[Meccanica Applicata] Verifica di aderenza rigido-flessibile durante il moto transitorio

DonkeyShot93
Salve a tutti. Mi chiedo come si possa trattare l'aderenza di un flessibile (nel mio caso una cinghia piana) nel caso di due pulegge (una motrice, una condotta) a partire dall'avviamento e durante tutto il transitorio. La coppia motrice è dettata dalla caratteristica del motore ed è una funzione che decresce linearmente secondo la legge $Cm=Cm(max)-komega$.
La coppia resistente è una costante contente pure gli attriti.
Nel moto a regime è semplice poichè basta usare la formula di Eulero($(T1)/(T2)=e^(ftheta)$), ma nel mio caso non posso! la formula di Eulero si ricava facendo l' equilibrio cinetostatico del flessibile. Io non ho ancora l' equilibrio (che avrò solo a regime), quindi il flessibile, da che era fermo, sta aumentando la sua velocità, e contemporaneamente sta decelerando. Inoltre la coppia motrice varia e avrò $Cm(omega)-(T1-T2)R1=Ialpha$, e nell'altra $(T2-T1)R2-Cr=Ialpha$. Da queste equazioni è chiaro che le tensioni non sono costanti, e affinchè ci sia un angolo di aderenza le tensioni non devono variare percorrendo quell' angolo (devono essere costanti affinchè non ci sia moto relativo tra rigido e flessibile), quindi per me non esiste l'aderenza durante l' avviamento e il transitorio.

Risposte
Sk_Anonymous
Nn solo durante le fasi transitorie non c'è aderenza perfetta, ma anche durante il funzionamento normale. La cinghia è deformabile, non è quel filo ideale che si studia in Fisica, perfettamente flessibile e inestensibile !

E perciò, nel tratto in cui la tensione aumenta un elementino di cinghia tende ad allungarsi, il contrario succede nel tratto in cui la tensione diminuisce: come sai la tensione non è costante.
Ci sono quindi dei "microslittamenti" tra puleggia e cinghia. Guarda questi appunti, paragrafo 9.2.4 :

http://people.mecc.polimi.it/etanzi/FdM ... itolo9.pdf

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