Elettrotecnica: domande.
Salve.
Allora premetto che riesco a risolvere gli esercizi, ma mi trovo in difficoltà in alcuni momenti. Tipo che differenza c'è se mi si chiede:
1) Il circuito in figura e' in regime sinusoidale per $t < 0$. Determinare
l'andamento dell' intensita' di corrente del resistore $R_3$ per $t>0$.
e se mi si chiede:
2) Il circuito in figura e' a regime per t < 0. Successivamente il genera-
tore di tensione e(t) si spegne. Determinare l'andamento della corrente
dell'induttore, $i_L(t)$ per $oo < t < oo$.
A prescindere dal fatto che in uno c'è il resistore e nell'altro l'induttore (questi esercizi li ho presi da: http://www.elettrotecnica.unina.it/file ... imenti.pdf) il metodo di risoluzione non è sempre lo stesso? Cosa mi cambia?
Passiamo ad un'altra domanda, stavo risolvendo un esercizio alla fine ho desistito e sono costretto a utilizzare il circuito resistivo associato, ora uso questo metodo va usato quando la rete è complicata (a detta dei vari libri), okay mi sta bene ma come posso rendermi ben conto che la rete è complicata?
Mi sono trovo con un circuito a due maglie che sembrava semplice da risolvere senza circuito resistivo associato e invece....
Allora premetto che riesco a risolvere gli esercizi, ma mi trovo in difficoltà in alcuni momenti. Tipo che differenza c'è se mi si chiede:
1) Il circuito in figura e' in regime sinusoidale per $t < 0$. Determinare
l'andamento dell' intensita' di corrente del resistore $R_3$ per $t>0$.
e se mi si chiede:
2) Il circuito in figura e' a regime per t < 0. Successivamente il genera-
tore di tensione e(t) si spegne. Determinare l'andamento della corrente
dell'induttore, $i_L(t)$ per $oo < t < oo$.
A prescindere dal fatto che in uno c'è il resistore e nell'altro l'induttore (questi esercizi li ho presi da: http://www.elettrotecnica.unina.it/file ... imenti.pdf) il metodo di risoluzione non è sempre lo stesso? Cosa mi cambia?
Passiamo ad un'altra domanda, stavo risolvendo un esercizio alla fine ho desistito e sono costretto a utilizzare il circuito resistivo associato, ora uso questo metodo va usato quando la rete è complicata (a detta dei vari libri), okay mi sta bene ma come posso rendermi ben conto che la rete è complicata?
Mi sono trovo con un circuito a due maglie che sembrava semplice da risolvere senza circuito resistivo associato e invece....
Risposte
1) regime sinusoidale vuol dire che le variabili di tensione e corrente sono sinusoidi ad una data frequenza (tipicamente quella imposta dal generatore di tensione/corrente che è presente nel circuito). Sono andato a vedere l'esercizio in questione, e guardando l'espressione di $e(t)$ si vede che per $t < 0$ c'è una sinusoide $2cos(100t)$ mentre per $t > 0$ è nulla. quindi significa che da $t = 0$ in poi non c'è più il generatore che impone una tensione ai suoi capi, dunque bisogna considerare il circuito con al posto del generatore un corto circuito e studiare l'evoluzione della corrente su R3 così partendo dalle condizioni iniziali sui componenti con memoria (l'induttore) date dall'istante prima che il generatore "sparisse".
2) Il sistema è a regime per $t <0$ cioè non ci sono più transitori, ovvero esponenziali reali, quindi tutte le correnti e le tensioni sono sinusoidi ad ampiezza costante (eventualmente con una componente continua di traslazione) per ogni componente del circuito, in particolare per l'induttore. Per $t > 0$ il generatore si spegne e quindi come sopra devi studiare partendo dalla condizione iniziale (dell'induttore) come il sistema evolverà senza $e(t)$. Dato che c'è $e(t)$ sinusoidale e $J(t)$ costante, ti conviene utilizzare il principio di sovrapposizione degli effetti. Dato che $J(t)$ è costante per tutto il tempo, il suo contributo è identico sia per $t >0$ che per $t <0$, $e(t)$ invece varia, per $t <0$ devi considerarlo come sinusoide, per $t > 0$ come cortocircuito, alla fine sommi i risultati e ottieni l'espressione completa di $i_L(t)$.
Alla terza domanda non saprei rispondere, secondo me è una cosa "personale"....
Spero di aver risposto in modo abbastanza chiaro e soprattutto corretto...
2) Il sistema è a regime per $t <0$ cioè non ci sono più transitori, ovvero esponenziali reali, quindi tutte le correnti e le tensioni sono sinusoidi ad ampiezza costante (eventualmente con una componente continua di traslazione) per ogni componente del circuito, in particolare per l'induttore. Per $t > 0$ il generatore si spegne e quindi come sopra devi studiare partendo dalla condizione iniziale (dell'induttore) come il sistema evolverà senza $e(t)$. Dato che c'è $e(t)$ sinusoidale e $J(t)$ costante, ti conviene utilizzare il principio di sovrapposizione degli effetti. Dato che $J(t)$ è costante per tutto il tempo, il suo contributo è identico sia per $t >0$ che per $t <0$, $e(t)$ invece varia, per $t <0$ devi considerarlo come sinusoide, per $t > 0$ come cortocircuito, alla fine sommi i risultati e ottieni l'espressione completa di $i_L(t)$.
Alla terza domanda non saprei rispondere, secondo me è una cosa "personale"....
Spero di aver risposto in modo abbastanza chiaro e soprattutto corretto...