[meccanica] domanda fissaggio anelli cuscinetti obliqui

ansawo
stavo leggendo il libro di testo, per la precisione il "barsali barsotti rosa" riguardo i sistemi di fissaggio degli anelli dei cuscinetti obliqui, quando ho trovato questa frase che non mi torna parecchio

se a qualcuno può essere di aiuto, se ha il testo, pag 407

il libro dice

Abbiamo visto che per i cuscinetti obliqui è necessario un montaggio particolare ad inclinazioni contrapposte. Questo montaggio richiede un sistema di regolazione che consenta l'eliminazione dei giochi in fase di montaggio ed il recupero del gioco che si viene a creare durante il funzionamento.

e dopo si mette a spiegare alcuni metodi, tipo elementi filettati, spessori calibrati, molle a tazza ecc...ma non è questo che mi interessa

quello su cui non mi rinvengo è a quale gioco faccia riferimento, quello tra i corpi volventi e le piste?

e poi, come mai questa necessità di togliere quei giochi per il montaggio?

Risposte
lucadileta1
ciao eugenio :-) da come parli mi viene il dubbio che tu non ne abbia mai visto uno dal vivo per così dire, i cuscinetti obliqui sono formati da 4 elementi: anello interno+ gabbie+ corpi volventi+ anello esterno, ora il punto è che a differenza di quelli radiali tali corpi non sono solidali tra di loro percio' se non si effettua una forza che li tiene uniti questi ultimi si smontano senza nessun problema proprio per questo c'è bisogno di un elemento regolabile (la regolazione di solito per semplicità costruttiva e bassi costi si effettua sull'anello interno), il compito di tale elemento è di unire le parti suddette e mantenerle tali, inoltre i cuscinetti affinchè funzionino bene hanno bisogno di un precarico ed anche quest'ultimo è fornito dall'elemento già menzionato, infatti se il serraggio è troppo elevato l'usura sarà veloce, mentre al contrario il moto tra albero e corpi volventi potrebbe non trasmettersi correttamente con vibrazioni etc. spero di esserti stato utile e buona serata, a presto

luca

ansawo
forse il mio problema nasce proprio dal fatto che non li ho mai visti dal vivo...ma del resto a ingegneria è spesso cosi...vabbè...

comunque grazie luca molto gentile ho capito ;)

lucadileta1
caro eugenio ci sono passato pure io e se non fosse che ho frequentato l'istituto tecnico avrei avuto anche io queste difficoltà questo purtroppo è il sistema universitario italiano....cmqe x qualsiasi domanda sono a tua disposizione

ciao e buona serata!

bgiorgio
Il cuscinetto a sfere deve lavorare senza gioco. Questa è una condizione fondamentale per il suo corretto utilizzo. Se esiste gioco tra sfere e piste, le prime strisceranno sulle seconde invece di rotolare, causando un immediato danneggiamento irreversibile del cuscinetto. Anche i cuscinetti radiali lavorano (in pratica) come cuscinetti obliqui: si considera sempre che l'anello interno sia sottoposto ad una forza minima che lo spinga assialmente tenendo le sfere a contatto con le relative piste per evitarne lo strisciamento. Nel caso dei cuscinetti obliqui, si considera (quasi sempre) una coppia di cuscinetti montati giustapposti (come dire in modo speculare rispetto ad un piano ortogonale all'albero) e precaricati con una forza (assiale) opportuna che tenga sfere e piste a contatto. Ora, dato che la superficie di contatto è inclinata, questo precarico non toglierà solamente il gioco assiale tra piste e sfere, ma (sopratutto) il gioco radiale dell'albero che risulterà in questo modo "incuneato" nei due cuscinetti. Questo è il metodo per ottenere rigidezza meccanica negli alberi rotanti, dall'albero motore di una petroliera all'alberino della testina i un hard disk. Quanta forza applicare per il precarico? Sono calcoli semplici dal punto i vista matematico, ma molto meno da quello ingegneristico dato che devono tener conto sì delle sollecitazioni esterne (abbastanza ovvio), ma anche dell'accelerazione impressa all'albero che causa a sua volta una accelerazione angolare di rivoluzione di ciascuna sfera. Il precarico deve essere tale da assicurare che le sfere non slittino anche se le stesse opporranno una forza resistente dovuta a questa accelerazione. Argomento molto intrigante... La SKF fornisce un manuale con una quantità di informazioni veramente notevole: una lettura obbligata per ogni ingegnere meccanico (e non).

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