[Elettrotecnica] Ponti
Scusate, non ho capito se il "ponte di Graetz" è un PARTICOLARE "ponte di diodi raddrizzatori" oppure ne è proprio SINONIMO...
Risposte
E' un tipo particolare di raddrizzatore con diodi, il nome è dovuto al suo inventore. In elettronica esiste infatti anche il raddrizzatore a diodi a doppia semionda che per quanto riguarda l'andamento della tensione sul carico rispecchia fedelmente quello ottenuto mediante ponte di Graetz. I valori in continua e alternata infatti coincidono in entrambi.
Alcuni valori di esempio: $ rippl e = V_(ca)/V_(c c) = 49% $, $ V_(c c) = 0.636V_max $ , $ f_{rippl e} = 2f $
Alcuni valori di esempio: $ rippl e = V_(ca)/V_(c c) = 49% $, $ V_(c c) = 0.636V_max $ , $ f_{rippl e} = 2f $
Grazie per la risposta. Se ho capito bene, allora esistono 2 tipi di "ponti di diodi raddrizzatori (ca-cc)":
1) a doppia semionda;
2) a ponte di Graetz.
Giusto?
1) a doppia semionda;
2) a ponte di Graetz.
Giusto?
Bhe...veramente esisterebbe anche a singola semionda, ma forse sto andando fuori tematica 
Si, per quello che io conosco "con i diodi" esistono queste due tecniche per raddrizzare con doppia semionda.

Si, per quello che io conosco "con i diodi" esistono queste due tecniche per raddrizzare con doppia semionda.
Quando si parla di ponte di diodi, generalmente si fa riferimento al ponte di Graetz, che prende il nome dall'evidente somiglianza strutturale con il ponte di Wheatstone. MA esiste così tanta letteratura in merito, che è probabilissimo che a qualcuno sia saltato in mente di chiamare "ponte" qualcosa di diverso.
Generalmente nelle applicazioni si preferisce il ponte di Graetz al raddrizzatore a doppia semionda. Nonostante sia più "costoso", visto che utilizzaa 4 diodi invece che 2, è più facile da realizzare visto che non c'è la necessità di mettere il centro del trasformatore a riferimento 0.
Generalmente nelle applicazioni si preferisce il ponte di Graetz al raddrizzatore a doppia semionda. Nonostante sia più "costoso", visto che utilizzaa 4 diodi invece che 2, è più facile da realizzare visto che non c'è la necessità di mettere il centro del trasformatore a riferimento 0.
intendo questo:


Quei grafici tra l'altro sono riferiti a dei diodi ideali, realmente accade questo:


Quei grafici tra l'altro sono riferiti a dei diodi ideali, realmente accade questo:

Direi che la distinzione fra singola e doppia semionda sia solo quella di utilizzare una o entrambe le due parti della grandezza alternata: a singola semionda se ne viene utilizzata una sola parte, a doppia semionda se nel processo di raddrizzamento vengono utilizzate entrambe. Ne segue che il "ponte di Graetz" è anch'esso un raddrizzatore a doppia semionda ed è diventato un sinonimo di ponte raddrizzatore a quattro diodi in quanto è Graetz che ha reso famoso questo brevetto di Pollak, suo inventore.
Sono pienamente d'accordo con quanto ti hanno esposto Flamber e RenzoDF, i quali ti hanno spiegato egregiamente il funzionamento nelle 2 tecniche di conversione AC-DC (solitamente presenti negli alimentatori, anche quelli più attuali). Quando si parla di "ponte di diodi" generalmente si intende "Ponte di Graetz"


Il grafico che ho postato prima era abbastanza illegibile, e rendeva poco intuitivo capire cosa succedesse praticamente. Questo è ceramente più chiaro.
Come vedi sull'uscita (in blu) non solo c'è una tensione significativamente minore (quasi il 50% in meno rispetto all'ingresso sul picco), ma visto che i diodi restano spenti fino ad un certo valore di tensione, c'è un effetto tipo "cutoff" (tipo crossover) che appiattisce sullo 0 l'uscita fintanto che la tensione non è suffiscientemente alta da "accendere" i diodi
Grazie 1000 a tutti e 3: ora la situazione è molto più chiara...
