so che vi sembrerà una cavolata...
... ma non riesco ad calcolare correttamente le reazioni della cerniera in A, in B e la reazione della biella CD

Risposte
Ciao TeM, grazie mille per l'esauriente risposta 
Stavo cercando di capire se ci fosse un qualche "trucchetto" per calcolare velocemente le reazioni dei vincoli senza passare per le solite equazioni di equilibrio.
Ad esempio, se so che il grado di vincolo esterno della struttura è pari a 3, prima mi calcolo le reazioni dei vincoli esterni, e solo poi vado con le reazioni interne(in questo caso devo vedere con quale successioni calcolarmi le reazioni dei vincoli interni)
Se altresì avessi un gve=4 (come in un arco a 3 cerniere) divido subito la struttura in due e vado di versi di tentativo nella cerniera interna
Una domanda potrebbe essere questa: come fare se il grado di vincolo esterno è superiore a 4?
E poi.. prendendo come esempio questa struttura come potrei applicare tale metodo per calcolarmi velocemente le reazioni di tutti i vincoli, andando quindi ad usare questo tipo di sequenza (vincoli est---> int, o int--->est)?

Stavo cercando di capire se ci fosse un qualche "trucchetto" per calcolare velocemente le reazioni dei vincoli senza passare per le solite equazioni di equilibrio.
Ad esempio, se so che il grado di vincolo esterno della struttura è pari a 3, prima mi calcolo le reazioni dei vincoli esterni, e solo poi vado con le reazioni interne(in questo caso devo vedere con quale successioni calcolarmi le reazioni dei vincoli interni)
Se altresì avessi un gve=4 (come in un arco a 3 cerniere) divido subito la struttura in due e vado di versi di tentativo nella cerniera interna
Una domanda potrebbe essere questa: come fare se il grado di vincolo esterno è superiore a 4?
E poi.. prendendo come esempio questa struttura come potrei applicare tale metodo per calcolarmi velocemente le reazioni di tutti i vincoli, andando quindi ad usare questo tipo di sequenza (vincoli est---> int, o int--->est)?
Forse hai ragione, sicuramente è un metodo che va saputo usare bene, e compreso sotto ogni aspetto, altrimenti c'è il rischio di incappare in un terribile guazzabuglio di un'incognita sopra l'altra.
Istintivamente la cosa migliore da fare credo sia (vedi l'esempio di struttura soprastante) quello di cominciare dal corpo avente semplicemente meno reazioni incognite e passare all'altro avendo come incognite note(oppure no, dal momento che per esempio in C0 la reazione della cerniera interna vale 0, sia l'orizzontale che la verticale) quelle della cerniera interna.
Domanda che non c'incastra niente: dove è situato il centro assoluto di un doppio bipendolo?
Istintivamente la cosa migliore da fare credo sia (vedi l'esempio di struttura soprastante) quello di cominciare dal corpo avente semplicemente meno reazioni incognite e passare all'altro avendo come incognite note(oppure no, dal momento che per esempio in C0 la reazione della cerniera interna vale 0, sia l'orizzontale che la verticale) quelle della cerniera interna.
Domanda che non c'incastra niente: dove è situato il centro assoluto di un doppio bipendolo?
Scusa se ti rispondo in ritardo, ho problemi con internet
Mmh a me torna diverso, e purtroppo il risultato del libro non lo ho
http://tinypic.com/r/16gkcw5/8
Mmh a me torna diverso, e purtroppo il risultato del libro non lo ho
http://tinypic.com/r/16gkcw5/8
Mi son dimenticato di dire
che ho scelto come incognita iperstatica la reazione esplicata dall'asta EF,
per questo dimensionalmente ho solo Newton a rappresentarla, senza la distanza ,
trattandosi di una sola forza e non di un momento.
Comunque non mi torna molto il tuo risultato finale della X per EA tendente all'infinito(quindi presupponendo le due bielle indeformabili?)?
che ho scelto come incognita iperstatica la reazione esplicata dall'asta EF,
per questo dimensionalmente ho solo Newton a rappresentarla, senza la distanza ,
trattandosi di una sola forza e non di un momento.
Comunque non mi torna molto il tuo risultato finale della X per EA tendente all'infinito(quindi presupponendo le due bielle indeformabili?)?
Si, esatto, andando a semplificare come hai fatto tu,
cioè moltiplicando per i fattori fratti, sopra e sotto, onde eliderli.
In questo esercizio ho usato classicamente il PLV, ma io mi chiedevo adesso
se ci sono delle ragioni particolari per usare altri metodi, come le equazioni di muller breslau,
con cui il mio professore è abbastanza fissato.
cioè moltiplicando per i fattori fratti, sopra e sotto, onde eliderli.
In questo esercizio ho usato classicamente il PLV, ma io mi chiedevo adesso
se ci sono delle ragioni particolari per usare altri metodi, come le equazioni di muller breslau,
con cui il mio professore è abbastanza fissato.
Quello di Mohr in che casi è consigliabile?